Desio (MB), 15 settembre 2022 – Il grande ritorno di un torneo storico. il Trofeo Lombardia è una parte radicale del basket italiano. Una volta determinava con alta affidabilità il vincitore dello scudetto, quando le potenze erano Milano, Varese e Cantù. Ora son rimaste in due a contenderselo nel campo di un’altra assente dai piani alti da troppo, l’Aurora Desio. Ma la differenza in campo è abissale, anche negli obiettivi, non solo in LBA precampionato. Solo una squadra è rimasta a lottare per il massimo titolo: l’Olimpia Milano, che annienta Varese, in lotta per la salvezza, con minima ambizione per la post season.
Poco più di un allenamento, quello andato in scena di fronte a poche centinaia di spettatori. il parziale iniziale di 16-0 ha indirizzato il match dando un “one-way ticket to hell” agli insubrici, impotenti di fronte alla potenza milanese.
In sintesi… il Match.
Come detto in apertura, Milano parte con tenacia, aggredendo in difesa ed attaccando il post con penetrazioni dal fondo e movimenti back-door. Serve un 16 a 0 rotto da una penetrazione centrale del main player varesino, Jaron Johnson. Sicché l’Olimpia comincia a provare schemi e movimenti, ruotando spesso i giocatori. Si rivede in campo Baldasso dopo l’avventura azzurra ai FIBA EuroBasket 2022. E su queste rotazioni da amalgamare, Varese ne giova avvicinandosi nel punteggio, chiudendo 26-14 il primo quarto con un buzzer-beater spettacolare di Librizzi.
Secondo quarto che viaggia sulla falsa riga del primo, con la reazione di orgoglio insubrico con Brown e Ross a scaldare i motori OpenjobMetis. Dal canto suo Mitrou-Long non sta a guardare e non permette alcun rientro degli avversari. Si schioda fino ai 20 punti il divario nel quarto, iniziato con un parziale di -0 a 3 minuti dalla fine, firmato Sir Kyle Hines. +28, recita il tabellone nei primi 20′ di gioco, con il brutto episodio dell’espulsione (esagerata ed immotivata, decisa da Begnis, ndr) di Markel Brown.
Seconda parte.
Si allunga fino al 61-31, con Deshaun Thomas sugli scudi, fermato dai liberi di un sempre volitivo Tomas Woldetensae, possibile rivelazione italiana del prossimo campionato. L’Olimpia non si rilassa, allenata come sempre con intensità da Ettore Messina, mentre non manca mai la voglia nei ragazzi di Matt Brase, però tante cose si devono aggiustare, prima dell’inizio delle velleità che contano. Il materiale c’è, Johnson è già il faro offensivo, Brown e Woldetensae, danno ottimo contributo, Ross è difficile da contenere. Però serve maggior presenza difensiva.
Di Milano invece che dire… Seppur senza 5 italiani e senza Voigtmann, con Pangos a riposo e Shields ancora in recupero dall’infortunio alla caviglia (o piede, mai chiarito, ndr) rimediato a Sassari, sempre contro Varese, sempre LBA precampionato, domina in lungo e in largo il match, dimostrandosi versatile a tal punto da poter ruotare su tutti e con tutti. Una macchina costruita ad hoc per vincere, come obiettivo comanda. Se poi debuttano anche i giovani come Miccoli, beh, sono indizi che lasciano ben sperare.
Si chiude in “accademia”, con Varese che schiera tutti “ragazzini” da Zhao, ad Assuì, senza che si abbia nulla più da contare. Forse solo una inutile indisponenza della terna arbitrale, alquanto superflua in una amichevole di LBA precampionato.
EA7 ItalMondo Olimpia Milano – OpenjobMetis Pallacanestro Varese 100-73 (26-14; 56-29; 85-50)
TABELLINO
EA7 Milano: Davies 21, Thomas 21, Naz Mitrou-Long 11, Miccoli, Todisco 2, Baron 16, Hall 4, Baldasso, Kostresewski 2, Alviti 15, Hines 8.
OpenjobMetis Varese: Ross 17, Woldetensae 7, De Nicolao 3, Reyes 7, Librizzi 4, Virginio 8, Brown 2, Assui, Caruso 11, Johnson 14, Kouassi.