Trento, 31 gennaio 2021 – Appoggiandosi ad un maestoso Wesley Saunders, la Fortitudo Bologna sbanca la BLM Arena della Dolomiti Energia Trentino nel 3° turno del girone di ritorno della LBA 2020-21 per 64-78 e fa il bis con la bella vittoria del girone di andata.
Una straordinaria iniezione di fiducia per una Fortitudo Bologna uscita malconcia dalla Basketball Champions League, con 6 KO su 6 gare e che con questa vittoria si rilancia in ottica Playoff, dopo aver bucato clamorosamente le Final Eight di Coppa Italia.
La Fortitudo Bologna di coach Luca Dalmonte infatti reagisce molto bene all’iniziale sfuriata di una Dolomiti Energia Trentino ancora furente per la beffa di Parigi in 7DAYS Eurocup, va sotto di 9 p.ti al 13′ di gioco (31-22) ma dopo un logico time-out per rimettere a posto le cose, inizia una rimonta lenta ma inesorabile, che vede in Wesley Saunders l’eversore principale (26 p.ti e 4 rimbalzi), Adrian Banks che lo sorregge con una prova da 10 p.ti e 10 assist più 5 rimbalzi ma che di fatto gratifica un’intero team da 18-28 nel periodo conclusivo, e con Pietro Aradori out nel 3° periodo per un guaio muscolare.
In casa Dolomiti Energia Trentino invece adesso non si può più nascondere una crisi che parte dal 13 dicembre scorso, ultima vittoria in LBA vs Cantù e per 74-73. Siamo a sei sconfitte consecutive, non occorre aggiungere altro.
L’annuncio, a fine gara, di aver sollevato dall’incarico coach Nicola Brienza, arrivato due anni fa a Trento ed aver affidato il team a Lele Molin, fino a ieri suo secondo, è la cartina al tornasole di un momento buio.

Nicola Brienza ai saluti, arrivato due anni fa a Trento
Una Dolomiti Energia Trentino che, come spesso si è visto in stagione, parte bene ma che lentamente si spegne a causa di scelte offensive non proprio errate ma che se non finiscono con un canestro, alla fine sono penalizzanti aldilà dei meriti dei ragazzi di Nicola Brienza.
Ad esempio, troppo tiro da fuori da parte della coppia gemella Jeremy Morgan-Victor Sanders i quali, anche oggi, non raggiungono singolarmente la doppia cifra a referto e che sembrano quasi mentalmente fuori dalle gare, a volte.
Ad esempio, mai una palla da giocare in post basso per un Dada Pascolo, o per Luke Maye, con il primo ridotto ormai al ruolo di comprimario, che deve battersi sotto le plance senza mai essere gratificato di poter giocarsi un pallone che uno.
Ci sono poi i “casi” Toto Forray e Kelvin Martin, ombre di se stessi pure oggi ma che potrebbe essere un normale calo di rendimento stagionale.
Allarma semmai il fatto che Gary Browne, nella gara di oggi, non abbia nemmeno piazzato un assist e che non abbia nemmeno messo quei punti che sarebbero serviti per riprendere la gara vs una Fortitudo Bologna, che invece ha letteralmente atteso il momento propizio per farla sua.
Meno male che la difesa regge, in linea di massima, ma se si segna sempre così poco (77,4 p.ti/gara in LBA), con i soli Luke Maye e JaCorey Williams sempre in auge, è complicato portare a casa gare come quelle di oggi.
Ora ci sarà Lele Molin, uomo dalla grandissima esperienza, a guidare questa Dolomiti Energia Trentino apparsa troppo, troppo svagata e poco concreta da sembrare vera.
Sala Stampa
Nicola Brienza (prima dell’esonero)
«Ci aspettavamo una partita tattica in cui i nostri avversari avrebbero usato molto la zona: finché abbiamo attaccato con pazienza e movimento di palla abbiamo creato buoni tiri e avuto il pallino della partita, poi però siamo incappati in tre o quattro tiri sbagliati e qualche palla persa banale che ci hanno messo un po’ di ansia. Non trovare mai il canestro dall’arco ci ha condizionato, in attacco e in difesa. Abbiamo cominciato bene in difesa limitando Banks, Aradori e Fantinelli, ma non siamo mai riusciti a trovare la giusta situazione difensiva contro Saunders, che è stato decisivo specialmente nel primo tempo».
Dolomiti Energia Trentino-Lavoropiù Fortitudo Bologna 64-78
Parziali: 20-17; 16-21; 10-12; 18-28.
Progressivi: 20-17; 36-38; 46-50; 64-78.
