Recupero della 30 giornata di Eurolega e di scena al Forum c’è una vecchia conoscenza dell’Olimpia, quell’Andrea Trinchieri con il suo Bayern avversario la scorsa primavera in un playoff caldissimo e pregno di polemiche risoltosi solo all’ultimo possesso di gara 5.
Milano, reduce dall’impresa ad Istanbul, vuole continuare la sua corsa per accaparrarsi una posizione di prestigio alla fine di questa interminabile stagione regolare e per farlo deve sconfiggere oltre ai bavaresi anche Monaco e Asvel, non certo imprese proibitive.
Il Bayern invece occupa quelle posizioni borderline tra il 6 e il 10 posto nei quali una sconfitta di troppo può significare addio post season, quindi arriva al Forum motivata a dovere e vogliosa di combattere nonostante un calendario che la sottoporrà ad un tour de force pazzesco.
E con 3 giocatori importanti in meno (particolare che costerà la sconfitta a mio parere): Weiler Babb, Hunter e Walden. Milano invece deve rinunciare a Mitoglou trovato positivo al test antidoping in un controllo del 4 marzo.
Una tegola pesante per l’economia del gioco di Messina perché il greco è l‘unico lungo attaccante e che permette quintetti alti con la sua duttilità ed il suo tiro da fuori. Senza il greco il coach ex Cska deve esplorare altre situazioni.
Ed ha iniziato a farlo in questa partita con scelte piuttosto coraggiose ma anche abbastanza tranchant: i minutaggi di Bentil soprattutto ma anche di Ricci raccontano di come Tarczewski si stia piano piano riprendendo considerazione da parte dello staff. I minuti invece rimangono pochini, io gliene avrei dati di più.
Finalmente ha smesso di fare show aggressivi sugli esterni avversari che gli costavano falli e fiducia e in un sistema dove invece può fare solo aiuto e recupero diventa un altro giocatore. Vedremo se continuerà su questa strada.
L’Olimpia Milano in questa ostica partita ha dimostrato anche di affrontare periodi di siccità offensiva di scelte e di esecuzioni sbagliate. Abbiamo certamente visto una delle peggiori esibizioni di pallacanestro al Forum degli ultimi anni da parte di ambedue le squadre ma ciononostante Messina dev’essere piuttosto soddisfatto del lavoro dei suoi ragazzi.
Non sono andati in panico sul -10 del primo tempo, hanno evitato l’aggancio tenendo sempre a distanza i bavaresi e soprattutto facendo sempre le giocate giuste nei possessi chiave. In vista dei momenti caldi della stagione in arrivo, tutte ottime news.
Certo, ci sono ancora dei dubbi e dei punti di domanda su questa squadra. La tenuta (mentale, più che fisica) di Delaney ad esempio, ultimamente piuttosto alterno nel rendimento. Oppure la tenuta atletica di Melli, Hines o Devon Hall che hanno tirato la carretta tutto l’anno. Perlomeno il dubbio sul polso di Shields celo siamo levati di torno dopo stasera.
Il Re di Danimarca è tornato, e con lui anche la mobilità al polso destro.
IL TABELLINO : OLIMPIA MILANO – BAYERN MONACO 84 – 77
DIAMO I NUMERI
30 – i secondi di gioco trascorsi senza che in campo ci fossero Delaney o il Chacho. Personalmente la soluzione di affidare il playmaking alla combo Hall-Shields mi garba parecchio, e poi contiamo che in panca non utilizzato ci sarebbe anche Grant. Mi garba perché i due hanno una fisicità pazzesca e come creatori dal palleggio direi che si difendono bene. In una serata storta dei due playmaker ci può ampiamente stare come soluzione secondo me. Che ne pensate?
0 – i punti in quasi 9 minuti del sosia di Ibra, al secolo Nihad Nedovic. A guardarlo in campo e poi in panca pare un giocatore finito, che non ha più nulla da dare. Prenda esempio dal suo sosia, che alla sua età ancora dominava e che ancora adesso, già da un pezzo negli “anta”, gioca ancora con la stessa cattiveria di quando ne aveva 25. Certo che se avesse avuto la metà dell’agonismo dello svedese del Milan il buon Nihad avrebbe fatto ben altra carriera…A vederlo stasera quello di 40 anni pare essere proprio la guardia ex Virtus Roma….
