Assago (MI), 3 marzo 2021 – Bruciano ancora le retine del MediolanumForum, violate oltre misura dalle due squadre in campo. L’Olimpia Milano ha ospitato un Fenerbahce Istanbul in grandissima forma seppur veniva via da una cocente sconfitta nel derby turco contro l’Efes.
La chiave del match stavolta arriva circa un’ora prima del match: Malcolm Delaney è stato operato per una pulizia artroscopica al ginocchio, già perduratamente fastidioso dall’infortunio in Supercoppa.
La difesa carente.
100 punti presi sono casi unici per una squadra che ha 78,48 punti presi di media, se ne ricorda solo uno pesante in LBA contro Trieste, ed arriva nella giornata in cui manca Delaney. Coincidenze? non credo.
La sua assenza è determinate ai fini difensivi in quanto ti è mancata la pressione sulla palla dei playmaker avversari, oltre a definire i ritmi del match, che son andati quasi tutti a vantaggio della squadra turca.
Il Fenerbahce Istanbul, atletico, lungo e con grandi tiratori, ha potuto solo giovare del ritmo che lui stessi volle imporre al match, senza che L’Olimpia Milano abbia potuto trovare soluzioni adeguate nella retroguardia.
Però c’è anche l’attacco.
Vero, se da una parte son stati segnati 100 punti, non si buttano via 92 punti, costruiti alla grande per quasi tutto il match, evidenziando le poche ma sensibili lacune della macchina di coach Kokoshkov.
Punter, Rodriguez, Shields e Datome son stati pronti a colpire le rotazioni difensive lente degli avversari, facendo girare la palla in attacco in maniera splendida, da visibilio.
S’è pagato però il basso carico di verticalità che condiziona la squadra allenata da coach Messina, con Hines che ha sbattuto spesso sul ferro o sugli avversari e Tarczewski dopo un promettente inizio ad essere pasticcione, soprattutto nelle posizioni, causando l’unica sostanziale differenza a tabellino, alla voce rimbalzi.
Differenza canestri.
Nonostante tutto la differenza canestri rispetto all’andata è pari: nella partita della UlkerSports Arena, la differenza vedeva in vantaggio i milanesi per 8 punti, gli stessi che differiscono nel punteggio odierno.
Nulla di estremamente preoccupante: ora all’Olimpia Milano aspetta una trasferta importante in quel di Kaunas contro uno Zalgiris in piena lotta per un posto in post season.
L’andata vide vittoriosi i biancorossi in un match altalenante tra fughe e rimonte, con spauracchio finale. Ora serve invece consolidare un cammino fin qui importante con una vittoria, essenziale nella corsa ad un posto di rilievo nei playoff.
Il Fenerbahce Istanbul invece vedranno una sfida molto interessante: andranno ad incontrare un’ASVEL in forma splendida in trasferta, su un campo ostico per tutti, dove tutte le grandi ci lasciarono lo scalpo.
AX Armani Exchange Olimpia Milano-Fenerbahce Beko Istanbul 92-100
SALA STAMPA
Coach Ettore Messina:
“E’ stata una di quelle gare in cui semplicemente devi complimentarti con il tuo avversario perché è stato migliore. Abbiamo giocato una buona partita, i nostri numeri offensivi sono stati eccellenti, ad eccezione di qualche minuto nel terzo quarto in cui abbiamo perso un po’ di controllo, perso qualche pallone, ma i loro sono stati ancora superiori.
La chiave sono stati i rimbalzi, ad un certo punto hanno segnato tre volte da tre su rimbalzo d’attacco ed è quello che ha spaccato la partita. Chiaramente, non puoi aspettarti di vincere subendo 100 punti. Ovviamente, Malcolm Delaney metteva una certa pressione su ogni possesso difensivo, non è un caso che senza di lui non ci siamo riusciti.
Il problema è che chi pressa la palla poi deve essere in grado di dare anche in attacco, altrimenti si gioca in inferiorità numerica. Non è facile, cercheremo di migliorare la nostra organizzazione difensiva e proveremo a speculare su qualche situazione. Oltre a Delaney paghiamo anche l’assenza di Zach LeDay, un problema che spero risolveremo presto”.
PAGELLE
PUNTER 7,5: punisce ogni disattenzione turca, da 2 o da 3 non fa differenza. Mezzo punto meno per la poca pressione sulla palla, nonostante le letture buone sui passaggi.
MICOV 5: le statistiche non lo condannano, davanti fa anche il suo, ma dietro è un mezzo problema, dove i lunghi avversari banchettano.
ROLL 5,5: promettente inizio, partecipa anche lui al festival offensivo. Dietro però si perde spesso l’uomo e nel portar palla tentenna troppo.
RODRIGUEZ 6,5: inizio devastante tra assist e punti, poi perde due sanguinose palle che danno il LA al parziale decisivo avversario.
TARCZEWSKI 5: anche lui credevamo fosse dentro il match con prepotenza, quello che serviva contro il battaglione ottomano. Son bastati due falli a farlo sparire dal match.
SHIELDS 6,5: il suo giro e tiro sta diventando certezza come la morte. Ci tiene su nel finale, ma dietro non è irreprensibile come sempre.
BROOKS 7: al rientro dopo 45 giorni, senza avere nemmeno il 20 minuti nelle gambe, dà tutto nel poco tempo con una “chase down” da urlo ed un “buzzer beater” all’intervallo lungo importantissimo.
HINES 5,5: l’intelligenza non si discute, la duttilità nemmeno, ma che fatica!! se poi si spalma due volte sul ferro in momenti clou, beh…
DATOME 7,5: come Punter, l’ex di turno castiga ogni errore dei turchi, soprattutto davanti, confermandosi il miglior tiratore da 3 di questa Eurolega.
Luciano Pizzi
Lubos10