Domani sera alle 20, sul campo dei tedeschi del Ludwigsburg, la Dinamo Sassari scenderà sul parquet per la sua quinta stagione di Basketball Champions League, l’italiana più presente dall’edizione 2016-17, annata inaugurale della prima coppa FIBA.
Il Banco di Sardegna è ancora un cantiere aperto e si vede: il bottino in campionato dice una vittoria contro Pesaro e una sconfitta sabato scorso in quel di Brindisi, ma le difficoltà fatte palesare già nei quarti di Supercoppa non sono scemate, anzi se è possibile si sono acuite. La squadra di Cavina infatti ha subìto pesantemente il ritmo degli avversari, con una difesa troppo spesso lenta e poco aggressiva, facilmente battibile, soprattutto nell’ultima gara al PalaPentassuglia, con un facile ribaltamento sul lato debole o peggio ancora, subendo dei backdoor elementari. Se la difesa doveva essere il fiore all’occhiello della gestione Cavina, allora le preoccupazioni sono d’obbligo.
E in attacco le cose non migliorano, anche per colpa della sopracitata difesa, non si riesce quasi mai a correre in contropiede per una conclusione facile e anzi si cerca di ragionare, risultato? La palla gira poco e costringe chi ha la palla a costruirsi un tiro ad alto coefficiente di difficoltà. La cabina di regia rischia di essere un caso, perché il play Clemmons si prende pause interminabili durante la gara, obbligando Gentile e Logan ad un lavoro extra che spesso li porta ad esser esausti e poco lucidi nei finali di partita.
Con queste premesse, domani, la Dinamo apre il suo gruppo A in casa dei tedeschi del MHP Riesen Ludwigsburg, alla loro terza apparizione in BCL, arrivando persino alle Final Four di Atene del 2018. La squadra allenata dall’americano John Patrick è ormai una realtà della Bundesliga, dove ha chiuso l’ultima regular season al primo posto, davanti alle corazzate Bayern Monaco e Alba Berlino. Una squadra composta da un mix di grandissimi veterani e giovani alle prime esperienze da professionisti, uno su tutti il quarantenne, ex Cantù, Tremmell Darden che ha calcato per anni i parquet di mezza Eurolega e partito alla grande anche in questa stagione. Da tenere d’occhio anche le due guardie americane Jordan Hulls e Jonah Radebaugh, autori anche loro di un grande inizio tra le file dei tedeschi.
Mercoledì 13 ottobre invece, i sardi faranno visita alla favorita del proprio girone, la Lenovo Tenerife vincitrice della prima edizione della BCL nel 2017. I canarini hanno già incrociato la Dinamo nei gironi della passata stagione e i ricordi non sono affatto positivi, non per i risultati sportivi (una vittoria a testa), bensì per i due gravi infortuni che hanno segnato la scorsa annata biancoblu, tra andata e ritorno, di Vasa Pusica e capitan Jack Devecchi. La squadra del veterano Vidorreta non ha iniziato bene la Liga ACB, perdendo 2 delle 4 partite giocate finora, ma ha ambizione di titolo in Europa, con una corazzata che ha poche eguali in questa BCL. Un roster pieno zeppo di campioni passati quasi tutti per il nostro campionato, come l’ex Fortitudo, Marcelinho Huertas; il centrone Shermadini, ex Cantù; il play Bruno Fitipaldo, ex Capo d’Orlando; Aaron Doornekamp, ex Caserta; ma soprattutto il fresco campione d’Italia con la Virtus Bologna, Julian Gamble.
La settimana successiva, infine, si chiuderà il girone d’andata ospitando gli ambiziosi ucraini del Prometey, che hanno firmato poche settimane fa uno dei beniamini dei tifosi sassaresi degli ultimi due anni: Miro Bilan. Il miglior centro della passata Serie A, almeno così hanno detto i premi del giugno scorso dati dalla LBA, ha lasciato un grande ricordo nei cuori dei tifosi biancoblu e per loro sarà strano vederlo come avversario a distanza di pochissimi mesi. Gli ucraini hanno fatto un’altra aggiunta di spessore come l’ex brindisino D’Angelo Harrison, autentica sorpresa dell’ultimo campionato italiano, prima dell’infortunio del gennaio scorso che l’ha obbligato ai box per diversi mesi.
