PESARO – Tutto lasciava presagire che l’esordio stagionale casalingo della Scavolini Siviglia dovesse essere bagnato con un’inevitabile sconfitta in cui, nelle migliore delle ipotesi, si potesse ravvisare qualcosa di positivo su cui lavorare a partire dalla ripresa del campionato dopo il riposo che attende i pesaresi nel prossimo turno.
L’assenza fondamentale di White e quella del giovane Traini che aveva ridotto le rotazioni di Dalmonte a soli sette uomini, un avversario sulla carta fortissimo, con 12 giocatori abili ed arruolati dal talento complessivo superiore, un ambiente che, dopo la sconfitta di Biella, aveva già smarrito l’entusiasmo estivo e sembrava in qualche modo rassegnato a dover attendere ancora per la prima vittoria in campionato; tutto lasciava presagire che si dovesse andare incontro ad una sconfitta e solo Dalmonte, alla vigilia, sembrava non volersi dare per vinto invitando i suoi ad una partita arrembante e “piratesca”.
Alla fine ha avuto ragione proprio il coach di casa che, raggiante, in sala stampa non ha potuto fare a meno di complimentarsi con i propri giocatori; in particolare è stata l’accoppiata di esterni formata da Hickman ed Hackett ad interpretare al meglio quello che chiedeva il loro coach per questo match sulla carta proibitivo, ma tutta la squadra alla fine è riuscita a dare il suo contributo encomiabile, anche un Jones che, seppur ancora alquanto spaesato e pasticcione, alla fine è comunque riuscito a tirare giù 10 preziosi rimbalzi.
Ma, come si diceva, è stata la coppia H & H a mettere la propria impronta sulla partita firmando l’allungo decisivo nel secondo quarto con le loro scorribande e con una grande difesa per tutta la partita; ma se da Hackett è lecito aspettarsi una prestazione del genere, visto come ha abituato il pubblico di casa nella scorsa stagione, l’Hickman di questa sera è stata una lieta sorpresa che ha consentito alla squadra di portare a casa una vittoria tanto inaspettata quanto meritata e di poter aspettare un Jones ancora alle prese con un’aridità offensiva preoccupante.
L’Olimpia è sembrata invece incorrere in uno dei più classici errori di chi arriva alla partita da favorita, ovvero la supponenza; forse l’avvio con il freno a mano tirato dei padroni di casa aveva fatto pensare all’EA7 di poter governare il match più o meno agevolmente ma poi, quando la Scavolini Siviglia ha cambiato marcia, nessuno dei 12 uomini agli ordini di Scariolo è riuscito ad opporsi minimamente.
Proprio Scariolo ha detto di non volersi preoccupare eccessivamente per la brutta prestazione visto che, come sottolineato da lui stesso, le sue squadre storicamente sono lente ad ingranare e che comunque si tratta di assemblare tanti giocatori nuovi; con ogni probabilità ha ragione lui però oggi rimane una prestazione piuttosto desolante in cui il ridotto margine finale non deve trarre in inganno sul reale dominio dei padroni di casa.
Come si diceva la Scavolini Siviglia parte con un certo timore reverenziale dinanzi alla corazzata milanese e così gli ospiti si proiettano subito sul 4-0 e poi sul 9-6.
Vista la difficoltà dei padroni di casa di produrre dei giochi offensivi ordinati ed invece una relativa facilità con cui Milano arriva al canestro, sembra l’inizio di una partita in discesa per gli ospiti; invece il 9-6 sarà l’ultimo vantaggio esterno perché da lì in poi si scatena la premiata ditta H & H (7 punti a testa al termine del primo quarto), che lancia la Scavolini Siviglia sul 16-12 prima di un parziale recupero propiziato da una fiammata isolata di Gallinari.
