Casale Monferrato (AL), 13 giugno 2011 – Sul parquet di un gremitissimo PalaFerraris va in scena il primo atto della finale di LegaDue, che vede indiscutibilmente di fronte le due squadre più forti di questa stagione. Il primo hurrà è dei padroni di casa, che sembrano non faticare nemmeno troppo per avere ragione di una Reyer stanca sia fisicamente che mentalmente.
Il tributo pagato al passaggio del turno con Veroli sembra essere troppo alto per i veneti, per provare a battere una Fastweb che coach Crespi fa girare come un orologio svizzero. Già priva di Young, giocatore del decennio, ed ottimamente sostituito da Harris, unica nota positiva della serata per coach Mazzon, Venezia deve registrare anche l’estraneazione dal gioco di un irriconoscibile Slay, comunque autore di 15 punti.
Casale ha giocato da Casale, ovvero da squadra difficilissima da difendere e spietata al tiro. Reyer rinunciataria, ma soprattutto, ed è l’aspetto più serio, con coach Mazzon che ha dato l’impressione di non saper bene che pesci prendere. Le statistiche raccontano i 40 minuti di una partita che, di fatto, ne è durati appena 23, condannando Venezia da un emblematico 2/19 dai 6,75 contro il 7/15 di Casale. Inoltre, il 91% dei padroni di casa dalla linea della carità, dalla quale hanno raccolto la bellezza di 31 punti, la dice lunga su chi ha dominato il match anche sotto canestro, al di là di quello che dirà a fine partita il piangente Mazzon. Ora le due squadre hanno 48 ore per rifiatare e fare tesoro di questa gara1, con la speranza, per lo spettacolo, che Venezia si riprenda e non ceda alla tentazione di accontentarsi dei 600 mila euro della tanto denigrata wild card.
Il 27-17 del primo quarto è frutto della brutta difesa reyerina che Mazzon non riesce ad equilibrare di fronte ad una Fastweb che è risultata un rebus complicatissimo. La precisione al tiro dalla distanza ed il 12/12 ai liberi di Casale sottolineano il netto dominio dei padroni di casa, che mandano poco in lunetta i veneti e non trovano in Clark un avversario irresistibile. Harris non si presenta male, anzi! Suo il primo canestro della serata, dà freschezza e vivacità all’attacco ospite con schiacciate ed assists, ma i ragazzi di Crespi sembrano marziani. Una macchina perfetta, quella piemontese, che sembra in grado di cancellare Venezia nel giro di 3 gare. I primi 5 minuti sono ben combattuti, con le due squadre che si trovano sul 12-8. Ma i due canestri dalla distanza consecutivi di Nnamaka portano 5 punti nel fienile piemontese e fanno suonare un piccolo campanello d’allarme all’ Umana Reyer. Alla fine del quarto Crespi ha già praticamente ruotato tutti i suoi giocatori e così, avere ragione di una affannata Venezia, è un attimo.
Al 15′ è 36-23 con Mazzon costretto a chiamare time out senza riuscire a cavare un ragno dal buco. I lagunari sembrano essere solo Harris. I piemontesi lavorano perfettemente in difesa costruendo proprio su questa fase del gioco il parziale che, a 2’35″dalla sirena lunga, vede i veneti dominati 40-25 con la tripla di Hickman. Slay non c’è e Venezia non può permetterselo. Pierich segna il 43-27, nuovo massimo vantaggio ed il quarto si chiude con la schiacciata di Taylor, che punisce una clamorosa palla persa di Slay su tentativo dai 6,75, fissando il 45-29 di fine primo tempo.
Il secondo tempo inizia sulla falsa riga del primo con Taylor a segnare il 47-29 , Nnamaka a pressare Clark facendogli sbagliare la tripla allo scadere dei 24” e Harris ad accorciare con un’ottima penetrazione per il 47-31. A 7’03” dall’ultimo mini-intervallo, Pierich mette la bomba del 50-31 che ha già il sapore del game over per la Reyer. Di qui alla fine del quarto si gioca solo per le statistiche. Crespi continua a sfruttare le rotazioni profonde e tiene a bada gli ospiti che, con Meini, provano a risvegliarsi dai 6,75 con la tripla del 60-44. Chiudono il quarto i due liberi di Gentile per il 62-44.
