Ultima gara di stagione regolare in LBA 2020-21 e l’Umana Reyer Venezia prova a conquistare la quarta piazza in griglia Playoffs a discapito della Dinamo Sassari, l’avversaria di sempre, ci si gioca insomma la bella sul proprio campo nei quarti di finale 2021 e, nonostante l’assenza di pubblico, alla fine giocare tra le mura amiche è sempre cosa gradita.
Ma aldilà di tutto, chiudere bene in casa dell’UnaHotels Reggio Emilia, ribadendo così la bella vittoria del 10 gennaio scorso, farebbe della Reyer Venezia una squadra che si approccia al meglio ai Playoffs più incerti degli ultimi tempi.
L’Olimpia Milano è sempre la super favorita al titolo italiano, prima matematicamente dopo il KO di Brindisi a Trento, ma come reagirà dopo aver disputato le Final Four a Colonia?
Nel frattempo Walter De Raffaele si concentra sul vincere domani sera a Casalecchio vs l’UnaHotels Reggio Emilia, sfregandosi le mani per l’arrivo di Curtis Jerrels che non potrà mai sostituire Michael Bramos nella sua totalità ma che almeno ha tutto per poterci provare in termini di punti, sebbene Mitchell Watt resterà fermo ai box ma ci sarà Isaac Fotu disponibile:
“Sì, al match di domani vs l’UnaHotels Reggio Emilia non ci arriviamo bene, perché ieri ha subito una distorsione alla caviglia Watt, che credo non sarà della partita, anche se decideremo comunque all’ultimo con lo staff medico, considerando anche l’utilità di farlo giocare rispetto a quello che poi dovremo andare a fare. La nota positiva riguarda Fotu che è riuscito a fare tre allenamenti ed è dunque sulla via del recupero. Per il resto è una stagione che rimane costante nella sua difficoltà, perché la pausa non ci ha giovato se non per il recupero di Fotu, però direi che la difficoltà è diventata la normalità, per cui andiamo avanti e prendiamo quello che viene.
Cerchiamo quindi di essere propositivi, ma anche di non prendere dei rischi rispetto a una partita che potrebbe sì cambiare la posizione in classifica, ma dovendosi legare anche a risultati di altre squadre: non dipende solo da noi”.
Dalla parte dell’UnaHotels Reggio Emilia siamo invece al “The Last Dance”, l’ultima gara cioè prima della fine della stagione ufficiale.
Una stagione complessa, a dir poco. Iniziata molto bene, con un’ottima Supercoppa LBA 2020 e che prometteva molto, molto bene, con l’arrivo di Antimo Martino, desideroso di fare bene dopo la discutibile “cacciata” dalla Fortitudo Bologna.
Un’ottimo girone d’andata con, addirittura, la qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia 2021 nonostante la sconfitta, prevista, vs la vincente Olimpia Milano.
Poi, il tracollo anche se qualche scricchiolìo si fosse già avvertito e la conseguente paura di crollare in Serie A2, dopo una sola vittoria vs Trento su 12 partite!
I cambi nel roster, alcuni senza molto senso, e poi il ricorso ad Attilio Caja, la clamorosa eliminazione da parte dei romeni dell’Orad ai quarti della FIBA Europe Cup ed infine il lieto fine, con la fortunosa vittoria di Desio nello spareggio salvezza vs la peggior Cantù degli ultimi 20 anni.
Domani quindi si chiude, ecco le parole di coach Attilio Caja:
“Penso a questa partita e mi vengono in mente tre sentimenti: il primo è il dispiacere per il fatto che siamo all’ultima di campionato. La squadra è in grande crescita, ha fatto un bel percorso e sarebbe stato bello avere qualche partita in più per migliorare il nostro piazzamento. Ci resta quindi un pizzico di rammarico. Secondariamente, dopo il bel finale di stagione, è un peccato non avere il pubblico all’interno del palasport per poter salutare i ragazzi, che sono stati bravi ed hanno fatto il meglio per rappresentare la società e la città. Siamo ai titoli di coda e quindi, come accade sempre in questi casi, per alcuni di loro sarà l’ultima partita con la maglia di Reggio e purtroppo non avranno l’occasione di congedarsi nel modo giusto con la piazza. Infine, mi dispiace non poter avere Koponen a disposizione per questa partita finale, perchè ha contribuito in un modo importante a questa salvezza, come i suoi compagni d’altronde, e forse con la sua qualità ed esperienza ha messo quel qualcosina in più che è risultato decisivo. Gli infortuni non gli hanno permesso di giocare a Sassari e lo han fatto scendere in campo stringendo i denti a Cantù, ma da grande professionista ha sempre fatto di tutto per aiutarci”.