Dopo l’armageddon della partita interna contro il Partizan, l’Olimpia vola, nella giornata di mercoledì, alla volta di Tel Aviv dove incontrerà il Maccabi che comanda il girone con il record di 4-1. Proprio quell’uno è la sconfitta che i biancorossi inflissero ai canarini durante la prima giornata e che ben fece sperare per il prosieguo della competizione, ma di acqua sotto i ponti ne è passata molta e la squadra di Blatt ha fatto percorso netto, mentre quella di Scariolo ha rischiato di farlo, ma al contrario.
L’impegno è quantomai proibitivo per la truppa milanese che all’andata gioco contro una squadra senza Langford. Già gli israeliani avevano mostrato amplissimi margini di miglioramento sotto la mente geniale di Blatt, ora che hanno tappato il buco del costruttore di gioco, avanzano ancor più la loro candidatura alle final four di Istanbul. I padroni di casa sono in salute, hanno sofferto più del dovuto in casa contro lo Spirou, ma hanno anche dimostrato che quando c’è da accelerare non si tirano indietro e sanno scoccare le frecce più appuntite coi propri veterani.
Se diamo un occhio alle statistiche Milano non vince in Israele dall’87-88 e da quell’anno ha subito quattro sconfitte consecutive. Nelle due squadre ci sono due dei giocatori che subiscono più falli nella competizione, rispettivamente Schortsanitis (0.4 falli per minuto giocato) e Gallinari (0.3) con il greco in testa e il Gallo terzo.
Proprio “Sofocle” sarà il problema numero uno per la difesa Milanese che dovrà arginare il suo strapotere fisico, come bene aveva fatto all’andata. Queste le parole di coach Scariolo per fotografare il match:
“Nel gruppo di gran lunga più forte dell’Eurolega, ogni partita diventa una battaglia durissima e ovviamente giocare a Tel Aviv contro una delle squadre più forti ultimi anni e che ha appena inserito l’MVP della regular season dell’anno scorso, Keith Langford, non fa eccezione. Fuori casa – continua Scariolo – abbiamo fin qui disputato due buone partite, anche se con opposti risultati. A Tel Aviv dovremo imporci di giocarne una ottima,senza cali di tensione e con grande controllo dei nervi e del ritmo della partita”.
Per Milano siamo all’ennesimo bivio, con lo svincolo della qualificazione che si fa sempre più stretto e angusto. Una vittoria a Tel Aviv potrebbe sparigliare di nuovo tutti i calcoli per la qualificazione, ma è anche da comprendere che una sconfitta sarebbe ampiamente da preventivare.
Simone Mazzola