Review Overview
Una vittoria che lascia intatte le flebili speranze di rimonta in chiave playoff e che pone nuovi quesiti sull’Olimpia Milano per quest’anno ma anche per il futuro. Dovrebbe anche instillare qualche rimorso sia per le partite perse di un soffio quando si poteva e doveva chiuderle, sia per l’intervento forse tardivo sul mercato per prendere Napier.
Lo si fosse fatto un mese prima l’Olimpia sarebbe in una situazione di classifica diversa, a mio parere. Ma cosa fatta capo ha, si dice dalle mie parti ed allora analizziamo questa partita, prendendo e traendo degli spunti interessanti.
Primo fra tutti il roster quasi al completo con i rientri di Pangos e Shields, all’appello manca Devon Hall sostanzialmente. Pangos è molto più avanti nella condizione fisico atletica e già oggi è stato importante segnando 13 punti e gestendo il finale di partita.
L’ex Trento invece è parso ancora molto indietro ma piano piano dovrebbe tornare l’iradiddio pre infortunio, magari giusto per i playoff italiani. O anche per quelli di Eurolega, se Milano dovesse fare il miracolo, poi ci si divertirebbe.
Si perché adesso la panchina è davvero profonda, con una quantità di esterni per numero e qualità invidiabile, mentre sotto canestro il problema non è più Voigtmann ma Brandon Davies, incappato in un brutto periodo dopo una serie di ottime performance individuali.
I sacrificati di questa situazione sono principalmente Mitrou Long, per il quale io un ruolo lo ricaverei comunque e Cabarrot che con il rientro di Hall vedrà probabilmente la tribuna come prossima destinazione futura. Si dice anzi che potrebbe pure lasciare Milano per Monaco, operazione che nel caso potrebbe pure avere senso per tutti.
Tanta carne al fuoco quindi, ma non c’è tempo per cucinarla: dopodomani si torna in campo, al Forum contro il Partizan dei grandi ex Punter, Leday e pure Nunnally. Ovviamente è d’obbligo la vittoria per tenere vivi i sogni playoff ma non sarà facile.
La squadra di Obradovic ha appena sbancato Bologna e pare in ottima forma. Sarà battaglia, come sempre.
IL TABELLINO: VALENCIA BASKET – OLIMPIA MILANO 84 – 88
DIAMO I NUMERI
173 – i secondi in campo di Brandon Davies. Un filo pochi per il tuo centro titolare ex Barcellona con ingaggio stellare. Vero che stava facendo danni in entrambi le metà campo ma al posto di Messina una seconda chance gliel’avrei data nella ripresa. Di buono c’è che l’ho visto molto partecipe dalla panchina segno che è inserito nel gruppo e pare tenerci veramente, di contro però alla lunga lo si potrebbe perdere se questo utilizzo dovesse continuare. Cosa che non credo, adesso arrivano squadre con ben altra fisicità rispetto a Valencia e Brandon diventerà fondamentale.
8 – sono invece i minuti in campo di Shields, chiaramente molto indietro di forma. Non vorrei che tutti lo aspettassero come il Messia, rimanendo poi delusi. Va aspettato e non gli va chiesto nemmeno quando sarà al 100% di essere il mr. faccio tutto io. Dal suo reinserimento comunque la squadra potrebbe trovare quella spinta in più per cercare di compiere un vero miracolo, cioè l’aggancio ai playoff. Messina dice che è impossibile per non alimentare troppe speranze, io dico che bisogna vincere ed approcciarsi una gara alla volta. Sotto col Partizan.
47 – la % da tre punti milanese. Quando Milano tira così bene, difficilmente perde ed è stato così anche stavolta. E se anche i lunghi contribuiscono attivamente (4/7 in tre) allora cambia il panorama, perché l’area si svuota e i piccoli possono penetrare e portare punti pesanti, tipo le scorribande al ferro di stasera di Baron e Napier. E quando Shields sarà in forma…
0 – Shannon Evans, non entrato. Era nel mirino anche di Milano, che poi ha virato su Napier. Non voglio fare paragoni ma mi pare comunque che meritasse qualche minutino. Meglio per i biancorossi che Mumbrù non glieli abbia concessi e non mi stupirei se qualche PuntoValencia sparso per la Comunidad Valenciana lo scriva e lo faccia notare….
10 – la percentuale delle triple di Webb e Prepelic. Una delle chiavi della sconfitta degli arancioni, perché molti erano tiri aperti ben costruiti che di solito segnano con facilità. Sbagliandoli invece, hanno permesso a Milano di riempire l’area e di non andare troppo sotto nel punteggio nel primo tempo.
