VARESE – 3 a 0 e serie chiusa, meritatamente, da una Cantù che si è presentata in condizioni migliori al gran ballo di fine stagione.
Brucia ammetterlo ma è così, i dannatissimi cuginastri si sono meritati a pieno il passaggio del turno, anche se forse sarebbe stato più giusto un 3-1…ma Lamonica ha detto che quello di venerdì non era sfondamento…e quindi mettiamoci il cuore in pace, la stagione per noi è finita questa sera.
Prima che amici e parenti si preoccupino delle mie condizioni mentali, chiarisco subito: non ho bevuto e non ho ripreso a farmi le canne…in piena coscienza di me stesso sto affermando, nero su bianco, che la squadraccia dei falegnami brutti, sporchi e cattivi è stata superiore alla mia amata e venerata Varese.
Mi fa un male cane ammetterlo ma è così, siamo onesti, il team di Trinchieri è ben assortito, tecnicamente preparato ed allenato benissimo, per batterli avremmo dovuto essere al completo ed al 100% della forma; almeno la parziale scusante delle assenze e degli infortuni ci va concessa, abbiamo giocato tutta la serie senza Fajardo, con Kangur, Slay e Stipcevic ammaccati e solo stasera abbiamo recuperato Rannikko, che però zoppicava in campo.
In conseguenza di questi malanni in gara 1 e 2 coach Recalcati ha dovuto tirare il collo ad altri elementi, col risultato che stasera, dopo una serie di gare ogni 48 ore, Galanda e Righetti erano spompati.
Però una vittoria ce la saremmo proprio meritata…
Veniamo ora alla cronaca; Cantù sbaglia in pieno i primi giochi offensivi, facendo scadere i 24” o facendosi rubare palla da una Varese che scappa via sul 4-0, prima di farsi infilare 3 triple di Leunen [i]lì dove non batte il sole[/i] (4-9).
Il parziale canturino, frutto anche di un paio di regali di Slay, arriva fino al 4-13, interrotto da una schiacciata di Kangur alla quale però Green risponde con un’altra tripla (4/6 dall’arco nel primo periodo per gli ospiti).
Le triple di Rannikko e Stipcevic riducono il divario fino al 16-20 di fine primo quarto.
Nella seconda frazione sale in cattedra il serbo Scekic, che alla sua seconda apparizione in maglia canturina piazza 11 dei primi 29 punti del team di Trinchieri e manda in bestia Slay con una sequela di gomitate, tirate di maglia e colpi nella schiena non ravvisati dalla terza arbitrale (ma io al campetto faccio ben di peggio…).
Goss riavvicina Varese sul 28-32 e Righetti la riporta sul 31-35 a pochi secondi dal termine, prima che la tripla in gancio cielo di Rannikko venga annullata perché scoccata dopo la sirena di metà partita.
Dopo 20 minuti (31-35)
[b]Varese:[/b] Goss 8, Rannikko 5, Talts 2, Righetti 3, Kangur 4, Stipcevic 3, Slay 6
[b]Cantù:[/b] Scekic 13, Markoishvili 1, Leunen 9, Marconato 2, Tabu 2, Green 8
Il terzo periodo è decisamente scarno di segnature, ma le difese non disdegnano randellate e colpi semi-proibiti degni di un match intenso ed in pieno clima playoff come quello di stasera al PalaWhirlpool di Masnago.
Varese non segna per più di 5 minuti ed il vantaggio dei brianzoli supera le 10 lunghezze, poco prima che Goss riduca le distanze dalla lunetta e Slay metta la tripla del 39-42 che ridà vigore alla squadra di Recalcati, sospinta dal primo all’ultimo minuto dall’intero pubblico presente.
Sul 40-44 arriva il primo canestro dal campo di Mazzarino, che insieme a quello di Slay ed ai liberi di Green fissa il punteggio del terzo quarto sul 42-49.
