Molto attiva in questa settimana la Scaligera Basket Verona che, nel giro di poche ore, comunicando le firme del giovane Alessandro Ferrari ed Aric Holman, chiude oggi il roster per la stagione LBA 2022-23 firmando il centro americano Taylor Smith, classe ’91, giocatore che ha maturato numerose esperienze in diversi campionati Europei e che arriva a Verona proprio con l’intento di rendere il pacchetto lunghi ancora più compatto, specialmente in difesa ma senza disdegnare l’attacco dove eccelle per tecnica e capacità di passare la sfera al meglio.
Taylor Smith non è un centro dall’altezza particolarmente elevata essendo un 199 cm. ma è dotato di grande sensibilità spalle a canestro e di ottimo senso del rimbalzo, doti che lo hanno reso eleggibile agli occhi di coach Alessandro Ramagli.
Taylor Smith arriva in Europa terminato il percorso universitario nella stagione 2013-14 e successiva, giocando in Grecia con il Kolossos Rodi dove, con quasi 10 p.ti/gara, si mette in evidenza per le ottime percentuali realizzative.
L’anno dopo Taylor Smith è a Ravenna in Serie A2 e, in due campionati in giallorosso, mette assieme 76 presenze tra regular season e Playoff segnando 14 p.ti/gara in entrambe le stagioni con 8 rimbalzi la prima stagione e 9,6 nella seconda.
Numeri che Taylor Smith conferma anche nelle stagioni successive quando passa nella prima lega francese a Gravelines, compagno di squadra di Karvel Anderson, chiudendo entrambi i campionati con l’accesso ai playoff e con 10 punti di media e 6,6 rimbalzi (66% da due punti).
Si conferma in Francia l’anno dopo, nel 2019-20, proseguendo con Nanterre: 29 presenze, 186 punti totali e 112 rimbalzi sono il riassunto di una stagione che lo vede esordire anche in Eurocup con 9 punti di media e 5,4 rimbalzi di media.
Poi per Taylor Smith due anni al Mornar Bar in Montenegro giocando 52 partite di regular season e playoff, divise in misura uguale nei due campionati, chiusi rispettivamente con 9,4 e 8,2 punti di media, arricchiti da 5 e 8 rimbalzi e con una percentuale realizzativa da 2 punti vicina al 70%. Durante l’esperienza montenegrina mette assieme altre 16 presenze in Eurocup (8,8 punti di media) nel 2020-21, mentre nell’ultima stagione ha giocato una gara in Champions League e 6 in Fiba Europe Cup.
E se la Scaligera Basket chiude ufficialmente il proprio roster con il centro Taylor Smith, la Givova Scafati è quasi ad un passo dal farlo ingaggiando anche lei un centro nella figura dello statunitense Trevor Thompson.
A differenza del giocatore accasatosi a Verona, Trevor Thompson ha un’altezza più elevata con i suoi 210 cm. impattando molto nel pitturato su entrambi i lati del campo, privilegiando la difesa ma dotato anche di una buona mano da sotto con ottimi fondamentali nei movimenti spalle a canestro, compreso un sapiente uso del piede perno.
Classe ‘94, nativo di Long Island (New York), Trevor Thompson si è formato cestisticamente prima presso l’università di Virginia Tech (2013-14) e poi a quella di Ohio State (dal 2014 al 2017), chiudendo la sua esperienza in NCAA con 10,6 punti e 9,2 rimbalzi di media in 32 incontri disputati.
Nel 2017-18 puntata in G-League nei Santa Cruz Warriors mentre la stagione successiva ha inaugurato per Trevor Thompson lo sbarco in Europa giungendo agli Sharks Antibes in Francia realizzando 9,5 punti e 5,3 rimbalzi di media, per poi concluderla in Belgio con la casacca dei Telenet Giant Antwerp.
Inizia poi un girovagare per l’Europa: nel 2019-20 Trevor Thompson prima arriva nel campionato lituano, con il Pieno Zvaigzdes Pasvalys (7,1 punti e 6,6 rimbalzi di media), e poi in Repubblica Ceca, con il Dekstone Turi Svitavy (9 punti e 3,5 rimbalzi di media).
Nel 2020-21 Trevor Thompson è ritornato in Belgio per militare nelle fila del Kangoeroes Basket Mechelen (14 punti e 9 rimbalzi di media), mentre la scorsa stagione agonistica ha iniziato in Polonia con il Twarde Pierniki Torun (12,5 punti e 8,4 rimbalzi di media) e chiuso in Croazia con il KK Zadar (10,9 punti e 6 rimbalzi di media).
Quindi Givova Scafati dicevamo ad un passo dal chiudere il roster con l’arrivo di Trevor Thompson ma, andando a scorrere come sia stato composto ad oggi, la squadra di coach Alessandro Rossi appare decisamente quadrata, con molta esperienza in dote pensando ai soli Julyan Stone, Kruize Pinkins o Mike Henry e senza tralasciare il pacchetto tricolore, a sua volta poco avvezzo a problemi di scarsa consistenza mentale in determinate situazioni.