Bologna, 14 novembre 2021 – Nella bolgia del PalaDozza, casa della Fortitudo Kigili Bologna, l‘Umana Reyer Venezia fa sua la partita vincendo con autorità e attenzione, 77-91 il finale.
Dopo le vittorie stagionali in campionato contro Reggio Emilia e quella di EuroCup contro il Buducnost, la Reyer Venezia conferma il suo buonissimo stato di forma. Guidata da un super Mitchell Watt da 32 di valutazione e altri quattro giocatori in doppia cifra (Stefano Tonut, Austin Daye, Michele Vitali e Tarik Phillip) la Reyer conquista la sua quarta vittoria in campionato raggiungendo la zona playoff.
In casa Fortitudo grossi problemi sotto-canestro, non bastano Pietro Aradori, Gabriele Procida e la pur buona regia di Jabril Durham. Effe che rimane ferma a quota due vittorie in campionato nelle ultime posizioni di classifica.
CRONACA
Inizio buono della Reyer Venezia che si porta sul 2-6 dopo 2′, time-out di coach Martino. La Fortitudo Bologna sostenuta incessantemente dal suo pubblico con Durham e migliore circolazione di palla sorpassa e si porta sul 15-12 dopo 7′, time-out De Raffaele. Stone va in scaramuccia con Durham, e si prende un fallo tecnico (19-14 dopo 8′) venendo beccato dalla Fossa Fortitudo. 0-7 di break con risposta Reyer Venezia grazie a Phillip, Daye e Watt per il 19-21 al 9′, alla fine del primo quarto è 24-24.
Secondo quarto e la Reyer Venezia si porta sul +7 grazie a un’ottima difesa che manda sotto-ritmo la Fortitudo Bologna con proteste del pubblico verso decisioni arbitrali avverse, 26-33 dopo 15′. Si scatena Pietro Aradori che con Stefano Mancinelli puniscono la difesa dell’Umana dai 6,75, 40-38 al 19′. Watt e De Nicolao chiudono avanti in favore degli ospiti il primo tempo sul 40-42.
Si rientra in campo e la Fortitudo si porta avanti (44-42 al 22′), ma un antisportivo sanzionato a Durham ridà vigore alla Reyer Venezia che con Tonut, Phillip e Vitali martella dall’arco. 46-53 dopo 25′, time-out di Antimo Martino. Se Totè vicino al ferro è ossigeno puro per la Effe, Watt e Tonut in area colorata riescono a portare la Reyer Venezia sul +9 (50-57 dopo 27′). Fortitudo Bologna che va in crisi di gioco, la Reyer Venezia con un break di 0-10 vola sul +17 grazie ad attenzione sui dettagli e palloni recuperati, 50-67 dopo 29′, time-out Antimo Martino. Phillip ai liberi dà il massimo scarto ospite sul +19, Procida con la tripla chiude il terzo periodo sul 53-69.
Ultimo quarto: la Fossa continua a incitare di cuore la squadra bianco-blu a non mollare, la Fortitudo di tutta risposta riduce al -11 il passivo grazie alla tripla di Durham, 58-69 a 9’10” dalla fine e time-out De Raffaele. Tonut e la tripla di Vitali a 6’30” portano la Reyer Venezia sul +16 (60-76) in mezzo ai fischi del pubblico del PalaDozza per altre decisioni arbitrali non giuste. Sembra finita, ma un antisportivo di Daye e soprattutto Gabriele Procida di orgoglio Effe decide che la partita non è chiusa grazie a canestri e falli subiti per il -6 a 3’59” dal termine, 72-78. Nel momento più difficile la Reyer Venezia si affida a Mitchell Watt che sotto-canestro è un vero enigma per la difesa fortitudina, Phillip e Daye chiudono il match e la Reyer Venezia vince in tranquillità, 77-91 il finale.
