Belgrado, 2 dicembre 2022 – Una Virtus incerottata esce sconfitta dal Pionir dopo un inizio più che promettente, ma le assenze non possono essere una scusante per alcune ingenuità che la Segafredo continua a commettere in ogni partita di questa Eurolega.
Dopo un primo quarto di ottimo livello, come testimoniano i 24 punti segnati, i ragazzi di coach Scariolo non sono riusciti a contenere il rientro di una Stella Rossa che davanti al suo pubblico ha trovato la forza di reagire già dal secondo parziale e, grazie ad un Vildoza infallibile, riusciva a chiudere il primo tempo sul +1.
Al rientro dagli spogliatoi si presentava solo la Zvezda che con i canestri di Mitrovic e dell’ispirato Dobric di questa sera al suo season high, scavava un solco irrecuperabile per la squadra di Belinelli e compagni, ma fatemi spendere una parola per il grande ex della serata: Stefan Markovic, con soli 2 punti ha avuto un 17 di valutazione, fra assist, rimbalzi e palle rubate un vero leader silenzioso.
L’avvento di coach Dusko Ivanovic ha rivoltato come un calzino la Stella Rossa, dal suo subentro la parte biancorossa di Belgrado non ha più perso un colpo ed arriva al primo derby di Eurolega contro il Partizan nelle migliori condizioni possibili, fisiche e psicologiche, mai come in questo caso si può dire che un cambio di panchina sia stato salutare.
In casa Virtus Bologna bisognerà cominciare a guardare un pò meglio dentro a queste sconfitte poichè, se è vero come è vero che le assenze erano pesanti (Shengelia Ojeleye e Teodosic non si possono regalare a nessuno), questo trend di partire bene per poi farsi rimontare, come contro Zalgiris, Asvel e Panathinaikos, sta diventando preoccupante, come sta diventando preoccupante il calo difensivo dei quarti centrali: questa sera la Virtus ha concesso il 68,4% nel tiro da due ad una squadra che, di media, non arrivava al 49% o il 43,5% nel tiro da tre contro una media del 33,5%.
Altro dato preoccupante sono i 50 punti segnati in 3 quarti di cui gli ultimi arrivati in garbage time. Questa squadra, in contumacia di Teodosic, ha bisogno di qualcuno che acceleri un pò il ritmo e forse qualche minuto in più al Nico Mannion di fine primo tempo si poteva concedere, anche perchè non è che gestendo il ritmo si siano limitate le palle perse. Un’ultima annotazione: non è possibile che per l’ennesima volta si arrivi alla fine di un quarto, con ancora falli da spendere e che regolarmente si subisca canestro, anche questa sera a fine terzo quarto la Segafredo aveva ancora due falli da spendere, Kyle Weems si sbracciava dicendo ai compagni di fare fallo ma nulla, e bomba di Dobric per il +12 che, di fatto, indirizzava la partita.
Coach Scariolo dovrà sperare nel rientro delle due ali titolari, la cui presenza è troppo importante, ma soprattutto dovrà far capire che non è possibile continuare a commettere ingenuità del genere, in campi come il Pionir, se si vuole avere una chance di fare i play off anche perchè il prossimo impegno al Pireo non si preannuncia dei più comodi e con una non auspicabile, quanto possibile, sconfitta contro l’Olimpiakos il saldo arriverebbe a 4 vinte ed 8 perse…
Sala Stampa:
Highlights:
Crvena Zvezda Belgrado vs Virtus Segafredo Bologna 83-74
Parziali: 17-23; 25-18; 25-14; 16-19
Pagelle:
John Holland 6: inizia malino, ma alla fine tiene il campo senza sfigurare.
Luca Vildoza 7,5: è l’artefice del riaggancio alla Virtus, con una striscia di 4 bombe importantissime.
Luka MItrovic 7,5: il suo terzo quarto spacca la partita.
Branco Lazic 7: si vede poco, ma chiede a Lundberg se stanotte non lo cercherà sotto il letto.
Hassan Martin 6+: fa il suo dovere, sgomita, prende rimbalzi e mette un paio di canestri senza cercare voli pindarici o orbite ellittiche.
Ognjen Dobric 8: una serata di quelle da tramandare di generazione in generazione, 21 punti per la classe operaia che va in paradiso.
Nemanja Nedovic 5: sfasato e non in serata, gioca pochi minuti, purtroppo per la Virtus.
Stefan Markovic 7,5: la vendetta dell’ex, magari porterà i saluti anche di Sale Djordjevic; partita da Markovic, con gomiti, cuore e voglia, 17 di valutazione con 2 punti.
Ognjen Kuzmic 5: quando la Virtus scappa lui c’è, poi per avere sue notizie bisogna chiamare la Sciarelli.
Filip Petrusev 5: ha dei movimenti da pantera, però li usa raramente.
Benjamin Bentil 7: fatica all’inizio, ma poi prende le misure ai quintetti piccoli di Scariolo e banchetta in area, a lui la zona 3-2 sulle rimesse dal fondo piace.
Nico Mannion 6,5: entra a fine secondo quarto ed il suo lo fa, poi viene lasciato in panca fino al garbage time, perchè?
Marco Belinelli 5,5: appena tirato fuori dalla naftalina dà il suo contributo, nel secondo tempo scompare e i suoi ritardi difensivi squilibrano tutta la squadra.
Alessandro Pajola 7: le statistiche ufficiali gli fanno sparire almeno due palle rubate. Se i compagni si nascondono deve anche prendere iniziative che non gli spetterebbero.
Ismael Bako 5,5: neanche 12 minuti con la penuria di lunghi che c’era stasera…
Mouhammadou Jaiteh 6,5: i numeri sarebbero dalla sua parte, ma non dà mai l’impressione di incidere sulla partita .
Iffe Lundberg 4,5: doveva essere la serata della consacrazione, viste le assenze. Ebbene ha mancato l’esame su tutti i fronti, difensivo, facendo una gran fatica a contenere gli avversari ed offensiva, dove non si è fatto proprio vedere.
Daniel Hackett 5,5: parte bene, con piglio da leader, ma poi scompare, non vorrei ci fosse stato un altro problema fisico.
Jordan Mickey 5,5: i numeri sono buoni, ma anche lui non incide.
Gora Camarà n.e.
Kyle Weems 6+: gioca tutti suoi 22.37 minuti contro avversari più alti e grossi di lui, fa quello che può, ma non gli si può chiedere l’impossibile, i centimetri non si insegnano.
Isaia Cordinier 6,5: corre, spinge, salta e prova a difendere, i garetti non gli mancano, sarei curioso di vederlo giocare per una volta nel suo ruolo, perchè potrebbe essere un miss match vivente.
tromba