26 – oppure prenda esempio dal suo compagno Lucic, addirittura più vecchio di un anno. A dispetto dal faccino da bimbo ribelle il buon Vladimir conta 33 primavere ma sembra uno juniores in campo per la freschezza e per la sensazione di pericolosità che emana. Ovviamente 26 sono i punti segnati dal serbo, in passato cercato anche dall’Olimpia Milano. Non sarebbe stato un cattivo affare prenderlo, e chissà che non avvenga il prossimo anno l’ingaggio. D’altra parte, pure l’altro Vlado famoso cestisticamente Micov arrivò in tarda età a Milano e qualcosina mi pare abbia dato alla causa…
266 – i secondi in campo di Zipser. Sono una enorme vittoria per lui, colpito nel giugno scorso da un emorragia cerebrale che si pensava potesse essere fatale se non per la vita, certo per l’esistenza terrena e di sicuro per quella sul parquet. Invece Paul ne è uscito alla grandissima ed ora è ancora a correre su e giù per il campo. Ogni tanto, al posto di incensare assist no look e schiacciate al volo, andrebbero osannati anche interventi operatori salva vite, dottori e luminari della medicina ….
29 – i minuti in campo dell’MVP della partita, Melli. Davanti al suo ex coach a Bamberg ha deciso la sfida con i suoi rimbalzi offensivi dando seconde e terze opportunità all’attacco milanese. Stasera poi mi è piaciuta parecchio la sua determinazione nei pressi del canestro dove si solito è molto più titubante e molle. L’ultimo step ora è riabituarsi ad un numero di conclusioni da tre punti tale da fargli riprendere confidenza con il gesto tecnico, perché ora senza Mitoglou sarà un fattore anche la sua pericolosità oltre l’arco
21 – il numero di maglia di Moraschini che ha appena risolto il contratto con l’Olimpia. Peccato sia finita così, Ricky merita ben altro. E non mi è piaciuto lo scarno comunicato di addio, si poteva fare molto meglio. Good luck Ricky e grazie di tutto.
SALA STAMPA
Ettore Messina
“Una vittoria importante, alla fine di una giornata molto difficile. La squadra ha iniziato nervosa, per 18 minuti non c’è stata abbastanza circolazione di palla e anche la nostra difesa è stata soft. Nel secondo tempo siamo cresciuti, abbiamo alzato la fisicità ed il ritmo, trovando anche dei tiri da tre. Abbiamo segnato 51 punti e i nostri leader hanno fatto giocate importanti.
Avere il fattore campo è importante, ma non significa tantissimo visto il livello delle avversarie, che sono tutte in grado di vincere in trasferta. Oggi il sostegno del pubblico è stato fondamentale, nei playoff sarebbe bello avere il Mediolanum Forum pieno.
Melli è stato fondamentale alla fine del primo tempo, in un momento molto difficile. La sua presenza ci ha dato equilibrio e poi ci ha dato la possibilità di fare meglio nel secondo tempo”.
Noi come società, sia negli anni passati che quest’anno, abbiamo sempre fatto il massimo per competere in modo corretto, rispettando noi stessi, gli avversari ed il gioco. Non abbiamo nessun tipo di tolleranza nei confronti del doping, che sia per superficialità o per dolo.
Questa è l’unica cosa che conta, noi il doping non possiamo mai contemplarlo, per noi è importante come club e lo è per il gruppo che rappresentiamo. Mi auguro che Mitoglou possa spiegarsi, che sia stato un errore, su questo caso ovviamente aspettiamo di avere maggiori informazioni, ma l’aspetto più importante – ribadisco – è il rispetto dei nostri valori.
Sono estremamente dispiaciuto per tutte le persone che lavorano nel nostro staff medico. Sono persone che ricordano quali siano le regole ogni giorno, attentissimi a tutto. Se poi succedono certe cose al di fuori, per superficialità, sfortuna, dolo, sì è una cosa che mi disturba e ci disturba moltissimo“.
Cristiano Garbin
@garbo75