9 – gli assist sommati di Hines e Voigtmann, mica pochi. Se di Kyle sappiamo bene che a volte fa il play aggiunto e non solo per portare palla, il tedesco sta sorprendendo invece. In pochi gli riconoscono di essere un ottimo passatore, invece sta dimostrando di esserlo e di capire il gioco in anticipo, di essere quindi un giocatore smart. E Messina tende a farli giocare, quelli smart…Certo comunque che la sua stagione dovrebbe essere presa ad esempio per mostrare a tutti la potenza della mente su un giocatore, quando è libera da condizionamenti si performa in un modo, quando è oppressa da paure e timori in un altro…
SALA STAMPA
Ettore Messina:
“Vittoria molto importante per noi. Abbiamo vinto una partita dura in un campo difficile e contro un rivale aggressivo e di talento. Credo che abbiamo gareggiato bene anche quando eravamo sotto di 10, abbiamo dimostrato energia e coesione per gran parte dell’incontro. Il nostro terzo quarto è stato eccellente; quindi nell’ultimo quarto, la loro aggressività, con Claver scambiandosi con Rivero nei pick-and-roll ha permesso loro di rientrare in partita con un’energia incredibile. Abbiamo comunque trovato la maniera di giocare con intelligenza e vincere una partita molto importante”.
“Era la prima volta che i nostri due play giocavano assieme, e la nostra squadra è stata molto disciplinata nel mettere i palloni nelle loro mani. Pangos è tornato in squadra domenica scorsa dopo aver recuperato dall’infortunio, e oggi abbiamo deciso di metterlo in campo assieme a Shabazz, per avere due giocatori che potessero maneggiare bene la palla contro l’aggressività del rivale. Tutta la squadra attorno a loro è stata molto disciplinata nel cercare di ottenere vantaggi da questa situazione, e questo è stato molto importante per noi”.
Domanda: “Che possibilità avete di qualificarvi per i Playoff?”
“Praticamente nessuna. Credo. Non voglio essere pessimista, però la verità è che abbiamo sofferto molto questa stagione e adesso la cosa importante è crescere di livello, e lo stiamo facendo, e creare fiducia per poter competere per il titolo in Italia. Certo, non dipendiamo solo da noi; dobbiamo continuare a vincere, che è complicato perché abbiamo un calendario molto difficile, e serve che qualcuno perda qualche partita; e oggi ad esempio il Baskonia ha vinto una partita importantissima a Madrid. Il Partizan ha vinto di nuovo fuori casa. Vedo quindi il tutto molto complicato. In ogni caso sono contento per la squadra che recuperando i giocatori chiave e sta crescendo di livello, come ci aspettavamo a inizio stagione”.
Alex Mumbrù:
“Una partita nella quale credo che nella prima metà abbiamo giocato molto bene, che magari
avremmo dovuto concludere con 7/8 punti di differenza invece di quella che abbiamo fatto. L’inizio del terzo quarto per noi è stato disastroso, soprattutto i primi 4/5 minuti.
Abbiamo perso un pallone, Milano ne ha approfittato, relizzando credo 7 su 8 nei primi 8 tiri da
tre. Con un’alta percentuale. Un paio sono stati per demerito nostro, ma gli altri per meriti di
Milano, che ha giocato un ottimo terzo quarto. Alla fine abbiamo cambiato un po’ la difesa,
siamo riusciti a rientrare in partita, e alla fine le partite si decidono per piccoli dettagli, noi
eravamo un po’ alla eroica a fine partita, comunque ci abbiamo provato, e ci è scappato il
rimbalzo… però è vero che eravamo già al limite. Quindi non ci resta che congratularci con
Milano e pensare alla partita seguente”.
Domanda: “Cos’à fatto meglio Milano di voi per rimettersi in partita?”
AM: “Credo che ha fatto un gran terzo quarto; probabilmente dei primi 2/3 minuti noi li
abbiamo aiutati affinché stessero meglio, e quindi hanno avuto alte percentuali di
realizzazione, con il 7 su 8 in triple che ho commentato prima. Napier e Pangos hanno giocato
molto bene, e noi non siamo stati capaci di trovare una soluzione a quei minuti”.
Domanda: “Cosa pensi sia successo a inizio del terzo quarto?”
AM: “Beh, innanzitutto non possiamo iniziare perdendo un pallone: in ogni caso, dopo la tripla
di Josep [Puerto] eravamo più dentro alla partita, ma loro hanno avuto molto merito per fare
quello che hanno fatto, hanno sapito giocare con due play, in certi momenti hanno controllato
meglio la partita. Ci sarebbe piaciuto avere lo stesso controllo che avevano loro, ma loro a
poco a poco hanno aumentato il vantaggio grazie alle migliori percentuali. Non è che la
squadra non volesse, ma loro hanno avuto un momento in cui sono stati realmente superiori in
campo”.
Traduzione conferenza stampa a cura di Laura Cristaldi, che ringrazio
Cristiano Garbin
@garbo75