Casale Monferrato (AL), 27 novembre 2022 – Nell’8° match del girone d’andata della LBA 2022-23 la Bertram Derthona Basket torna al successo per 74-73 vs il GeVi Napoli Basket, cancellando in questo modo numericamente il doppio KO vs Brindisi e Brescia ma lasciando più di qualche dubbio sul come stia interprentando il suo basket in questo momento della stagione.
Forse sarà un momento negativo? O forse qualche acciacco non dichiarato di gente che fino a ieri volava in campo (vedasi alla voce Semaj Christon), frena i meccanismi di coach Ramondino? Difficile saperlo. Fatto sta che i Leoni bianconeri hanno oggi dovuto far ricorso a tutto il loro mestiere, ringraziando anche gli Dei del Basket ed una Gevi Napoli pasticciona nel finale di gara se han portato a casa una gara che al 34′ vedeva gli azzurri in versione esportazione de-luxe avanti del suo massimo vantaggio nel match (8 p.ti, 57-65).
Fino a quel punto Napoli aveva letteralmente fatto vivere non pochi incubi alla Bertram Derthona apparsa lenta, macchinosa, probabilmente ancora scossa dalla sberla del PalaLeonessa di sette giorni addietro.
Non potendo infatti arginare i centimetri in area di Mike Daum (16 rimbalzi presi al 40‘!), coach Buscaglia aveva optato per una manovra offensiva controllata per tenere bassi i ritmi del match per poi accellerare rapidamente, in modo incisivo negli ultimi secondi del possesso attaccando sia Dauminator che Leon Radosevic sfruttando l’agilità del solito, anguillesco ed ottimo JaCorey Williams nel pitturato ma puntando spesso al ferro con le incursioni dei vari Lorenzo Uglietti, Jordan Howard e David Michineau, con l’ex-Trento ad aprire letteralmente l’area portando fuori i suoi diretti avversari.
Così, chiuso avanti sia il primo periodo (20-23), che il secondo (30-35), la GeVi Napoli aveva oggettivamente colto di sorpresa gli avversari che faticavano a trovare ritmo di gioco e la quadra da fuori (9/32 finale da tre ne testimonia le carenze…), ma nel terzo periodo aveva subìto addirittura due triple dell’insospettabile Demonte Harper, il solo dei suoi a centrare dai 6,75 il cotone napoletano con un 20,6% in stagione fino a questa sera e che aveva inchiodato il punteggio sul 53-53 al 30′ di gioco.
Ma tornando al 34′ di gioco, dopo il time-out di Ramondino al rientro in campo iniziavano le amnesie partenopee. Sfruttando l’assenza per 4 falli di David Michineau in campo, con Lorenzo Uglietti a portar palla, Napoli mancava il +11 con la tripla sbagliata di Jordan Howard e da lì, grazie all’improvvisa e ritrovata verve di un J.P. Macura fino a quel momento protagonista di una puntata su RaiTre di “Chi l’ha visto?”, la Bertram Derthona risaliva il punteggio ma avvalendosi di qualche persa di troppo degli ospiti i quali, pasticciando molto con la sfera in mano, mancavano quei punti cha avrebbero dato loro più coraggio e sostanza nel finale e maggiore pressione a Derthona.
Perciò, a 110″ dalla fine, dopo la tripla di J.P. Macura del 71-71, JaCorey Williams veniva (giustamente), spedito in lunetta, suo spaventoso tallone d’Achille: uno su due e nonostante l’ultimo arrivato in azzurro, Devin Davies, raccogliesse il rimbalzo offensivo e non si sa bene chi gli dicesse di tirare (a vuoto), da tre, Luca Severini puniva le leggerezze napoletane da tre mettendo a segno la sua seconda tripla su 4 tentativi (74-72)!
Ma non finiva qui. Sempre JaCorey Williams ri-andava (ari-giustamente) in lunetta a -35″ dalla fine, altro uno su due per lui (74-73) e nonostante il frittatone maximo combinato in attacco da Ariel Filloy e J.P. Macura con persa per Napoli ed ancora 24″ da giocare, all’uscita dal time-out ordito da coach Buscaglia, Jordan Howard pensava bene di sparare una sorta di missile cruise alla Steph Curry da 9 metri quasi non prendendo però nemmeno il ferro. Meno 2″ al termine e, per chiudere al meglio la sagra delle leggerezze in terra di Piemonte, sulla rimessa in gioco bianconera nessuno di Napoli pensava di spedire in lunetta qualunque avversario per almeno riavere il possesso in mano nell’ultimo, disperato tentativo di vincere la gara: sirena al vento e finale appunto sul 74-73!
