Brescia, 20 aprile 2022 – E’ stato presentato ufficialmente nella giornata di oggi il nuovo acquisto della Germani Brescia: John Brown III, ufficializzato la settimana scorsa dal club lombardo, aggiunge qualità e profondità alla terza forza del campionato, che non vuole porsi limiti in un’annata così positiva. Brescia è già sicura del terzo posto a fine regular season, ma la squadra di coach Magro vuole andare oltre: nei playoff la Germani non vuole lasciare nulla di intentato, dunque ecco l’arrivo del giocatore ex Kazan.
Come scritto una settimana fa, il suo arrivo porta qualità in entrambe le metà campo, soprattutto in quella difensiva: l’ala centro ex Brindisi si è distinto in questa Eurolega (terminata da lui anzitempo per le ragioni che tutti conosciamo) soprattutto per il suo sforzo e le sue qualità difensive. Addirittura 2,8 rubate di media per John Brown III nella stagione regolare nella massima competizione continentale: con la sua rapidità può permettersi di cambiare e difendere praticamente su ogni tipo di giocatore avversario, aggiungendo dunque ancora più dinamismo e aggressività a Brescia. Non dimentichiamo però anche le doti sotto canestro e nell’altra metà campo, che lo hanno portato a terminare la sua Eurolega con 10,3 punti e 4,8 rimbalzi di media.
Questo ingaggio è soprattutto un “regalo” (termine usato più volte dalla società in questi giorni) per la squadra, coach Magro, la società e i tifosi, per provare a terminare al meglio questa brillante stagione. Nei playoffs scudetto Brescia non partirà favorita, ma per quanto fatto vedere negli ultimi mesi e la qualità del nuovo acquisto potrà creare problemi a tutti. E vedremo quando terminerà quest’annata così positiva all’ombra del Cidneo…
Ecco le sue dichiarazioni
Sul primo impatto. “Mi sono sentito fin da subito a casa, sono stato accolto a braccia aperte da squadra, compagni e staff tecnico. La sensazione è quella di non aver mai lasciato l’Italia e di non aver mai lasciato casa mia e quindi è stato un passaggio molto semplice per me”
Sull’obbiettivo suo e della squadra. “Il mio obbiettivo è quello di dare il massimo e con questa squadra è assolutamente possibile però non voglio andare troppo in là e rimanere sul lavoro quotidiano e che dovrà essere fatto da qua al termine della stagione.”
Sul fatto che in passato fosse stato detto che non era un giocatore da Serie A, come ha reagito mentalmente e fisicamente. “Ciò che è stato detto mi è entrato da un orecchio e uscito dall’altro perchè io sono concentrato sul lavoro duro da fare ogni giorno e lascio che sia il campo a parlare contro queste voci, che per me non sono state niente.”
Sulla motivazione che lo ha portato scegliere Brescia. “E’ stata una scelta semplice per me, semplicemente è stata la migliore offerta che ho ricevuto in quanto la squadra era già in una posizione alta ed era già forte prima del mio arrivo, dunque è stata una scelta semplice. “
Cosa è cambiato o migliorato nel suo modo di giocare passando da LBA a Eurolega? “Il QI cestistico, l’intelligenza di capire le situazioni di gioco, ma ho anche imparato a come rapportarmi meglio con gli arbitri. Giocando in Eurolega ho imparato come loro facciano il loro lavoro, io faccio il mio e come io debba rimanere concentrato sul mio lavoro in campo.”
Sull’atmosfera al PalaLeonessa lo scorso sabato. “L’atmosfera e il palazzetto sono stati anche più di quanto mi aspettassi. Mi hanno lasciato senza parole. Sono sicuro che riuscirò a rappresentare al meglio questa maglia e a vestire questi colori onorandoli, portando in campo la stessa energia che ho sentito…”
Sul poter essere il fit perfetto per questa squadra. “Mi sento come se fossi qui da agosto, con questa squadra. Più passano i giorni più vengo incoraggiato: l’allenamento di oggi, ad esempio, non è stato al massimo delle mie potenzialità ma i compagni e lo staff mi hanno molto incoraggiato. Non è scontato questo: molti giocatori arrivano e si inseriscono difficilmente in un sistema, mentre io da questo punto di vista mi sento già a mio agio.”
Sull’organizzazione e il ruolo del player development coach. “Questo è il primo programma in cui trovo un Player development coach: Isaac Jenkins mi sta aiutando dentro e fuori dal campo a riprendere confidenza con il basket italiano.”