Le pagelle
Dolomiti Energia Trentino
Kelvin Martin 4,5: inizio pessimo, due errori uno peggio dell’altro a zero cm. dal ferro, poi fallo goffo. Rientra dopo una pausa ma non migliora la sua prestazione che al 20′ vede zero su tutto, in 11′ di gioco buoni buoni. Al rientro una tripla apertissima va…Sul tabellone, dopo aver toccato prima il secondo ferro! Anche sfortunato in un paio d’occasioni, certo, ma non è di certo il Kelvin Martin che abbiamo ammirato lo scorso anno a Brindisi: 2 p.ti, 3 rimbalzi e 2 assist non è da lui.
Toto Forray 4,5: entra a metà inoltrata nel primo periodo e perde subito un possesso, confermando che in questa fase della stagione le cose non gli girano bene, come qualche tripla aperta che per lui, di solito, son sempre buone da mettere dentro. Nel 4° periodo “lancia” Saunders in contropiede, no, non ci siamo! Scompare anche lui dal campo quando la Fortitudo Bologna accellera.
Luke Maye 6,5: è tornato ad essere il bombardiere principe del team bianconero da un pò di gare a questa parte. Se Toto Forray è in crisi, lui invece giganteggia perchè l’ex-North Carolina spara 10 p.ti nel primo periodo con una facilità irrisoria, chiudendo anche bene sotto canestro chiunque gli capiti a tiro. Nel 2° periodo però si spegne, uscendo dal match. Si riprende, tripla siderale ma poi si accascia nel brutto 3° periodo offensivo dei suoi, da soli 10 p.ti nel globale. Crolla nel quarto periodo, quando dovrebbe suonare la carica: 13 p.ti, 7 rimbalzi e 4 assist. Al momento, uno dei due a cui aggrapparsi.
Jeremy Morgan 5: tiratore naturale, 5 tiri nel primo periodo (quasi tutti aperti), ed uno solo a segno. Poco timido ma, verrebbe da dire, anche poco assennato perchè lui continua, imperterrito, a tirare pure se non va: faccia tosta o irresponsabilità? Al rientro riprende a tirare, va una tripla ma è 2/10 in quel momento (21′ di gioco), e si rispegne, pure lui. Certo, serve anche gli assist ma il suo rendimento è troppo sinusoidale. Chiude con 8 punti e 5 rimbalzi ed assist. Diamogli del bromuro o del fosforo, please.
JaCorey Williams 6,5: la farfalla vs il toro, ovvero Williams vs Hunt ed il fortitudino va in crisi subito, di fiato anche, contro di lui. Fa le solite cose mirabili, sfidando a volte le leggi della fisica ma commette anche qualche fesseria. Al 20′ è già a quota 10 p.ti e 5 assist più 6 rimbalzi. Quando si rientra in campo però il 3° periodo negativo lo affligge. Cerca di battersi come sempre ma deve accontentarsi dei soliti buoni numeri (18 p.ti, 8 rimbalzi e 5 assist), la vittoria la porta a casa la Fortitudo…
Gary Browne 5: primi 7′ di gioco in cui non tira, strano, ma mette in ritmo i compagni difendendo benino, forse stiamo assistendo ad una mutazione genetica? Al rientro è silente, poi piazza 5 punti da break (27-19 al 12′), che costringe Dalmonte a chiamare tempo. Poi un’altra tripla, nel momento in cui LA F risale la corrente ma non è lucido in attacco, come ad inizio gara, nel dare palloni importanti. Anzi, scrivere pure zero alla voce “assist”! E’ quel play che sarebbe servito a questa squadra?
Davide Pascolo 4: entra nel secondo periodo, purtroppo non se ne accorge nessuno. Traccheggia, difende pure benino, anzi raccoglie bei rimbalzi ma non incide più di tanto. Solo 10′ di gioco in campo, non tira mai, non viene mai servito in post basso, insomma, sembra l’icona di un mesto ricordo riferito ad bellissimo passato che fu, purtroppo.
Victor Sanders 4: il gemello di Morgan entra a gara iniziata come sempre, dando proprio a lui il cambio ma non impatta bene, anzi. Errori nelle iniziative, sempre insomma la solita discontinuità di prestazione. Nel 2° periodo piazza 4 punti, dimenticandosi spesso l’avversario in difesa, nonostante la difesa dell’Aquila Basket sia sempre un punto di forza. Deludente pure lui, 4 p.ti e 5 rimbalzi. Fosforo o bromuro pure per lui, o forse uno dei due non serve?
Max Ladurner 5: due falli in un amen vs Il Cuso, peccando d’ingenuità, uno scontro che forse, da ragazzo, sognava. Si batte bene, come al solito, dovrebbe indossare meglio i pantaloncini il nativo di Merano, pretendere da lui chissà cosa sarebbe ingeneroso.
Luca Conti, Andrea Mezzanotte ed Igor Jovanovic ne.
