Assago (MI), 20 novembre 2022 – Momento particolare per i padroni di casa. L’Eurolega ed il gioco non stan dicendo bene ai meneghini che oggi ospita la Pallacanestro Trieste tra le mura amiche del MediolanumForum. Ma la LBA è un discorso diverso, dove la disparità tecnico-fisica ha ancora una sua importanza, cosicchè in un terzo quarto roboante, l’Olimpia Milano piazza un parziale decisivo per portarsi a casa match e scalpo dei triestini comandati da un Frank Bartley da 36 di valutazione.
La sveglia, dopo un primo tempo chiuso in svantaggio, la danno i due playmaker, o point guard, milanesi. Segnali di ripresa per Kevin Pangos, di conferma invece per Naz Mitrou-Long, top scorer del match. Decisiva la differenza a rimbalzo offensivo: 18 per i padroni di casa, solo 6 per i triestini.
Il Match in tripl… ehm in pillole.
Giuliani che entrano al palazzetto sito ad Assago forti di due vittorie consecutive con Napoli e Sassari, Olimpia che si presenta con quattro assenti. Oltre ai lungodegenti Shields e Baron, si hanno anche Tonut, con una lesione all’adduttore, e Datome, colpito da un violento virus intestinale. Assente per i dovuti tempi burocratici anche il neo arrivato Tim Luwawu-Cabarrot. E la voglia ritrovata, insieme ad Alessandro Lever, dei ragazzi di coach Legovich dà subito filo da torcere ai maggiormente strutturati lombardi. Restano a contatto il primo quarto, cui Davies fa sentire i muscoli ma non la testa, tentano la fuga il secondo sulle ali armate di Frank Bartley, incontenibile per gli esterni milanesi, in chiara sterilità realizzativa.
Leitmotiv che continua anche ad inizio ripresa, liberando i fantasmi che stanno affliggendo l’Olimpia in questo autunno cestistico. Ci pensa però Naz Mitrou-Long a vestirsi da Egon Spellman (Ghostbuster, il genio della compagnia, ndr) e scacciare a suon di triple gli ectoplasmi che parevano coprire il cerchio posto a 3,05 m, quello che conta per il risultato. A lui si aggiunge anche un destato Pangos, nonostante abbia ancora qualche distrazione in regia. Davies allunga da sotto accompagnando il match nel garbage time dell’ultimo quarto, ove l’intensità e le velleità si spengono proporzionalmente alla stanchezza di Trieste, data ovviamente dalle rotazioni molto più corte.
EA7 Emporio Armani Olimpia Milano – Pallacanestro Trieste 98-81
(Tabellini all’interno)
La LBA dice ancora bene a Milano, che resta a contatto della Virtus Bologna in classifica, attendendo il risultato della stessa, in campo a Trento. Trieste che invece incontra la 5 sconfitta stagionale, senza però complicare il cammino per la salvezza, cui questo match si poteva preventivare come partita persa. Preventivare però non vuol dire mollare o non giocare. Ed i Giuliani ne son stati l’esempio migliore, onorando avversario, torneo, tifosi. Mattoni essenziali per costruire i sogni.
SALA STAMPA
PAGELLE
EA7 Emporio Armani Olimpia Milano
DAVIES 7: innegabile l’apporto di punti e rimbalzi, ma non può perdere 3 palloni stupidi a partita. Sarebbe da 8, ma questa sua pecca gli fa perdere punti nel voto.
THOMAS 5: oggetto fermo non identificato al momento. Sfiduciato e panchinato presto.
MITROU-LONG 8,5: MVP del match, a mani bassissime. Tira tanto e non sempre preciso, ma le “palle” le ha, in abbondanza.
PANGOS 7,5: parte male, anche lui oppresso da spauracchi pericolosi. Si sveglia nel momento giusto ed aiuta il compagno di reparto a suonare la carica.
MICCOLI s.v.: entra nel garbage time per realizzare un canestro di personalità e perdere un pallone per troppa esuberanza.
MELLI 6,5: meno impiegato del solito, mette una tripla importante, che tiene agganciati i suoi agli ospiti.
RICCI 6: strappa la sufficienza coinvolgendosi nella fuga di fine terzo quarto.
BILIGHA 6,5: dopo le ottime prestazioni in nazionale, mantiene la fiducia nei minuti concessi in LBA dal suo coach a Milano.
HALL 7,5: entra subito in partita, difende forte, la riprende con una tripla importante. Bentornato!
BALDASSO s.v.: 3 rimbalzi non ne giustificano un voto.
ALVITI 5: caro ragazzo mio, dopo il match in Europa che hai fatto, parti in quintetto e ripaghi così la fiducia!? eddai…
VOIGTMANN 6,5: un elefante silenzioso. Sornione e quasi invisibile nel match. Ma si è sentito eccome!
Pallacanestro Trieste 2004
GAINES 7: è un fautore della reazione del secondo quarto.
PACHER 6,5: il mattoncino lo da, poi crolla sotto i colpi di Davies.
BOSSI 7: di stima, per il 100% dal campo.
DAVIS 6: lo salvano gli assist da una prova balistica insufficiente.
SPENCER 4: corpo estraneo negli occhi e sotto la maglia triestina.
DEANGELI 5: deboluccio in campo, non emerge nemmeno il carattere.
CAMPOGRANDE s.v.: sfortunata alla N, la guardia romana.
VILDERA 6: almeno il corpaccione lo mette, rispetto al più quotato compagno di squadra.ù
BARTLEY 8: il migliore dei suoi, l’uomo che non crolla di fronte a nessuno.
LEVER 5,5: non un felice rientro. Però la tripla messa fu importante, che gli vale mezzo punto in più.
Luciano Lucio Pizzi
@Lubos10