Sala Stampa
Antimo Martino (Fortitudo)
Walter De Raffaele (Venezia)
Fortitudo Kigili Bologna – Umana Reyer Venezia 77-91
Parziali: 24-24; 16-18; 13-27; 24-22.
Progressione: 24-24; 40-42; 53-69; 77-91.
Le Pagelle
Fortitudo Kigili Bologna
Brandon Ashley 5,5: regge quanto può, non molla ma barcolla. In difesa si fa valere ma i falli lo fregano.
Jon Axel Gudmundsson 5: parte con due liberi dopo quattro secondi, ma in difesa e in regia non è proprio serata.
Pietro Aradori 6,5: Primo tempo da fuoco e fiamme (14 punti). Poi cala vistosamente, segna una tripla importante, ma in difesa è sempre lui. Prendere o lasciare, anche se tira giù nove rimbalzi.
Stefano Mancinelli 5,5: due triple per il capitano biancoblù, poi si capisce che la fatica sale e non basta.
Jabril Durham 6,5: inizia litigando con Stone, non eccede nel tiro da fuori ma è anche vero che è l’unico regista degno in serata negativa. Nove assistenze mettendoci fosforo, almeno quello.
Vittorio Zedda NE
Gabriele Procida 7: la faccia cattiva al momento giusto. Il gioco da quattro punti che dà speranza alla Fortitudo e porta barlumi di vittoria. Il giovane classe 2003 è l’ultimo a mollare.
Robin Benzing 5,5: critiche situazioni difensive, guadagna falli a quantità industriale, ma Daye e la velocità Reyer lo fregano.
Matteo Fantinelli NE
Tommaso Baldasso 4: il peggiore in campo. 17 minuti di vago per il campo e tante, estreme difficoltà su e giù per il campo. Regia assente, attacco idem, -24 con lui in campo.
Leonardo Totè 5,5: meglio di Groselle, meritava forse qualche minuto in più. Ma -20 di plus minus, e qualcosa significherà.
Geoffrey Groselle 5: sofferenza estrema contro Watt, pascola al trotto andando fuori fase sotto le plance.
Umana Reyer Venezia
Julyan Stone 5: inizio di litigi e scaramucce con Durham, beccato dal PalaDozza per tutta la partita e con la Fossa a gridargli di ogni., si becca un fallo tecnico pure Ne risentirà giocando solo 10 minuti.
Stefano Tonut 7: ottimo bottino, allunga le braccia per acchiappare rimbalzi e per fare male a ogni quarto.
Austin Daye 7: esce fuori con il talento, canestri autorevoli e gioca con sapienza, otto rimbalzi catturati.
Andrea De Nicolao 6: problemi agli occhi che lo fanno soffrire, ma gioca con intelligenza a sufficienza piena.
Victor Sanders 6: In regia e in difesa cerca di dar fastidio, ci riesce ma esce per falli commessi.
Tarik Phillip 6,5: 19 minuti di buone cose, ripara danni dei compagni con sapienza e cerca (a ragione) Watt.
Martynas Echodas 5,5: sofferenza continua per il lungo lituano tra tiri liberi che non entrano e lombalgia che lo perseguita.
Valerio Mazzola 5: comparsata, sette minuti senza spuntare.
Jeff Brooks 5,5: due falli commessi nel primo quarto lo mandano fuori giri, sistema qualcosa in difesa, vengono preferiti altri giocatori.
Bruno Cerella s.v.: due minuti giocati per commettere due falli e uscire di fatto dalla partita.
Michele Vitali 7: mira aggiustata rispetto alle precedenti uscite, miglior partita stagionale in oro-granata per l’ex Bamberg. Fa male agli avversari dall’arco e aiuta molto in difesa.
Mitchell Watt 8: semplicemente l’MVP dell’incontro. In difesa si erge a muratore (3 stoppate), in attacco si fa beffe di avversari che non oppongono quasi resistenza e mette attenzione a liberi, dà anche tanta presenza a rimbalzo. E’ decisivo nell’ultimo a spianare la vittoria oro-granata.