Dunque sospirone di sollievo in casa Bertram Derthona, amarezza in casa GeVi Napoli per come si sia mancata una vittoria ampiamente meritata e che avrebbe potuto anche rilanciare gli azzurri in ottica Final Eight di Coppa Italia a Torino nel prossimo febbraio. Troppe disattenzioni e gravi amnesie che hanno favorito la giusta reazione di Derthona.
Senza Tyler Cain da un lato e Robert Johnson dall’altra entrambi a causa di acciacchi vari, probabilmente le due squadre han dovuto rivedere i propri assetti ma di certo la personalità del team bianconero non può passare in silenzio.
Anche al debutto in casa vs Trento la Bertram aveva penato fino alla fine per poi tagliare il traguardo per prima, oggi è stata ancora più complesso portarla a casa ma così è stato, con perseveranza e, ripetiamolo, sfruttando però le ingenuità dell’avversario che pregustava il bis dopo Treviso.
Ingenuità da correggere, il campionato è lungo ma oggi Napoli deve solo recriminare su se stessa.
Sala Stampa
Bertram Derthona Basket – GeVi Napoli Basket 74-73
Parziali: 20-23; 10-12; 23-18; 21-20.
Progressione: 20-23; 30-35; 53-53; 74-73.
Le pagelle
Bertram Derthona Basket
Semaj Christon 6,5: dopo l’inizio di stagione al fulmicotone sta tirando un pò il fiato? Primo tempo nel quale serve 3 assist e mette dento 4 p.ti ma un pò anonimo per uno come lui che aveva fatto vedere cose notevoli fin dallo start di ogni match. Nel secondo tempo si mette al servizio della squadra, colleziona pochi punti per le sue (e nostre) abitudini e comunque smazza 7 assist, 3 rimbalzi segnando 8 p.ti in 31′ di gioco. Oh, è umano pure lui…
Leonardo Candi 6+: Leo da il cambio a Christon ma ci gioca anche insieme, Ramondino vorrebbe sfruttarne il tiro da fuori oltre che le sue ottime mani per passare la palla. Primo tempo da 2 assist e 3 p.ti, secondo un pò anonimo ma difende molto bene. Chiude con 5 p.ti e 2 assist.
Ariel Filloy 7,5: al via è in difficoltà El Gaucho, primo tempo negativo con 1/5 dal campo e 0/3 dalla lunga. Soffre anche lui il ritmo di Napoli ma, come sempre, segna una tripla delle sue, quella del 65-65 nel quarto e decisivo periodo superando così quota 2.300 p.ti in LBA: congratulazioni!!! Nel finale sta per farla grossa, perdendo il possesso che potrebbe rimettere avanti gli avversari con la collaborazione di Macura ma per sua fortuna Howard non la mette dentro. Chiude con 9 p.ti, 3 rimbalzi e 3 recuperi!!
Luca Severini 7,5: uno dei migliori per Derthona. Aldilà dei 9 p.ti (sua la tripla che mette Derthona definitivamente avanti a -47″ dalla fine), non forza quasi mai i tiri e combatte in area, provando ad arginare essenzialmente Williams. Un’altra prova a mio avviso di grande spessore complessivo con anche 4 rimbalzi ed 1 assist.
Demonte Harper 8: il mastice difensivo che Ramondino usa di solito sull’uomo più pericoloso avversario fa oggi molte cose non evidenti ma importanti, oltre ad appiccicarsi uso piattola ad Howard. Poi, quando vede che gli lasciano dello spazio da tre, non si crea problemi e mette dentro due triple di una pesantezza specifica notevolissima nell’economia del match perchè Derthona, grazie alla prima delle due, rimette il naso avanti (39-37 al 24′), dopo il 18-17 della prima frazione di gioco. Va in doppia cifra (12 p.ti), prende 3 rimbalzi al netto però di 3 perse. Sensazione? Sta crescendo, vedrete.
Mike Daum 8: assente Tyler Cain, si carica l’onere di stare al centro dell’attacco bianconero insieme a Radosevic. Napoli non ha torri solidissime quanto lui bensì atleti sguscianti e la sua stazza fa la differenza vicino agli anelli, primo tempo da 8 rimbalzi sebbene un pessimo 1/9 dal campo! Chiude poi con 16 rimbalzi (…), e 9 p.ti, un 3/14 dal campo che farebbe storcere il naso a chiunque ma non di lui, letteralmente faro del gioco dei Leoni, anche se ne perde 4 di possessi.
Leon Radosevic 6: insieme a Dauminator cerca di crare più grattacapi possibili ai napoletani e con 4 p.ti e 4 rimbalzi al 20′ il suo lo fa. In difesa dorme un pò quando Williams lo attacca ma non si può pretendere che un rinoceronte balli il cha-cha-cha dopo una lezione! Sta crescendo (3/3 al tiro), ma oggi non convince, l’assenza di Cain gli offre più minuti, opportunità che non sfrutta come avrebbe potuto, 5 rimbalzi non sono tantissimi per la sua qualità a questi livelli.