Sarà perciò un girone veramente complicato per gli uomini di Cavina, che dovranno fare una vera è propria impresa per strappare il primo posto a Tenerife, sulla carta la maggiore candidata a vincere il girone. L’obiettivo reale è di arrivare almeno secondi per avere il sorteggio più favorevole nei play-ins, spareggio tra le seconde e le terze per il passaggio al secondo turno.
Oltre alla Dinamo, anche le altre due italiane, Treviso e Brindisi, hanno buone possibilità di passare almeno agli spareggi per la seconda fase del torneo; nei restanti gironi invece troviamo le altre squadre che si candidano ad un ruolo da protagoniste in questa Basketball Champions League.
Nel gruppo B il primo posto sarà una lotta tra il favorito Pinar Karsiyaka, di James Blackmon, ex Trento, e Amath M’Baye ex virtussino, e l’Hapoel Gerusalemme, con i catalani del Baxi Manresa subito dietro per un posto utile per la seconda fase. I polacchi dell’Ostrow Wielkopolski dovrebbero essere le vittime designate del gruppo, oltre che l’incubo dei telecronisti di mezza Europa!
Nel gruppo C l’Unicaja Malaga dovrebbe essere la favorita, la squadra che ha sedotto e abbandonato Marco Spissu, si è rinforzata con una vecchia conoscenza del nostro campionato come Norris Cole. I greci del Lavrio potrebbero insidiare gli andalusi, dopo aver costruito un roster che potrebbe stupire; più dietro i francesi del Dijon del ex Dinamo Toni Katic e i russi del Nizhny Novgorod, sempre scomodi da incontrare, specialmente a casa loro.
Il gruppo E resta forse uno dei più equilibrati, con i cechi del Nymburk, dominatori da anni del loro campionato, che hanno grandissima esperienza nella BCL e potrebbero spezzare l’equilibrio, vincendo il proprio girone. I greci del Paok potrebbero essere i rivali dei cechi, aiutati anche dalla grande esperienza dell’ex Siena e Sassari, Josh Carter. Igokea e Galatasaray faranno di tutto per evitare l’ultimo posto, anche se i turchi stanno attraversando annate turbolente a causa dei grossi problemi economici della società e il loro livello tecnico si è abbassato parecchio.
Nel gruppo F sarà un duello a due tra lo Strasburgo del DS Nicola Alberani e i turchi del Tofas Bursa di Jeremy Simmons, ex Varese tra le altre. I belgi dell’Ostenda e gli estoni del Kalev/Cramo sembrerebbero un gradino, o forse due, dietro alle altre.
Infine nel gruppo H troviamo la vincitrice delle ultime due BCL, quel San Pablo Burgos che ha portato a casa il bis praticamente in una sola annata sportiva con lo stesso roster, a causa del rinvio per Covid della fase finale della stagione 2019-2020 a due settimane dall’inizio di quella successiva. Gli uomini di coach Tabak non possono che partire da favoriti e non solo nel loro girone; mentre Besiktas, Rytas Vilnius e Oldenburg partono attardate rispetto agli iberici.

La Virtus Bologna vincente ad Anversa nel 2019 by Ceretti-Pesino
Per concludere sono stati comunicati i montepremi che la FIBA ha stanziato per la nuova Basketball Champions League, con i vincitori che staccherebbero un assegno da un milione di Euro e la seconda si consolerebbe con “soli” 400.000 Euro. Le due semifinaliste prenderebbero 200.000 Euro per la terza e 140.000 per la quarta. 120.000 Euro alle squadre eliminate ai quarti e 80.000 per quelle eliminate alle Top16. Infine, tutte e 32 le partecipanti prenderanno un gettone di 40.000 Euro per la sola presenza alla competizione, con altri 50.000 in caso di passaggio del primo turno.
Giovanni Olmeo