Kaunas (LIT), 5 marzo 2021 – Sia santificato Kyle Hines!
Parole che potrebbero essere state urlate da tanti tifosi dell’Olimpia Milano nei minuti finali dello scontro decisivo (almeno per i lituani) in ottica playoff contro lo Zalgiris Kaunas.
Sala e Fontana chiudono Milano e la Lombardia per l’avanzare della nuova ondata Covid. Allo stesso modo, il centro biancorosso blinda il canestro meneghino con due stoppate incredibili ai danni di Nigel Hayes e Joffrey Lauvergne e mette la sua personalissima firma su un successo di platino.
Per l’Olimpia tre vittorie di vantaggio e scontri diretti favorevoli nei confronti della prima delle momentanee escluse dalla post-season. A 6 turni dalla fine, un’autentica ipoteca su una qualificazione ai quarti di finale che manca da 7 anni.
Tuttavia, ci sono almeno altre due firme prestigiose su una partita in cui Milano ha sempre avuto il pallino in mano, senza però avere le forze e il killer istinct per dare il colpo di grazia. Questo grazie a un lavoro, nella metà campo difensiva, di ben altra pasta rispetto al rovescio interno con il Fenerbahce di 48 ore fa.
Dopo qualche possesso utile a prendere le misure al pick and roll dei padroni di casa, la squadra di Ettore Messina alza subito la voce. Thomas Walkup e Rokas Jokubaitis vengono limitati a 3 punti complessivi, senza canestri dal campo su 8 tentativi. Lo Zalgiris non trova ritmo per tre quarti abbondanti, prima che Lukas Lekavicius riesca a fare breccia nel corso del quarto periodo.
I ragazzi di Martin Schiller non riescono a trovare vantaggi nemmeno con il lavoro in post basso di Nigel Hayes e Augustine Rubit. Teorica superiorità in un reparto in cui Milano era orfana del grande ex Zach LeDay. Subito svanita.
Serata poco brillante dei principali creatori di gioco dal palleggio, ovvero Sergio Rodriguez e Vlado Micov? Ecco che l’asse Punter-Shields si prende sulle spalle la squadra. Superlativa la prestazione di due segreti sempre più mal celati della stagione dell’Olimpia.
L’ex Virtus Bologna gioca un primo tempo da favola e fa due giocate determinanti negli ultimi 120 secondi di match. Pallone rubato in difesa sul -2 Zalgiris e susseguente jumper dalla media per il +4 a 50″ dalla sirena.
Il secondo, invece, gioca la sua miglior partita da quando è a Milano, insieme alla storica vittoria al Forum contro il Real. 23 punti, 4 rimbalzi, 2 assist e 27 di valutazione. Soprattutto zero palle perse, che in una partita in cui la pressione delle due difese ha chiaramente prevalso sulla qualità tecnica dell’esecuzione è un valore di inestimabile importanza.
Chissà quale sarebbe stato il clima che avrebbe portato Milano alle due supersfide con Cska e Barcellona, senza quelle due stoppate di Kyle Hines. Sliding-doors nelle stagioni delle squadre. Solo che questo fenomeno, quasi sempre, si presenta all’incrocio col destino con la puntalità di uno svizzero. Milano se lo gode e si gode una classifica che continua a sorridere.