Nell’ultima frazione di gioco, con Casale avanti di 18 punti ed una Venezia spenta, l’aspetto più importante per coach Mazzon è quello di recuperare psicologicamente i propri ragazzi, cominciando così a preparare gara 2. Ci vorrebbe più aggressività in difesa per i lagunari, ma il quarto inizia con la schiacciata di Nnamaka, cui segue, però, la tripla di Harris. A 8’13” è 66-47, quando Casale perde palla in attacco, ma Venezia non ne approfitta. La zona di Crespi sale in cattedra e Venezia segna la miseria di 2 punti in 2 minuti con la Fastweb che può tranquillamente permettersi di rifiatare senza metterla dentro. Non un grande spettacolo, certo, ma la forza di una squadra si misura anche nel saper preservare le energie, soprattutto in una serie di playoff. A metà quarto le squadre sono sul 66-51 per effetto di un 2/3 ai liberi di Clark che non può bastare per destare i sopiti tifosi orogranata. A 3’02” Slay resuscita, segna in contropiede e subisce fallo con la possibilità di accorciare a -12. Il libero
aggiuntivo però non va e sul rimbalzo il fallo offensivo manda in lunetta Casale. Taylor e Slay segnano due punti per squadra dopo l’1/2 di Hickman dalla linea della carità. Poi, di nuovo Taylor, da3, segna, su recupero difensivo, il 75-57 del de profundis veneziano. Harris, ultimo ad arrendersi, segna il -17 a 11″ con l’80-65 che precede il definitivo 82-65 per effetto dei liberi di Hickman.
Sala stampa
Nnamaka
“Abbiamo tutti giocato bene in attacco e soprattutto in difesa. Dobbiao migliorare nella fase offensiva.”
Gentile
“Dobbiamo continuare così, la serie è lunga. Devo ringraziare staff e allenatore che mi hanno aiutato a crescere per potere supportare la costruzione del gioco al fianco di Taylor ed Hickman. Anche con qualche batosta, ma ne è valsa la pena.”
Meini
“Abbiamo commesso troppi errori in difesa nei primi due quarti dove abbiamo concesso troppo. Poi,di lì, tutto si è complicato. Siamo anche molto stanchi.”
Mazzon
“Abbiamo perso il ritmo. Nel primo quarto i contatti erano fischiati diversamente per le due squadre. Troppa differenza nel numero dei liberi. Casale ha giocato bene e ha meritato. Tra 48 ore sarà fondamentale il gioco interno, ma anche quello esterno. Abbiamo imparato molto stasera.”
Crespi
“Finale storica. Fatto bene nel primo tempo quando si è giocato a basket, e bene alla fine quando Venezia cercava il contatto. I giocatori erano tutti pronti mentalmente. Cambieremo qualcosa per entrare dentro non solo coi lunghi ma anche coi piccoli.”
Junior Casale Monferrato 82
Reyer Venezia 65
Parziali: (27-17;18-12;17-15;20-21)
MVP: pochi punti, 11, ma tanta sostanza per Oluoma Nnamaka che chiude con 1/1 da tre, il 75% da 2 e la bellezza di 10 rimbalzi. E’ sicuramente la freccia in più che Crespi ha trovato per il suo già munifico arco.
WVP: sarebbe troppo facile trovare un giocatore di Venezia che non abbia giocato bene, Slay su tutti, che non è riuscito a dare il proprio contributo nei momenti decisivi. Per questo vorremmo porre l’attenzione su coach Mazzon che, a fine partita, ha pensato bene di lamentarsi degli arbitri, dimenticando che, se si trova in finale, probabilmente lo deve proprio agli errori delle giacchette grige. Almeno un pò di gratitudine, no?
Massimo Framboas