Trento, 23 aprile 2022 – Le due squadre presenti alla BLM Group Arena stasera si davano battaglia per blindare la salvezza e tornare alla vittoria, strizzando magari l’occhio ai playoffs. Trento voleva riscattare i due ko con le bolognesi (specialmente quello pesante e, potenzialmente, importante per la classifica contro la Fortitudo): Pesaro cullava sogni di playoff, grazie al buonissimo bilancio di 5 vittorie e 3 sconfitte ottenute dopo la sosta della Coppa Italia. Alla fine sono i marchigiani a uscirne vincitori, a seguito di un incontro guidato con sicurezza nel primo tempo, ma diventato molto più equilibrato nei secondi venti minuti: 82-83 il finale, con tripla decisiva di Lamb.
La chiave di questo successo della squadra di Pesaro è senz’altro il tiro da 3 punti: il 14/21 dalla lunga distanza ispirato soprattutto da Lamb, Sanford e Moretti (tabellini e pagelle qui sotto) è stato un’ancora di salvataggio importante per Luca Banchi in questa partita. Nonostante l’assenza di Caroline, Trento ha tenuto bene fisicamente (35-35 la lotta a rimbalzo) e ha trovato buoni spunti dai soliti Forray e Flaccadori, oltre (finalmente) che da Dominique Johnson. La Dolomiti Energia paga però troppa discontinuità in attacco e una rotazione ridotta all’osso ancora più del solito: Trento avrebbe magari potuto provare a correre di più con il quintetto piccolo per trovare tiri aperti, con le percentuali che si sono alzate solo nel secondo tempo. Pesaro è più continua, più varia nelle soluzioni e anche più lunga (Trento ha ruotato praticamente solo in 6 oggi): arriva dunque la vittoria dei marchigiani, dopo il netto ko con la Virtus.
PRIMO TEMPO che ha sorriso ad una Carpegna Prosciutto precisa dalla lunga distanza (7/9) e dal rendimento offensivo molto più continuo rispetto a Trento, che al contrario crea poco e non riesce a porvi sufficiente rimedio con la transizione, trovata raramente. La differenza di stazza con i giocatori di Pesaro c’è, ma i padroni di casa riescono spesso a “nasconderla” andando a rimbalzo bene con gli esterni e cogliendo spesso impreparati gli avversari in area. Con un secondo quarto più divertente e movimentato del primo, Trento prova a sbloccarsi con la prima fiammata di Flaccadori (12 punti per lui): Pesaro conserva comunque un buon vantaggio, grazie alla precisione e alla varietà di interpreti in attacco. 35-44 al 20′.
IL SECONDO TEMPO si rivela praticamente un’altra partita: Trento cavalca il sempre positivo Forray e trova inaspettatamente un buon contributo da Johnson. Il terzo quarto sorride nettamente alla Dolomiti Energia, con Pesaro che per la prima volta si inceppa un po’ in attacco. Carpegna Prosciutto con Jones assente ingiustificato e Delfino meno positivo del solito. Nell’ultimo quarto, dopo il 70-77 del 35′, Trento torna in partita e, sempre con Johnson si porta a +4 a 40 secondi dalla fine: finita? Assolutamente no. Pesaro la ribalta con la solita arma: il tiro da 3 punti. Due canestri folgoranti di Sanford e Lamb portano i marchigiani al successo.
Dolomiti Energia Trentino 82 – Carpegna Prosciutto Pesaro 83
Parziali: 12-19; 23-25; 26-15; 21-24
Progressione: 12-19; 35-44; 61-59
Cronaca, conferenza stampa e pagelle
Data l’assenza di Caroline, Trento inizia la partita con il quintetto piccolo: Williams è l’unico lungo nello starting five. Avvio di partita dai ritmi bassi e con pochi canestri: buono l’inizio di Moretti, meno quello dell’attacco trentino che non produce quasi nulla e subisce un bruciante 0-8 da Pesaro. Scollinata la metà del primo quarto, i padroni di casa si sbloccano: 5-8 dopo 7′, con Pesaro che non riesce ancora a sfruttare quella differenza di centimetri e fisicità che dovrebbe esserci con il quintetto piccolo degli avversari. La Carpegna Prosciutto torna però a macinare, sfruttando una Trento che in attacco non ne vuole sapere di sbloccarsi: 6-16, annullato dal canestro da 2 di Bradford e poi dalla tripla di Lamb a 1 minuto dalla fine della frazione. Un canestro di Williams (molto attivo sotto canestro, seppur impreciso al tiro) chiude il primo quarto sul 12-19.