Zalgiris Kaunas-AX Armani Exchange Milano 64-69
Sala Stampa
Ettore Messina
“Sono molto felice, perché abbiamo battuto quella che secondo me è una delle squadre meglio allenate di questa EuroLeague. Hanno disciplina, eseguono bene in attacco, con tanto movimento di palla, in difesa pressano per 40 minuti, forzano tante palle perse. Nel finale abbiamo fatto diverse cose buone, ma in generale la difesa nel secondo tempo è stata del livello richiesto da una partita di playoff, perché tutte adesso sono partite di playoff. Ho la fortuna di avere giocatori esperti, maturi, che hanno deciso di giocare a Milano e ci danno sicurezza. E’ stata una partita che abbiamo sempre guidato, ma tranne per qualche momento, sempre di pochi punti. Non è facile avere vantaggi minimi e mantenere il controllo. Siamo senza la nostra point-guard titolare, devo elogiare il grande lavoro di Michael Roll sui due lati del campo. Adesso siamo in una buona posizione, dobbiamo finire bene e vedere dove saremo alla fine”
Shavon Shields
“Abbiamo concesso 100 punti nell’ultima partita, con il Fenerbahce, quindi sapevamo che la difesa sarebbe stata la chiave di questa partita. Abbiamo mosso la palla e fatto le cose giuste in difesa, così è stata una vera partita di squadra. Con quattro settimane alla fine della regular season, adesso ogni partita è una partita da vincere”
Kyle Hines
“Come ha detto Shavon abbiamo concesso 100 punti al Fenerbahce due giorni fa e sappiamo di essere migliori di così in difesa. Volevamo andare dentro e ristabilire la nostra come una squadra difensiva. Questa dev’essere la nostra identità da ora e fino alla fine della stagione“
Le pagelle
Kevin Punter 7,5: Nel primo tempo riprende da dove aveva interrotto il discorso con Fenerbahce e Fortitudo. Ovvero non c’è modo di farlo sbagliare. Si dedica a un ottimo lavoro difensivo nella ripresa, prima di piazzare il graffio finale a 50″ dal termine.
Vladimir Micov 5: ruote sgonfie. Messina se ne accorge molto presto e non gli concede più di 6 minuti. Poche energie da spendere al cospetto di una difesa estremamente fisica come quella lituana.
Riccardo Moraschini n.e.
Michael Roll 6: fa tanta fatica a calarsi nella parte dell’handler primario o anche solo secondario, risultando macchinoso. Però cancella la pessima prestazione di mercoledì contro Guduric e si fa apprezzare in difesa, dove gli esterni dello Zalgiris non sono un fattore.
Sergio Rodriguez 5,5: Parte con un paio di giocate delle sue, mandando a canestro anche il Tarczewski disorientato delle ultime uscite. La luce della riserva si accende troppo presto, però..
Kaleb Tarczewski 5: Altri 7 minuti di inconsistenza difficili da giustificare. Con il problema falli usuale compagno di avventura. Talvolta punito oltre i suoi demeriti. Tuttavia, se da lì ci si assenta mentalmente dalla partita, le scuse finiscono e i minuti in campo anche. Siamo al gong.
Paul Biligha s.v. cameo di 91 secondi senza significati particolari.
Shavon Shields 8,5: Tentacolare. Il pitturato milanese è a lungo zona off-limits per Marius Grigonis, che finisce per innervosirsi come gli capita raramente. L’ex Baskonia è il porto sicuro nei momenti di scarsa fluidità nell’attacco biancorosso. Prestazione totale.
Jeff Brooks 6: E’ vero, chiude senza punti all’attivo. Sugli scarichi non guarda nemmeno il ferro ed è un vizio che dovrebbe togliersi. Però ha il merito di capire in fretta dove tira il vento e si attacca a Hayes e Rubit con grande energia.
Jeremy Evans 6: 10 minuti nei quali fa un passo avanti sostanziale rispetto al debutto stentato contro il Khimki. Mostra una predisposizione naturale a rimbalzo che potrà essere utile nel futuro a breve termine di Milano. Logicamente alla ricerca dei giusti sincronismi con i compagni in attacco.
Kyle Hines 7: Va sotto con Lauvergne nella prima parte del match. Commette anche qualche errore di scelta in attacco, ma è l’autore di almeno due giocate che segnano la stagione europea di Milano. Impossibile non perdonargli tutto.
Gigi Datome 6,5: C’è quando serve e tanto basta. Nella fattispecie, particolarmente importanti le due triple che piazza per rispondere ai tentativi di rientro dello Zalgiris.
Francesco Sacco
@sacco941