Subito dopo la disfatta maturata in terra lombarda, esattamente alla NGC ARENA contro la Bennet Cantù l’ambiente cestistico irpino era abbastanza scosso per la pesantissima sconfitta, ma la tristezza per tale “batosta” è stata solo iniziale, perché subito dopo è maturata e cresciuta nell’animo degli irpini la rabbia per il modo in cui è maturata.
Diverse colpe della sconfitta della Sidigas sono da attribuire ai tre arbitri, i signori: Luigi Lamonica, Gianluca Sardella e Lorenzo Gori, i quali non hanno utilizzato un metro lineare concedendo alcuni contatti di troppo ai padroni di casa, non fischiando alcuni falli ai danni diLinton Johnson, mentre al lungo irpino e ai sui compagni hanno fischiato anche il movimento dell’aria. Forse la Sidigas avrebbe perso ugualmente (visti anche i vari acciacchi maturati nella settimana che portava alla sfida), ma non ci sono certezze; l’unica cosa certa è che i cestisti “Avellinesi” si sono innervositi, sbagliando per tale motivo anche le cose che per loro sono molto semplici.
Una forte nota di demerito andrebbe ai tifosi della Bennet Cantù i quali per tutta la durata dell’incontro hanno, non solo offeso, ma addirittura sputato addosso al numero 35 della Sidigas Ronald Slay, perché colpevole, a loro dire,di aver militato con la squadra di Varese.
Nell’ambiente cestistico avellinese tutti sono sicuri di una cosa, che una sconfitta di tale portata, visto anche il modo in cui è maturata, non può essere presa in considerazione più di tanto, perché non è normale una tale disfatta per una squadra del calibro della Sidigas.
Raffaele Ciriello