Il secondo quarto si apre con una buona notizia per Trento: il canestro da 3 punti per il -6 di Reynolds può sbloccare dalla lunga distanza la Dolomiti Energia, ma non intimorisce una Pesaro dal rendimento offensivo continuo e alimentato dalle triple di Tambone e Zanotti. 17-28 al 14′. Pesaro è on fire dalla lunga distanza e trova spesso mismatch dentro l’area contro i piccoli di Trento: a metà frazione siamo 20-33, con un Tambone chirurgico da una parte e una squadra in netta difficoltà dall’altra. Con l’IQ cestistico di Forray e una fiammata di Flaccadori Trento prova a riavvicinarsi, arrivando a -7 prima dell’ultimo canestro della Carpegna che vale il 35-44 del 20′.
Anche nel terzo quarto continua la progressiva risalita delle percentuali di Trento: tripla di Forray e tecnico di Banchi che valgono il 39-46. Un altro canestro di Forray completa il 6-0 di parziale dei padroni di casa: -5 al 24′. Ma questa Pesaro sa essere frustrante oggi! Altra magata di Moretti, poi ottava tripla su dieci tentativi pesaresi segnata da Delfino: di nuovo +10. Vive di parziali, però, questo terzo quarto: altro 7-0, questa volta di Trento, orchestrato da Forray e Reynolds per il -3. Pesaro non si dà per vinta e risponde, con il 50-57, ma la squadra di Banchi adesso è meno brillante in difesa e in attacco sporca le sue percentuali. Con un 7-0 firmato Johnson la partita torna in parità e si procede punto al punto fino al 61-59 del 30′.
Parlavamo di parziali giusto? Eccone uno bruciante di 6-0 di Pesaro per aprire l’ultimo quarto: continua a segnare da 3 punti la squadra di Banchi, con un’altra tripla di Lamb che vale il 63-68. Dall’altra parte c’è però un Forray che proprio non vuole mollare: canestro, antisportivo subìto e 2/2 ai liberi per il -1, annullato da un’altra tripla marchigiana e il “cioccolatino” lasciato da Moretti per Mejeris. 67-73 al 34′. Partita che torna momentaneamente in controllo a Pesaro, che resta in vantaggio di un paio di possessi. Trento non muore mai: -1 a 3 dalla fine con due triple di Reynolds. Uno dei rari canestri di Williams decreta il sorpasso della Dolomiti Energia sul 78-77: parziale di 8-0. Le squadre segnano pochissimo in questo finale, soprattutto Pesaro che è a secco da un po’: ci pensa Johnson a portare Trento a +4 a 40 secondi dalla fine. Risponde Sanford: -1. Poi succede l’incredibile, la degna conclusione di una partita imprevedibile e per certi versi irrazionale: 1/2 di Bradford e sul ribaltamento segna da 3 Lamb. 6-1 di parziale di Pesaro in una decina di secondi che vale l’82-83 a 5 secondi dalla fine. Alla fine sbaglia Johnson e vince Pesaro.
Le pagelle – @Sergio Bertazzi
Dolomiti Energia Trentino
Dominique Johnson 6,5: che si sia finalmente svegliato? Gioca un primo tempo inesistente (e non sarebbe una novità) poi però crea da solo il 7-0 che consente all’Aquila l’aggancio nel terzo quarto e continua a macinare punti. Chiude con 15, peccato per il canestro della vittoria non realizzato.
Desonta Bradford 4,5: quell’1/2 ai liberi che permette a Pesaro di correre e di sorpassare in maniera definitiva Trento a 5 secondi dalla fine pesa come un macigno. E il fatto che questo sia stato il momento in cui la presenza di Bradford si è notata di più la dice lunga. Molto negativo.
