Heraklion (GRE), 10 luglio 2023 – Era bastata la ferrea difesa del secondo tempo con Israele per portare a casa la prima vittoria della fase a gironi, non è stata abbastanza invece nella partita di oggi contro una Turchia non eccezionale ma più concreta degli avversari. Gli azzurri di coach Alessandro Magro cadono per 55-52 e chiudono il gruppo A con 1 vittoria e 2 sconfitte. Con tanto cuore, la grinta di Vincini sotto canestro e il coraggio di Boglio nel secondo tempo, l’Italia riesce parzialmente a risalire la china dopo essere sprofondata a -8 nel terzo quarto. Ad un minuto dalla fine gli azzurri si trovano a -1 e con la palla in mano per ribaltare l’inerzia ma non c’è niente da fare.
La Turchia chiude i conti grazie alla precisione della formidabile ala di 206 cm Berke Buyuktuncel, che segna i due liberi decisivi e sigilla una prestazione da 26 punti e 8 rimbalzi. Una produzione offensiva notevole, che diventa ancora più decisiva in una partita con percentuali bassissime per entrambe le squadre. Agli Azzurri sarebbe servita una risposta in attacco soprattutto da alcuni elementi del quintetto titolare: ma il trio Virginio-Casarin-Berdini “stecca” in questa serata (non a caso chiudendo in panchina la partita) e ora l’Italia è costretta ad osservare con attenzione l’ultimo match del suo raggruppamento. Il risultato di Israele-Belgio deciderà il piazzamento degli azzurri: molto probabile, in ogni caso, un ottavo di finale molto difficile contro Spagna o Serbia. Il cammino della Nazionale in questo momento sembra davvero complicato.
Ancora basse percentuali, con un attacco che fatica a prendere ritmo
Lo abbiamo anticipato nell’introduzione: l’Italia ha fatto un buon lavoro nella metà campo difensiva, con solo qualche errore nel terzo quarto che è stato pagato a caro prezzo, anche a causa della precisione degli avversari. A far male in questa parte del campo è stato soprattutto il già citato Buyuktuncel, mentre è stato ben limitato dalla difesa azzurra (soprattutto da quella di Vincini) lo spauracchio Samet Yigitoglu, centro di 216 cm che ha letteralmente dominato le prime due partite di Eurobasket. I turchi hanno commesso anche ben 23 palle perse, fermandosi a 55 punti segnati dopo averne messi a segno 70 di media nelle prime due apparizioni. Numeri che provano l’ottimo sforzo dell’Italia. Pare dunque abbastanza evidente che i problemi degli Azzurri si sono presentati ancora in attacco.
Non è una novità per questa Nazionale, che ha faticato a mettersi in ritmo anche nelle due prestazioni con Belgio e Israele. La squadra di Magro per larghi tratti sembra tenere troppo la palla in mano sul perimetro, facendo scorrere secondi preziosi e non trovando un vantaggio offensivo da sfruttare in modo efficiente. Ancora una volta le percentuali al tiro da 3 restano “antartiche”: 20% (6/29) al termine della partita, addirittura 1/17 dopo pochi minuti di terzo quarto. E’ da incolpare solo il cosiddetto “shot-making”? No, ci sono problemi anche nella creazione vera e propria di queste conclusioni, che spesso sono forzate dallo scadere dei 24 oppure in situazioni di isolamento.
Se a questi elementi aggiungiamo le prestazioni sottotono di quello che dovrebbe essere il go-to guy di questa Nazionale, ovvero Davide Casarin, otteniamo il peggior attacco di questa fase a gironi degli europei. 60.7 punti di media: la determinazione dei ragazzi non manca e non tardiamo a sottolinearlo. Ma con questa produzione non puoi andare da nessuna parte, anche con tutti gli sforzi del mondo nella metà campo difensiva.
La partita
Nel primo quarto l’Italia ha totalmente soffocato gli avversari nella metà campo difensiva: i turchi segnano solo 4 punti nei primi 8 minuti, ma gli azzurri non riescono ad approfittarne in attacco. La squadra di Magro prova a prendere il largo al 14′, con la transizione di Casarin che regala il 10-15. La Turchia, però, risponde presente e piazza un controparziale di 10-2 per restare a contatto e andare all’intervallo sul 22-21.
