Varese, 24 aprile 2022 – Non solo le auto ad Imola o le moto in Portogallo corrono. Le due squadre in scena alla Whirlpool Arena, tengono lo stesso ritmo, seppur con motore umano. La “sprint race” per la salvezza la porta a casa la OJM Varese sulla Fortitudo Bologna. Il pilota? manco a dirlo: Marcus Keene! Ci han provato i motori biancoblu, soprattutto pilotati da Charalampopoulos. I felsinei son stati a ridosso se non avanti per gran parte del match, fino a quando il folletto ex Cagliari non s’è preso in mano tutto ed ha affossato gli avversari.
Partita a ritmo impressionante, con percentuali stellari, difese ballerine ed azioni rapide, ai 14 secondi e non sui 24. Ambo le squadre aprono il campo con le triple a Niagara, perché dire a cascata forse sarebbe stato riduttivo. Quarti giocati sempre sopra i 20 punti realizzati, dando spettacoli balistici di rara precisione.
Le folate e le bordate…
Due fasi della partita: le appunto “folate” sia della OJM Varese, come il break ad inizio del primo quarto, sia della Fortitudo Bologna alla fine dello stesso, a cavallo del secondo. Tutto continuo fino a metà terzo quarto, quando cominciano le “bordate” da parte di Keene e compagni. Non solo il piccolo play varesino, sugli scudi sale anche Justin Reyes, “pomo della discordia” nel fatto eclatante dell’esonero di coach Roijakkers. 7 uomini in doppia cifra per i biancorossi, su 8 e 1/2 ruotati, sintomo di grandissima prova corale.
La gragnuola di triple prodotta dalla OJM Varese oscura un pochino la prova abbacinante per i tifosi della Fortitudo Bologna di Vassilis Charalampopoulos. Il greco ex Reyer ha sciorinato la sua miglior prestazione stagionale, forse anche di carriera. 28 punti, 5 assist ma soprattutto 6 su 6 da tre punti! Purtroppo non è servito a cavar fuori dalle secche la sua squadra, attaccata al lumicino della Dinamo Sassari per poter ancora sperare nella salvezza.
Fu così che l’insubria restò in cima…
Già, l’insubria non cade. Nonostante l’inizio disastroso, le previsioni infauste, un tumulto interno chiamato Revoluccion Scoliana, l’episodio Reyes-Roijakkers con l’allontanamento di quest’ultimo. Varese si salva, in uno scontro diretto o semi diretto. Tanta la gioia dei tifosi accorsi a Masnago, che han creato una atmosfera bellissima. Da una che si salva, l’avversaria invece dovrà sperare nella sconfitta di Napoli per poter lottare ancora per un posto nella massima serie.
Coach Martino, dal suo arrivo, non è riuscito ad invertire in toto il trend negativo di inizio stagione. Nonostante i positivi arrivi di Frazier e Durham, il “buco” sotto canestro è stato un limite importante per la stagione dell’aquila felsinea. Anche il poco apporto di Feldeine, vessato dagli infortuni, ha dato un brutto colpo ai biancoblu.
Non resta che la speranza, che sappiamo è l’ultima a morire. Anche se dipende sempre da altri che dovranno stare in vita…
OpenJobMetis Pallacanestro Varese – Kigili Fortitudo Pallacanestro Bologna 103-92
SALA STAMPA
Coach Alberto Seravalli:
Coach Antimo Martino:
“Doverosi complimenti a Varese, che ha giocato con più energia rispetto a noi. Abbiamo subito più di 100 punti, inaccettabile in una gara di questa importanza. Punti nati da distrazioni a rimbalzo, penetrazioni al ferro dove potevamo spendere falli, poi ad un certo punto hanno messo triple da distanze notevoli e per noi era impossibile fare di più.
La percentuale nel tiro da 3 ha inciso. Sapevamo di doverci abituare a certi loro assetti, con il doverci adeguare con Groselle al dinamismo di Vene, speravamo di non doverlo fare per tutta la partita: nelle ultime gare avevamo sì provato Benzing da 5, ma non per i minuti in cui siamo stati costretti a farlo oggi. Quindi il vantaggio di Groselle sotto canestro non è stato sfruttato, e abbiamo giocato troppo tempo con assetti piccoli. Poi è uscita fuori la loro percentuale al tiro che ha ucciso la gara.”
PAGELLE
OpenJobMetis Pallacanestro Varese
BEANE 7: inizia di fuoco, si spegne nel match ma nel finale mette due mattoni fondamentali.
WOLDETENSAE 7,5: mani bagnate nel primo tempo, cui però dà tanto in difesa. Ripresa invece “da lui”.
SOROKAS 7: costanza incredibile per il lituano. Tiene bene Groselle, seppur compito apparentemente facile.
DE NICOLAO 7,5: rinato dalla cura Seravalli-Roijakkers, mette ciliegine gustose come il 100% dalla distanza.
VENE 7: anche lui impatta forte nel pitturato. Mezzo punto meno per un paio di triple “scelte” sbagliate.
REYES 8: col coach olandese erano solo schiaffi presi, ora invece ne ha dati. E con gli interessi!
LIBRIZZI s.v.: 7 minuti conditi con piccole buone cose. Troppo piccole però per un giudizio.
CARUSO 5: l’unico che subisce i lunghi bolognesi. Non un gran vanto.
KEENE 9: il “pilota”, il vero trascinatore dei suoi. Si regala anche una schiacciata, sulle note di “i believe i can fly”.
Kigili Fortirudo Pallacanestro Bologna
ARADORI 6,5: in una partita cui si viaggia solo in attacco, lui ci sguazza. Però doveva farlo prima, molto prima.
DURHAM 5,5: si limita alla regia, non capendo che mancano anche i suoi punti per sperare.
PROCIDA 5: essere un highlights player non fa vincere. E nemmeno crescere. Vedremo quando andrà “di là”.
BENZING 6: lotta con ardore e velleità, ma il suo cavallo di battaglia oggi era claudicante.
FANTINELLI 6,5: capisco che star fuori un anno o quasi è dura, ma almeno ci prova gestendo la lucidità.
CHARALAMPOPOULOS 9: fa strano vedere lo stesso voto dell’MVP odierno, ma il 6 su 6 dalla lunga va premiato!
GROSELLE 3: voto pari ai suoi punti realizzati. Fa media perfetta con l’anno trascorso.
FRAZIER 7: l’ultimo insieme al greco a mollare. Acquisto fondamentale, peccato tardivo.
Luciano Lucio Pizzi
@Lubos10