Jonathan Williams 6-: il 9+8 dice alcune cose ma non ne racconta altre, riguardo alla sua partita. Bene la presenza a rimbalzo e in attacco, ma tanti errori e superficialità nelle conclusioni e nelle scelte di tiro. Sufficiente, niente di più.
Cameron Reynolds 7-: sfiora il ventello, dimostrando personalità nell’insistere con il tiro da fuori, che alla fine lo premia con un ottimo 5/10. Ci aggiunge 5 rimbalzi, in una partita solida.
Luca Conti 5,5: prova a lottare quando finisce contro qualcuno di più grosso in difesa, in attacco segna una tripla. L’impegno c’è, peccato per un paio di ingenuità importanti (un fallo in attacco e altre 2 perse).
Toto Forray 7: il solito coraggio, la solita intelligenza ad aiutare una volta di più l’Aquila. Svantaggiato fisicamente in difesa, non si dà per vinto e rimedia con la sua furbizia, mentre in attacco arriva a quota 13 punti, aggiungendoci ben 6 rimbalzi. Per cuore e volontà, il mio MVP di Trento stasera.
Diego Flaccadori 6,5: avvio di partita silente, anzi proprio negativo. Poi si sblocca nel secondo quarto (chissà che mentalmente quel tecnico preso nella seconda frazione non sia servito allo scopo): alla fine il tabellino è tutt’altro che povero. 16 punti, 5 rimbalzi, 8 assist ma 1/7 da 3.
Andrea Mezzanotte 6: solo 6 minuti in campo, per dare un po’ di centimetri a Trento in assenza di Williams. 2 punti e 2 rimbalzi.
Maximilian Ladurner 5,5: stesso discorso fatto per Mezzanotte, se non per il fatto che lui porta meno contributo. Anzi, quel paio di palloni che tocca li spreca.
Carpegna Prosciutto Pesaro
Mareks Mejeris 7,5: un leone sotto il canestro, stasera. Ben 13 rimbalzi conquistati, a cui aggiunge 9 punti. Qualche ingenuità nella gestione del pallone, soprattutto nel primo tempo.
Davide Moretti 7,5: top scorer dei suoi con 17 punti, ci aggiunge 6 assist che dimostrano il suo ruolo importante (e ben ricoperto) di leader offensivo di Pesaro. Bella prestazione.
Matteo Tambone 6: inizia molto bene, segnando 3 canestri difficili. Poi sparisce, ma è parzialmente giustificato da alcuni acciacchi fisici che lo hanno limitato.
Doron Lamb 7,5: chirurgico in attacco, si prende con coraggio e incoscienza una tripla difficilissima dall’angolo a 5 secondi dalla fine sul -2. Il risultato? Lo sappiamo: canestro, vittoria di Pesaro e 16 punti per lui (con 4/5 da 3).
Simone Zanotti 6-: “timbra il cartellino” con la tripla del primo tempo, poi segna un altro paio di canestri. In area potrebbe fare un po’ di più contro avversari meno strutturati: da ricordare anche un antisportivo pessimo speso su Mezzanotte, che per un nonnulla non segna anche.
Leonardo Demetrio sv
Carlos Delfino 6-: prova sempre a far valere la sua esperienza, sporcando qualche pallone, ruotando in difesa, cercando di fare la cosa giusta. Oggi però è poco brillante e non si fa molto notare.
Tyrique Jones 5: se Pesaro non riesce a imporre il suo dominio in area, specialmente a rimbalzo difensivo, lui ha le sue colpe. Prestazione incolore del numero 88, che resta sul parquet solo 18 minuti: un’occasione persa contro una squadra che oggi non era al top sotto le plance.
Vincent Sanford 6+: non precisissimo, non fa sempre la scelta giusta però arriva a quota 13 e ci aggiunge 6 assist e 2 recuperi. Qualche “zingarata” in area non andata a buon fine (1/6) gliela si può perdonare.
@Sergio Bertazzi