Ad inizio secondo quarto c’è l’ultimo pareggio a quota 20 firmato da una tripla di Nicholas, ma poi prosegue lo show delle guardie di Dalmonte che portano Pesaro sul 32-20 poco prima della metà del tempo; Scariolo continua a ruotare i suoi uomini anche alla ricerca dell’alchimia giusta e in qualche modo riesce a scuotere la squadra ma, nonostante qualche buona iniziativa di Radosevic e Bouroussis, quando Jones segna il suo primo canestro della stagione sul finire del tempo per il 40.32 dell’intervallo, qualcuno comincia a pensare che la vittoria della Scavolini Siviglia non è poi così improbabile.
Al ritorno in campo l’EA7 non segna per lunghissimi minuti ed alla fine del quarto avrà in saccoccia solo 4 punti; non che la Scavolini Siviglia faccia molto meglio, riuscendo a scrivere solo 9 punti sul referto, ma la straordinaria difesa dei suoi uomini ha il merito di caricare il pubblico di casa e di esaltare tutta la squadra prima del finale di partita.
Si arriva così all’inizio dell’ultimo quarto sul 49-36 e, a metà del tempo, Lydeka firma il massimo vantaggio sul 59-43; a quel punto, forse anche un po’ stanca e gravata di falli in tanti suoi elementi, la Scavolini Siviglia tira un po’ i remi in barca e permette agli ospiti di accorciare il passivo.
Tuttavia, nonostante la ritrovata buona vena di Fotsis ed Hairston, la rimonta appare piuttosto tardiva ed in effetti non riesce mai ad impensierire seriamente i padroni di casa; finisce quindi con il tripudio del pubblico ed i consueti e meritati cori per colui che è sempre di più l’anima di questa ciurma, ovvero Daniel Hackett.
Sala Stampa
Dal Monte: I giocatori hanno disputato una partita di grande presenza e di grande qualità. Siamo stati molto attenti in difesa e siamo riusciti a rompere i giochi offensivi di Milano che altrimenti ci avrebbero messo in seria difficoltà. Oggi non potevamo certamente giocare una partita diversa, viste anche le assenze, e siamo ricorsi a molta tattica, soprattutto per cercare di “inquinare” il gioco da Milano con quei blitz da pirati di cui parlavo alla vigilia. In attacco dovremo però cercare di essere più veloci; oggi siamo stati in po’ troppo statici ma alla fine è andata bene anche così, grazie ad un Hickman che è riuscito molto spesso ad attaccare in verticale il lungo che saliva per difendere sul pick and roll.
Scariolo: Congratulazioni alla Scavolini Siviglia, a Luca Dalmonte e grazie al pubblico di casa per l’accoglienza riservatami. Nel primo tempo non abbiamo difeso e nel secondo tempo non abbiamo praticamente fatto canestro. Lo scarto finale è ovviamente bugiarda e la Scavolini Siviglia ha ampiamente meritato di vincere. Noi siamo appena all’inizio siamo ancora slegati tra le varie individualità ed oggi si è clamorosamente visto; Probabilmente, tra i tanti errori della partita di oggi, quelli più decisivi sono stati quelli sui tanti tiri aperti che ci ha concesso una difesa avversaria molto collassata sull’area. Purtroppo potevo aspettarmi, soprattutto in trasferta, una partita del genere, visto che siamo all’inizio, per cui direi che non sono troppo preoccupato.
Scavolini Siviglia Pesaro – EA7 Milano 69-66
Parziali: 20-17; 20-15; 9-4; 20-30
Progressione: 20-17; 40-32; 49-36
MVP: Nella premiata ditta H & H alla fine si fa preferire il playmaker Hickman. Se in effetti Hackett, come suo solito, porta a casa tante buone cifre ed una valutazione complessiva superiore, l’americano si fa preferire perché, da esordiente sul parquet di casa, spacca in due la partita nel secondo quarto con le sue penetrazioni che rimarranno un rebus irrisolto per tutti i suoi pari ruolo avversari
WVP: tutta la prestazione di Milano è stata piuttosto mediocre ma, se nelle continue rotazioni di Scariolo una pur minima fiammata si è vista da quasi tutti i giocatori chiamati in causa, Nicholas ha continuato per tutta la partita a sparare a salve e questo nonostante in più di un’occasione abbia potuto tirare con una relativa libertà.
Giulio Pasolini