JP Macura 8,5: John Paul firma un primo tempo leggermente anonimo dove soffre molto la rapidità partenopea. I numeri non sono incredibili (16 p.ti, 3 rimbalzi e 3 assist), ma se Derthona la porta a casa la deve molto alle sue triple che entrano a ripetizione nel periodo conclusivo: MVP del match.
Chris Mortellaro, Riccardo Tavernelli, Niccolò Filloni e Nicholas Errica n.e.
GeVi Napoli Basket
Andrea Zerini 6: il solito “cubo” dove solidità, efficacia, blocchi per i compagni e gioco sporco la fanno da padrone. Oggi però non incide come al solito, mette dentro il +7 d’inizio ultimo periodo (53-60), ma buca una tripla importante nel quarto periodo con chilometri di spazio che avrebbe inciso molto nel risultato. Chiude con 4 p.ti e 2 rimbalzi, 2 recuperi ed 1 assist.
Jordan Howard 7,5: sa di essere “guardato a vista” dai bianconeri ma non se ne fa un cruccio. Napoli poggia molto sul suo estro offensivo ed alla fine il suo 7/13 dice che va bene (17 p.ti, top scorer della gara più 4 assist). Peccato che però spara la tripla del potenziale vantaggio finale tirando da troppo lontano sul -1 quando sarebbe stato più opportuno magari avvicinarsi di più al ferro bianconero. Giocatore di estro e qualità ma anche a Pesaro, nella prima vittoria in LBA in stagione di Napoli all’overtime, aveva sparato un altro missile senza prendere il ferro allo scadere dei tempi regolamentari…Forse Buscaglia e Pancotto dovrebbero dirgli qualcosina.
David Michineau 7: questo ragazzo, in silenzio, si fa apprezzare sia per le geometrie che gli chiede Buscaglia ma anche per i punti che mette a segno (7, più 2 assist al 20′), e la sua capacità di difendere. E Napoli, quando va sul +7 ad inizio quarto periodo, non può contare su di lui in panca con 4 falli. O forse sarebbe dovuto restare in campo? Chiude con 9 p.ti e 4 assist.
Nicolò Dellosto 5: primo passaggio un pò così così, prendendo qualche minuto dall’assente Robert Johnson. Al rientro in campo però non convince…Prova anonima, in 12′ di gioco.
Devin Davis 5,5: altro pericolo pubblico per Derthona, non esagera in attacco come si sospetta ad inizio match e fa bene ma non cresce nemmeno durante l’arco del match. Peccato che non converga a canestro il rimbalzo conquistato nel finale, sul libero sbagliato di Williams. Prova deludente, diamogli del tempo per capire dove sia atterrato, oggi 4 p.ti anche se i 6 rimbalzi fan capire che non si tira indietro.
Lorenzo Uglietti 7,5: primo tempo da MVP per l’ex Latina e Treviso, 13′ di gioco in campo in cui attacca e difende molto bene sia su Christon che su Candi. Poi nel secondo tempo Buscaglia gli consegna le chiavi della squadra perchè Michineau è panchinato per falli. Purtroppo perde un paio di possessi sanguinosi, uno per mano di Candi che rintuzza lo 0-7 iniziale del quarto periodo. Ma la prova è di sostanza e qualità complessiva, chiude con 8 punti, 8 rimbalzi e 2 assist.
JaCorey Williams 8: sguscia da ogni parte in attacco sia a Daum che a Radosevic. Ma nel terzo periodo in particolar modo ruba palla a Daum e fa un coast-to-coast con fallo, che non converte perchè per lui i liberi sono un problema da sempre! E non è l’MVP del match (18 p.ti, 8 rimbalzi e 2 stoppate), perchè il suo 2/4 ai liberi nel finale (2/6 al 40′) consegnano la gara a Derthona. Se migliorasse ai liberi…
Elijah Stewart 4: prima frazione di gioco non all’altezza delle sue qualità balistiche. Alla fine sta in campo 28′ di gioco e colleziona 6 p.ti (2/8 dal campo), 4 rimbalzi ed 1 persa. Direi male, poco centrato al tiro ed anche un pò troppo assente in difesa.
Simone Zanotti 6,5: se non fosse per un canestro già fatto che lui riesce a non realizzare con un volo improbabile sul lato sinistro del ferro in reverse, primo tempo da voti alti con 4 rimbalzi presi. Nel secondo arriva a 6 rimbalzi con tripla siderale, il suo lo fa e forse meriterebbe qualche minuto in più, vero coach Buscaglia?
Sergio Grassi e Antonio Matera ne
Fabrizio Noto/FRED
@Fabernoto