Milano vince una partita senza storia, dominando dall’inizio alla fine come mai era accaduto in stagione. Giova dire che l’avversario di questa sera è arrivato al Forum senza alcuna velleità di vittoria e un atteggiamento troppo molle per onorare il nutrito numero di tifosi al seguito. Ora tutto torna nelle mani di Milano che dovrà vincere a Belgrado, ribaltando la differenza canestri dell’andata per superare il turno.
La prima nota tattica del match vede Welsch ad impostare l’azione per i belgi, ma è subito un Cook su tutte le linee di passaggio a rubare due palloni (uno proprio a Welsch nella propria metà campo) e a regalare il primo mini-strappo a Milano. Charleroi ricuce con Hamilton e mette anche la testa avanti con il canestro di Hill, ma l’entrata in campo di Nicholas (molto più a suo agio uscendo dalla panchina) con le sue triple regala il +5 a fine primo quarto ai suoi.
Hairston riparte con un 2+1, ma è il “Melli-time” che, con un break sontuoso fatto di attacco e difesa, propizia il +15 grazie anche a un Radosevic che si fa trovare pronto nei pressi del canestro per finalizzare l’azione. Nicholas continua a perforare la retina avversariamettendo due bombe contro una zona contemplativa dei belgi che concede quasliasi soluzione dal perimetro. In attacco, per gli ospiti, non va certo meglio, visto che a metà quarto ci sono più palle perse (11) che canestri dal campo (9). Riddick decide di rimpinguare la bacheca delle nefandezze con un fallo commesso e un tecnico appena successivo che sancisce il +18 dell’intervallo.
Se ci potevano essere speranze per i belgi, con un rientro perentorio dagli spogliatoi, vengono subito fugate dall’inizio sprint di Milano che, con Hairston in cattedra, vola sino al +28 (64-36). Raggiunto il confortevole vantaggio Scariolo prova quintetti sperimentali e il terzo quarto si chiude con un 10-1 di parziale belga propiziato dalla tripla a fil di sirena di Jadin.
Il distacco rimane di 19 punti, ma il parziale subito fa aleggiare brutti ricordi in un Forum decisamente spoglio di spettatori.
Scariolo decide di dare fiducia al quintetto giovane con Radosevic, Melli, Giachetti, Nicholas, Viggiano che, nonostante qualche incertezza, ritrova il bandolo della matassa riportandosi in un attimo sul +30 (76-46) che sancisce la definitiva chiusura del match. C’è tempo anche per il rientro di Bourousis con il fine di fargli prendere ritmo e convinzioni offensive, ma nel quarto periodo l’unico interesse arriva dalla radiolina e le buone notizie provenienti da Madrid con il Partizan sconfitto nettamente.
MVP: Nicoló Melli 6 punti, 8 rimbalzi, 13 di valutazione. E’ l’artefice del primo break che spacca in due la partita e, ogni volta che entra in campo compie solo cose buone.
WVP: Tornike Shengeila. Come ha detto il suo allenatore, era meglio lasciarlo in panchina. 4 punti, altrettanti falli e 2 perse per -6 di valutazione.
Tabellini
I video delle conferenze stampa:
Giovanni Bozzi
http://www.youtube.com/watch?v=CAxdVHaL8kE&context=C2a7cbADOEgsToPDskJiBJr6xAe3_gXnS_OL5Kbx
Sergio Scariolo
http://www.youtube.com/watch?v=1OXZN7JhbaI&context=C2f890ADOEgsToPDskKCkA3q3_oHhT1WlMIDqgRH