L’inizio di secondo tempo è ancora uno show offensivo di Buyuktuncel, a cui rispondono le prime triple degli azzurri. Faggian, Boglio e Loro sbloccano l’Italia dalla lunga distanza e la tengono a -1 (36-37). Nell’ultimo quarto i turchi tentano di dare un altro strappo sul 49-42, ma la precisione di un encomiabile Luca Vincini tengono lì gli azzurri. La squadra di Magro torna a stringere le maglie in difesa e ad essere aggressiva, ma negli ultimi secondi l’attacco non trova soluzioni. Boglio e Giordano hanno un paio di occasioni per mettere avanti l’Italia o forzare l’overtime ma non c’è niente da fare. Finisce 55-52.
Turchia U20 55 – Italia U20 52
Pagelle
#3 Alessandro Ferrari sv: solo 3 minuti in campo per lui, con un rimbalzo e -8 di plus minus. Impossibile giudicare
#4 Nicola Giordano 5,5: alterna giocate di grande energia ad un po’ di affanno con la palla in mano, quando si trova nel ruolo di ball-handler primario. Chiude in campo la partita, facendo registrare solo 3 punti con 1/4 e 0 di valutazione. Si impegna in difesa, però…
#7 Nicola Berdini 5: molto più in confusione rispetto alle uscite precedenti. Non trova mai precisione al tiro (1/7) e commette tanti errori nella gestione del pallone (4 palle perse). Prova a metterci energia nella sua metà campo ma anche qui non è perfetto, con anche un paio di simulazioni probabilmente evitabili. Resta in panchina negli ultimi minuti
#9 Ivan Onojaife 5,5: il suo ingresso è abbastanza disastroso con 2 falli banali (un antisportivo e uno che regala due liberi allo scadere dei 24″). Prende un po’ le misure alla partita nei minuti successivi, riuscendo a smazzare 3 assist quando viene servito sotto canestro.
#10 Davide Casarin 5: fino a questo momento è lui la grande delusione dell’Europeo dell’Italia. Prima di uscire per infortunio nell’ultimo quarto, la guardia in forza alla Scaligera tira 1/6, con 6 rimbalzi, 4 palle perse e 3 assist. Non manca la grinta sotto il proprio canestro e nel cercare di spingere in transizione: ma anche oggi pomeriggio va in confusione e non è affidabile con la palla in mano
#11 Nicolò Virginio 5: troppo poco anche dall’ala in forza all’Openjobmetis Varese. Pure Nicolò tira 1/6 dal campo e non riesce a farsi sentire a rimbalzo, chiudendo con un eloquente -2 di valutazione.
#12 Alfredo Boglio 6,5: parte un po’ in sordina, facendo i conti anche con qualche problema di falli, ma esce alla distanza. Mantiene alto il voltaggio in difesa e segna 12 punti negli ultimi 15 minuti di partita: non entrano le due conclusioni che avrebbero dato il vantaggio all’Italia nell’ultimo minuto.
#13 Octavio Maretto 6: inizia e chiude la partita con tanta energia in difesa, senza mai trovare ritmo in attacco
#15 Tommaso Fantona sv
#16 Luca Vincini 7: nettamente il migliore dell’Italia, riesce a tenere botta contro i 216 cm del centro Yigitoglu. Lotta bene a rimbalzo (più di quanto il 4 sotto la voce “carambole conquistate”), distribuisce 3 stoppate ed è preciso in attacco sia nelle scelte che nelle esecuzioni: chiude con 15 punti, 4/6 dal campo e 6/7 ai liberi
#19 Andrea Loro 6,5: è nettamente il miglior rimbalzista degli azzurri e si merita di stare in campo per più di 15 minuti e anche nel quintetto finale. Meglio del compagno di reparto Virginio, mette anche una delle 6 triple degli Azzurri. Commette qualche imprecisione, ma la sua è una prestazione positiva.
#99 Leonardo Faggian 6: prova a rendersi utile mettendo in campo tanta energia in difesa, con mani rapide e rotazioni intelligenti che lo portano a recuperare ben 4 palloni. La sua partita è sufficiente nonostante il 2/10 al tiro.
Photo: FIBA official website