BENETTON TREVISO – SPARTAK SAN PIETROBURGO: 78-87
TREVISO – La Benetton perde malamente in casa, compromettendo seriamente le proprie possibilità di qualificarsi alla fase successiva dell’Eurocup: la meritata “ricompensa” per avere regalato ai propri tifosi un primo tempo tra i più pessimi della storia recente; una grintosa reazione nella seconda frazione non può infatti bastare a salvare qualcuno, men che meno il coach, colpevole di avere concesso con l’espulsione ben 7 punti in un’azione agli ospiti, quando i suoi erano in piena rimonta. C’è solo da augurarsi che la lezione sia servita: come già la partita di Pesaro aveva mostrato, non è certo questa Benetton a potersi permettere di giocare soft.
Gli ospiti hanno disputato una buona gara, costruendo il vantaggio su una buona solidità difensiva e mettendo il giusto raziocinio in attacco, amministrando infine il solido bottino senza perdere la testa durante la sfuriata della Benetton nel terzo quarto. Molto buona la prova dell’ex del nostro campionato Mavrokefalides (21 punti).
La Benetton parte con Cuccarolo e De Nicolao in quintetto e nei primi minuti rimane a contatto nonostante un avvio molto freddo al tiro. Nella seconda parte del quarto le percentuali non migliorano (4/13 dal campo nel primo parziale) e gli ospiti, ben guidati in regia da Beverly, infilano un parziale di 9-0 (15-7). Moldoveanu e Bulleri infilano errori a ripetizione e la squadra concede troppo a rimbalzo. Al 10’ lo Spartak è avanti di 6 (17-11).
Nel secondo quarto le difficoltà dei trevigiani aumentano e l’inerzia è tutta dello Spartak. La Benetton è bloccata in attacco e in difesa non riesce a mordere come dovrebbe. Djordjevic le prova tutte, ordinando la zona ed inserendo Wojciechowski (mai impiegato finora). Con un gioco da 3 punti di Mavrokefalides San Pietroburgo tocca il + 14 (26-12). A poco meno di 4’ dall’intervallo un blackout sospende il match per un quarto d’ora abbondante. Si riprende a giocare con l’illuminazione non del tutto a posto, ma per la Benetton è addirittura buio pesto. Djordjevic, non ottenendo nulla dai suoi giocatori migliori, schiera il secondo quintetto, ma in questo modo lo Spartak allunga senza fatica, toccando il + 21 (39-18) e andando al riposo sul 41-22. Il gap nel punteggio è perfino bugiardo: il confronto delle valutazioni (53-10) rende meglio l’idea di quel che il pubblico è stato costretto a vedere.
La Benetton esce dagli spogliatoi con il sangue agli occhi (finalmente) e piazza 12 punti in poco più di 2’. Il pubblico entra così in partita. Sul 34-47, gli ospiti infilano un canestro, forse oltre i 24”: Djordjevic non ci vede più e si fa rifilare prima un fallo tecnico e poi l’espulsione. Lo Spartak beneficia di una grandinata di tiri liberi e si riporta a + 21 (55-34). I tifosi sono inviperiti con i fischietti e ciò dà ai giocatori la spinta per riportarsi a – 10 (55-45). All’ultimo mini riposo, ripresosi dalla sfuriata biancoverde, il San Pietroburgo è avanti di 13 (62-49).
Nell’ultimo parziale, approfittando del grande sforzo dei padroni di casa, gli ospiti controllano agevolmente la gara, non permettendo ai trevigiani di avvicinarsi pericolosamente. 87-78 il finale.
Nell’altra partita del girone, a Zagabria il Cedevita ha superato il Bayern Monaco (70-64).
Sala Stampa
Djordjevic
La nostra squadra spero impari in fretta il livello di pallacanestro che si gioca in Europa ed il livello di questi squadroni che stiamo incontrando in Eurocup. Abbiamo affrontato in queste prime giornate due team degne dell’Eurolega – ammette il capo allenatore della formazione biancoverde dopo la sconfitta contro lo Spartak -. Senza l’agonismo e la voglia di lottare del secondo tempo noi non possiamo competere con nessuno. E’ già successo a Pesaro. Ci devono essere i giocatori emblematici che tirano il carro in momenti così. Abbiamo commesso i nostri soliti errori, 10 palle perse nei primi due quarti e tanti tiri aperti sbagliati. L’unica cosa che ho detto in spogliatoio nell’intervallo è: calma, liberiamo la testa, giochiamo istintivamente. Il mio gesto, l’espulsione, è stato un messaggio a tutto il palazzo, alla società e ai giocatori: si deve lottare, si lotta e si lotta, tutti insieme lottiamo: è l’unico modo che ha questa squadra per vincere le partite. Se qualcuno si tira indietro ci sorpassano. Ci sono anche cose positive: durante il secondo tempo i giocatori hanno messo nel parquet energia fisicità e voglia di sacrificarsi.
Gli ultimi pensieri sono per il pubblico, soltanto dopo un breve cenno sull’assenza di Becirovic. “Stiamo giocando e viaggiando molto, il calendario non ci aiuta, ma bisogna trovare le energie per lottare e vincere le partite, qualsiasi arma è valida. Non parlo di Sani, è ovvio che un giocatore così ci manca. Vedo Halperin e compagnia da una parte e noto che a noi manca la classe di Becirovic, non è facile. Siamo stati senza di lui qualche giorno in più, speriamo di recuperarlo in fretta ma non so se sabato sarà pronto. Ci serve anche l’apporto del pubblico; abbiamo sentito il loro calore, ci ha trascinato nel terzo quarto, e spero che i tifosi ce lo facciano sentire anche sabato. Ringrazio i tifosi per l’applauso finale che ha premiato il secondo tempo della squadra. Ma i ragazzi devono capire che per ricevere la spinta del pubblico devono giocare tutta la partita come gli ultimi 20′ “.
L’andamento in Eurocup? Il coach non dà per vinta la Benetton: “Non mi sento fuori dalla coppa, ci sono altre quattro partite e possiamo ancora farcela”.
Benetton Treviso – Spartak San Pietroburgo: 78-87
Parziali: 11-17; 11-24; 27-21; 29-25
Progressione: 11-17; 22-42; 49-62; 78-87
Paolo Brugnara