Eh già, siamo già alla fine, o meglio alle finali, del primo torneo ufficiale della stagione 2020-21.
Un torneo controverso, sperimentale, prestagionale e con tanti punti a favore e tanti da livellare, come succede per ogni progetti BETA di un qualsiasi sistema, anche su quello dove molti di noi scrivono, chattano o spiano.
Una Supercoppa LBA che ha ridato in questo periodo storico particolare un buon buffet di basket a livello di quantità, alcuni giorni lauto, altri parco ma diciamo sinceramente che di digiuno nessuno ha sofferto. Forse le digestioni son state diverse: i tifosi del capoluogo mediolanense dell’Olimpia sicuramente han potuto gustare appieno il menu servito. La squadra meneghina è stata la prima a qualificarsi, seguita poi da Virtus Bologna, Reyer Venezia ed ultima pro tempore la Dinamo Sassari. Ma non tutte sorridono come non tutte piangono.
Nel basket si trattano azioni in quantità tale da trovare paragone con quelle economiche, appunto per quello vi porto un mio “Borsino” personale:
BILANCIO POSITIVO (SEGNO +)
- OLIMPIA MILANO. La compagine biancorossa ha viaggiato a cifre alte quanto la Madonnina sormontante il Duomo, chiude le prime giornate con tre “centelli” ed una media di 33,8 punti di distacco con le avversarie. Il dato maggiore però sta nei punti subiti: 73 di media, contando anche partite ormai inutili, son una media molto onorevole per la difesa meneghina, quest’anno con elementi e giochi molto più efficaci rispetto le stagioni passate fino al 2013-14, alla memoria dei più come miglior squadra degli ultimi anni, appunto per la maggior applicazione difensiva;
- PALLACANESTRO REGGIANA. Chi l’avrebbe mai detto? che a pochi minuti dal termine dell’ultima partita del girone rischia di qualificarsi per la Final4 a discapito della maggior blasonata e favorita Virtus Bologna? Sinceramente la credevo la “materasso” del girone, ancor più di Cremona costruita con la stessa velocità con cui si costruisce un muretto piccolo coi Lego. Invece sorprende tutti con giovani interessantissimi quali Cham e Diouf, il piccoletto razzente Brandon Taylor e gli uomini di esperienza come Blums, Elegar e Bostic. Menzione d’onore per coach Antimo Martino che sta facendo un lavoro pauroso con questa compagine;
- TREVISO BASKET. Inizio molto stentante, col solo Jeffrey Carroll a tirare la carretta in una squadra che sembra spaesata. Invece il trend s’inverte nelle ultime giornate! tanto che ha potuto mischiare e non poco le carte in un girone cui si dava Venezia come favorita assoluta. Aldilà dei pronostici rispettati, i ragazzi di coach Menetti han tirato fuori un quid in più che non saprei narrare bene, anche perchè è intangibile come forza, seppure la si sentì e la sentirono la stessa Venezia e la sinusoidale Dolomiti Trento. Da attenzionare bene Christian Mekowulu, pivot con buona mano dalla distanza e forza atletica in stock da grandi magazzini.
BILANCIO IN PAREGGIO (SEGNO =)
- GERMANI BRESCIA. Vero, le mancano due elementi importanti quali TJ Cline e Dusan Ristic, bloccati da burocrazie d’immigrazione ancor più complicate dalla situazione odierna del Covid19, ma la ex Leonessa ha messo in campo prove concrete alternandole a passaggi a vuoto. Seppur la partita non volle dire ormai nulla, 102 punti subiti da Varese pur segnandone 100 son uno spettro importante per una candidata ai play off scudetto. Ottimo l’esordio dell’enfant prodige Bortolani, sempre più responsabilizzato da coach Esposito.
- REYER VENEZIA. I lagunari orogranata han dovuto faticare più del dovuto per raggiungere la qualificazione a cui i favori di sorta davano più agevole sulla carta. qualche passaggio a vuoto dei suoi beniamini Tonut, De Nicolao, Daye e Chappell. Ottimo l’inserimento in un gruppo stabile da più di 3 anni di Isaac Fotu, rimasto nella regione trasferendosi dalla Marca alla Laguna;
- VIRTUS BOLOGNA. Diciamo che la quotazione è leggermente in negativo, visto il percorso delle V nere, squadra maggiormente indicata insieme a Venezia e Milano per la conquista dello Scudetto, tanto richiesto dai bolognesi a cui, forse, è sfuggito la stagione scorsa causa la tanto nota epidemia. Nervosa, ha rischiato di cadere per mano delle Teste Quadre (non me ne vogliano gli amici Reggiani, ndr) l’ultima giornata, con espulsione e comportamenti poco consoni di coach Djordjevic, con un gioco traballante, la cagionevolezza di Teodosic e l’abulica presenza di Adams, dato come uno degli innesti più importanti a livello nazionale;
BILANCIO IN ROSSO (SEGNO -)
- VIRTUS ROMA. Beh, non poteva essere così, dato che l’iter per l’iscrizione al campionato durante la telenovela estiva sulla sua acquisizione e sui fantomatici acquirenti si è concluso solamente a due settimane dall’inizio del torneo in oggetto, trovando giocatori in pochissimi giorni, ma che per forza di sicurezza, burocrazia e preparazione non han potuto presentare, schierando per la quasi interezza della RS una squadra di ragazzi giovanissimi ausiliati da Tommaso Baldasso, Luca Campogrande ed il ritorno attivo al parquet di Riccardo Cervi, ormai ex promessa non mantenuta del basket italico;
- PALLACANESTRO VARESE. Data come possibile rivelazione e antagonista al girone A di Milano, ha dimostrato come possa essere umorale e totalmente dipendente dai due starplayers quali Luis Scola e Toney Douglas. in più si aggiunge il licenziamento in tronco di coach Caja, avvenuto come un fulmine a ciel sereno nei colli insubri. Totalmente sbagliata la scelta di affidare la regia a due giovinotti quali Ruzzier e Giovanni De Nicolao, dimostratisi poco adeguati al livello come titolari;
- FORTITUDO BOLOGNA. Forse la delusione maggiore a parer mio. Avrebbe le carte e gli uomini per contrastare la diretta rivale concittadina, ma si è dimostrata un fortino di balsa, caduto ai primi intoppi. Sarà prestagione, sarà che Banks non dorme bene, sarà che ancora devono capire coach Sacchetti, ma al momento la F non sta dando quello che ci si aspetta da un investimento importante.
Lo so, vi starete chiedendo le altre squadre dove siano, ma non mi son sentito di “quotarle in borsa” come le 9 su citate.
Vorrei però dare un piccolo rialzo al valore di Trieste, che anche se molto alternato anche durante la partita singola, ha dimostrato di poter ambire a qualcosa di più di una zona tranquilla, trovando un giocatore come Mike Henry, da qualcuno votato come MVP della prima parte di manifestazione.
Non concludo come il compianto Everardo Dalla Noce, ma rimando la chiusura della Borsa a domenica, circa le ore 20, quando avremo chiaro chi possederà e deterrà per una stagione la Supercoppa Italiana, quest’anno speciale sia per il formato (rivedibile in pochi punti, son sincero, ndr) sia per la situazione in cui si vive, dove il basket nostrano può solo navigare a vista nella nebbia del Covid19.
Chi centrerà il primo obiettivo stagionale? ai posteri, l’ardua sentenza.
Luciano Lucio Pizzi