Lavoropiù Fortitudo Bologna
Adrian Banks 7,5: sua la prima tripla è il primo canestro del match, poi ne esce dal match. Non si propone per il tiro, sfonda su Brown…Male, insomma. Ma siccome “the class is not water”, si desta dal torpore mettendo dentro 5 punti di fila che regalano prima la parità, tripla sul 36-36 al 19′, poi due punti al ferro per il 36-38, completando la rimonta dal -9 del 13′ (31-22). Nel secondo tempo completa l’opera perchè si mette a servizio della squadra e griffa una doppia doppia (10 p.ti e 10 assist più 5 rimbalzi), che ne fa non più la bocca di fuoco primaria bensì la spalla di chi debba prendersi la scena.
Pietro Aradori 5: come Banks, primo tiro ok con una tripla, poi non si vede quasi più. Ma mentre la guardia del Tennessee nel 2° periodo conduce i suoi alla rimonta, lui proprio niente oggi, almeno al 20′. Al rientro in campo, purtroppo, si fa male entrando al ferro ed esce fisicamente dalla gara, sperando che non abbia nulla di grave.
Wesley Saunders 9: forse con una caviglia fuori uso (?), stringe i denti e va in campo. Inizia a marce basse, mette un buon jumper dal gomito nel 2° periodo, è l’inizio del suo show che tiene a galla una Fortitudo che soffre l’atletismo della Dolomiti Energia Trentino. Ne mette 14 di fila, prendendosi sulle spalle la Fortitudo, sempre sotto dall’11-10 del primo periodo, fantastico! Al rientro, è suo il canestro della nuova parità (44-44 al 24′), quando la partita diventa dura. Eppoi continua, non si ferma più. Ruba anche una palla, insomma difende pure, giocatore che oggi fa proprio tutto ma tutto, ergendosi a mattatore vero!
Dario Hunt 6,5: il toro vs la farfalla e Dario Hunt potrebbe fare a fettine, fisicamente, Williams invece sbaglia due canestri da sotto che sono incredibili, come sempre, ad inizio gara. Sembra fuori forma, boccheggia e deve uscire dal campo. Al rientro non convince, da proprio la sensazione che questo periodo di stop lo abbia fiaccato. Comunque al 10′ ha 4 p.ti e 6 rimbalzi nel suo score. Ma nel secondo tempo impedisce alla farfalla quasi di svolazzare, colleziona 9 rimbalzi ed 8 punti e fa sentire il suo peso vicino al ferro. Poco brillante ma funzionale.
Matteo Fantinelli 6+: impatta molto bene, fisicamente mangia in testa a Browne e lo attacca spesso, bene. Poi si lascia travolgere dalla velocità d’esecuzione della Dolomiti Emergia Trentino, il marchio di fabbrica della squadra, subendo un pò gli avversari. Non ripete la bella prova dell’andata, in cui fece i numerilli a colori, cerca di penetrare al ferro ma più che altro si dedica a chiudere gli spazi. Prova di sostanza con 5 p.ti, 4 assist e rimbalzi.
Tommaso Baldasso 7: entra verso la fine del primo periodo ma senza impattare granchè, anzi, come purtroppo gli capita sovente. Al 20′ la valutazione è -1, che spiega molto bene i suoi quasi 9′ di gioco totali. Ma nel quarto che conta, l’ultimo, piazza tre bombe con una precisione chirurgica, ad inizio periodo (46-53), al 37′ per il 54-67 che mette 13 punti tra le due squadre. Un altro match convincente per lui, magari se si accendesse un pò prima?
Marco Cusin 6: se la vede con il “nipote” Ladurner quando entra in campo però commette, come al solito, qualche fallo di troppo per la sua (troppa), irruenza. Si siede subito in panca ma serve, eccome se serve a questa squadra!
Todd Whiters 6-: sparacchia a salve da starter five sembrando, anzi, confermando l’essere quasi un corpo estraneo a questa squadra, al 20′ di gioco anche lui ha un votaccio di valutazione (-2). Rientra ad inizio 3° periodo ma non cambia il suo feeling con la gara, altro ferro colpito dalla lunga. Poi, finalmente, mette dentro una tripla e la sua gara inizia, difendendo anche molto bene. Certo, 1/6 dalla lunga…5 p.ti e 4 rimbalzi per lui, un visto americano dovrebbe comunque dare e fare di più.
Leonardo Totè 7,5: dopo la partita brutta di Bamberga nella BasketballCL da dimenticare per La F (6 KO su 6 gare), il suo primo gioco in attacco è un ottimo lavoro con liberi annessi. Due liberi, due rimbalzi, una tripla a vuoto al 20′ per quasi 9′ d’impiego, non benissimo insomma. Lentamente sale di tono come tutta la squadra ed è anche suo il merito della buona difesa nel terzo periodo che pone le basi per il break decisivo per il match. Sfiora la doppia doppia, giocatore ormai che diventa quasi una certezza.
Gherardo Sabatini ne.
Fabrizio Noto/FRED
@fabernoto