Cantù tenta il riallungo ma Talts, tra stoppate e canestri a rimorchio, rimette nuovamente in corsa i biancorossi sul 49-52 e la partita si riapre del tutto sul 51-52 segnato da Slay.
Si fa vedere Micov (7 punti negli ultimi 5 minuti di gioco) e Cantù piazza un altro allungo mortifero (53-63 a 4 dalla fine); Micov e Goss si scambiano una tripla a testa (57-66), poi Slay e Scekic vengono sanzionati di un doppio fallo che vale la quinta penalità per entrambi.
Varese ha un ultimo sussulto sul 64-69 a 44” dalla fine dopo il canestro di Goss e la tripla di Talts, ma la girandola del fallo sistematico manda in lunetta un Mike Green dai nervi d’acciaio, mentre la manovra di Stipcevic appare ottenebrata dalla stanchezza…non è più il tempo di impostare i giochi, bisogna correre, tirare e sperare che vada dentro…così non è, se non per la tripla finale di Goss, e Green mette i liberi del 69-75 finale.
Il pubblico si alza in piedi e tributa un meritato applauso alla squadra; i 200 tifosi ospiti saltano di gioia, ma il clima di festa è palpabile anche nel resto del palazzo.
Dopo anni tormentati e deludenti, finalmente il pubblico di Masnago ha potuto apprezzare una squadra che ha lottato fino alla fine, portando con onore la maglia anche nei momenti di difficoltà ed andando oltre gli obiettivi che erano stati prefissati in questo primo anno del consorzio “Varese nel cuore”.
E allora va bene così, voi tenetevi la vittoria…NOI SIAMO VARESE!
[b]Sala stampa:[/b]
i video completi delle conferenze stampa, grazie a varesefansbasket
[b]Trinchieri -[/b] “partita per certi versi bellissima, perché abbiamo fatto una gara di grande giudizio, di grande attenzione e personalità, non abbiamo cambiato la faccia qualsiasi cosa succedesse e penso che siamo stati davanti per 40 minuti e questo alla lunga ha logorato Varese, perché stando sempre di rincorsa le energie si consumano prima.
Faccio i complimenti a Charlie per una grande stagione, ci ha impegnati allo stremo, gara 2 la sentiamo ancora sulla pelle e adesso noi potremo usare questi giorni per far riposare quei giocatori che hanno tirato la carretta, da questo punto di vista è un vantaggio aver chiuso prima la serie.
Non è facile giocare qua, ma io avevo avvisato i miei giocatori sulla durezza di questa partita, in cui la palla non sarebbe stata leggera, queste sono partite di playoff, con più contatti e in cui ogni azione ha una dietrologia tecnica e tattica; anche se non abbiamo fatto i canestri del terzo quarto abbiamo fatto una buona difesa ed abbiamo tenuto ancora una volta Varese sotto i 70, quindi penso che la serie sia stata vinta con una nostra grande difesa e poi siamo stati bravi a tirar fuori un protagonista diverso per ognuna delle 3 serate, oggi la partita di Mike Green è stata di una solidità pazzesca”.
[b]Recalcati -[/b] “dobbiamo essere molto onesti, anche se abbiamo cercato di dispensare ottimismo e spacciare energie che erano solamente nelle nostre speranze, siamo arrivati obiettivamente con poche energie e non poteva che essere così, però ci abbiamo provato.
Credo che Cantù abbia dimostrato anche oggi il suo valore, noi abbiamo cercato di difendere e abbiamo lavorato molto bene su Mazzarino, ma loro sono una squadra che ha pazienza in attacco e muove molto bene la palla, tu ti copri da una parte e loro ti pescano un tiratore dall’altra, stasera Leunen ha fatto il Mazzarino della situazione.
Noi in alcuni momenti abbiamo reagito, ma lo abbiamo fatto con le uniche risorse che avevamo a disposizione, col nervosismo, con l’adrenalina e quindi con poca lucidità; i meriti di Cantù sono lì da vedere, ci dispiace perché avremmo voluto offrire ai nostri tifosi una vittoria ed è la cosa che ci manca in questa stagione.
Una stagione che adesso non dobbiamo giudicare con lo stato d’animo odierno, questa sconfitta non deve oscurare quanto di buono fatto da inizio anno e noi non dimentichiamo l’andamento che c’è stato, dove eravamo a gennaio, la fatica fatta per reagire e rimettersi in carreggiata, prima per salvarsi, poi per agguantare i playoff e poi per resistere ad un’avversaria scomoda.
Analizzando serenamente la gara possiamo vedere anche quanto di buono abbiamo comunque fatto stasera, recuperando 8 palloni in più di quelli che abbiamo perso e dando via 4 stoppate, quando per tutto l’anno siamo stati ultimi in questa classifica, dandone meno di una a gara.
Vuol dire che comunque ci abbiamo creduto e bisogna rivolgere un plauso alla squadra ed a tutto lo staff, sia tecnico che sanitario, ma anche a chi ha dato il suo contributo in segreteria o in magazzino; se tutti noi abbiamo lavorato al meglio il merito va a tutta la società, che è riuscita a trasmettere a tutti cosa vuol dire giocare per Varese, l’amarezza di un giorno non deve annacquare la felicità di un’intera stagione”.
[b]Cimberio Varese – Bennet Cantù 69-75[/b]
[b]Parziali dei quarti:[/b] 16-20, 15-15, 11-14, 27-26
[b]Progressione:[/b] 4-11, 16-20, 20-29, 31-35, 33-42, 42-49, 53-62, 69-75
http://195.56.77.210/game/64400.html
[b]Cimberio Varese:[/b] Demartini 0, Goss 26 (5/10 3/4), Mian ne, Rannikko 6 (1/1 1/3), Talts 9 (3/3 1/2), Righetti 3 (0/3 1/3), Galanda 2 (1/1 0/1)Lenotti 0, Bernardi 0, Kangur 5 (2/5 0/1), Stipcevic 5 (1/3 1/5), Slay 13 (5/9 1/5)
[b]Bennet Cantù:[/b] Micov 7 (1/2 1/3), Scekic 15 (5/5 1/1), Markoishvili 3 (0/1 0/1), Leunen 19 (0/1 6/7), Marconato 2 (1/2), Mazzarino 6 (0/2 2/7), Mian 0, Broggi ne, Diviach ne, Tabu 4 (0/2 0/1), Maspero ne, Green 19 (5/7 1/1)
[b]Altre statistiche
Cimberio Varese:[/b] 18/35 51% da 2, 8/24 33% da 3, 9/13 69% ai liberi, 27 rimbalzi, 10 perse, 18 recuperate, 12 assist, 4 stoppate, 76 di valutazione, 0,88 oer, 28 punti in area, 52 punti del quintetto, 17 della panchina.
[b]Bennet Cantù:[/b] 12/22 55% da 2, 11/21 52% da 3, 18/25 72% ai liberi, 32 rimbalzi, 17 perse, 10 recuperate, 14 assist, 2 stoppate, 90 di valutazione, 1.03 oer, 22 punti in area, 53 punti del quintetto, 22 della panchina.
[b]Quintetti iniziali:[/b]
Stipcevic – Goss – Righetti – Kangur – Slay
Green – Mazzarino – Micov – Leunen – Marconato
[b]Mvp:[/b] a parimerito Mike Green e Phil Goss, veramente stupendi durante tutto l’arco della gara e ancora di più quando il pallone ha cominciato a pesare come un macigno.
[b]Wvp:[/b] nessun giocatore si merita di essere indicato come il peggiore del match; chi più, chi meno, hanno tutti dato il loro contributo ad una gara di alto livello, perlomeno come intesità.
[b]Arbitri:[/b]
Cicoria – Chiari – Lo Guzzo
Stefano Pozzi