VERONA – Passa un ottimo Natale la Tezenis Verona, che travolge Forlì per 93-73, centra la terza vittoria consecutiva e si rilancia verso le zone alte della classifica. Al PalaOlimpia la Scaligera giunge pronta all’appuntamento con la partita della maturità, mantiene sempre il pallino del gioco e dilaga nel secondo tempo appena riduce sprechi ed errori. Porta dirige l’orchestra come nemmeno Riccardo Muti, Vukcevic è letale nel terzo quarto e Mariani chiude nell’ultimo con tre triple contro la 1-3-1 di Vucinic. Se Verona non si stacca prima è solo perché un West fisicamente straripante pasticcia dalla lunetta chiudendo con un incredibile 3/14, non fanno però meglio gli ospiti con un 15/34 degno di una partita di CSI. Forlì regge finché la mira da fuori la assiste e finché ha un grande Huff, ma sbaglia troppi tiri comodi e si conferma troppo fragile difensivamente per poter puntare al colpo in trasferta.
Circa 2.200 gli spettatori al PalaOlimpia, solita nutrita rappresentanza ospite con circa trecento tifosi provenienti dalla Romagna sparpagliati tra il pubblico. Qualche lieve scaramuccia verbale, ma tutto fila liscio. Verona ancora con Banti in quintetto assieme ai soliti Porta, Renzi, West e Boscagin, Forlì risponde con Borsato, Freeman, Huff, Trapani ed Easley.
Prova la partenza sprint Verona trascinata dal proprio capitano, non si scompongono gli ospiti che pur sbagliando qualche tiro libero di troppo recuperano dall’11-4 firmato Renzi e trovano bene la via del canestro da sotto ed in entrata, chiudendo il primo quarto sul 17-15. Verona non approfitta nemmeno di un misterioso fallo tecnico alla panchina forlivese, probabilmente innocente dato che l’insulto all’arbitro era giunto da uno spettatore ospite seduto in prima fila in tribuna.
Huff è decisamente in vena nel secondo quarto e Forlì mette la testa avanti, issandosi al 22-24 dopo una tripla di Casoli che però di lì a poco pagherà dazio all’età ed alla fatica. Il finnico però è troppo solo anche perché Freeman ha le polveri bagnate, Porta fa a fette la difesa ospite e propizia un parziale di 8-0 che dà il primo indirizzo alla partita. L’alleyoop dell’argentino per West vale il 34-27, tentano il recupero gli ospiti ma mantiene la calma Verona pur soffrendo un po’ a rimbalzo contro l’energia di Easley. Si va al riposo sul 40-34, sciupando anche qualcosa di troppo nel finale di quarto.
Si ricomincia da dove si era terminato, con Porta ad inventare e West a sbagliare tiri liberi a livello ormai di psicosi. Per questo Verona non allunga nonostante un netto dominio a livello di gioco, Mario comunque è incontenibile fisicamente e trova la via del canestro in entrata con molta facilità, facendo arrabbiare qualche tifoso romagnolo un po’ troppo acceso con le sue consuete esultanze. Lui e soprattutto un Vukcevic sontuoso tengono a distanza di sicurezza Verona, che si issa sul 53-44 dopo che uno dei pochi sprazzi di Borsato aveva riportato gli ospiti a -3. Sei punti del serbo inframmezzati da un canestro di Renzi stasera in difficoltà in attacco ma concentrato in difesa e a rimbalzo valgono il massimo vantaggio sul 61-50. Verona potrebbe ammazzare la partita ma non lo fa, Natali riscatta un goffo errore in contropiede con la tripla del 63-53, Freeman in entrata fa 65-55 e il periodo si chiude con il quarto fallo di Boscagin. Il capitano tenta il calcio alla Miller per ottenere il fallo a favore, non è dello stesso avviso l’arbitro che punisce la furbata tra i fischi del pubblico.
Il quarto periodo è nel segno di Mariani, che entra e colpisce subito tre volte da fuori contro la zona avversaria. Huff e Freeman però hanno aggiustato la mira e tengono in vita la loro squadra, ma il tempo scorre sempre di più e il vantaggio scaligero si mantiene in doppia cifra, dilatandosi poi al 77-63 sull’ultimo tiro pesante del perugino. Quando poi la MarcoPolo inizia a sbagliare conclusioni pur ben costruite cala il sipario, con Porta che in entrata firma l’82-66 che a quattro minuti dalla fine sa tanto di gameover. Forlì prova a rendere meno pesante il passivo ma trova solo palle perse ed errori dalla lunetta di Freeman ed Easley, per Verona entra Colli e fa subito 4 punti e c’è tempo pure per vedere un minuto di De La Cruz. Finisce 93-73, la Tezenis passerà un Natale finalmente in zona playoff.
TEZENIS VERONA – MARCOPOLOSHOP.IT FORLI’ 93-73 (17-15, 23-19, 25-21, 28-18)
Sala Stampa
Martelossi
Come avevo già detto in settimana, questa è una di quelle partite che diventano facili dopo, quando magari guardi il tabellone, ma prima non lo sono affatto. Per questo rendo merito ai ragazzi per avere ottenuto questa vittoria netta. L’inizio partita non è stato semplice, loro avevano preso un buon ritmo e siamo andati un po’ in difficoltà ma poi siamo riusciti presto a riportare l’inerzia dalla nostra parte. Con il tempo siamo saliti di livello in difesa, sporcando palloni, impedendo il contropiede, e abbiamo tenuto a 65 una squadra dall’ottimo attacco, tanto che credo siamo per loro record negativo stagionale. Abbiamo concesso di più a qualcuno, come i loro lunghi, per limitare gli altri e faceva parte del piano partita.
Loro avevano un giocatore molto atipico come Easley, soprattutto dopo che per un mese avevamo invece affrontato squadre con assetto e giocatori simile al nostro, pertanto temevamo di soffrire la sua abilità al rimbalzo offensivo. Siamo stati invece bravi a chiudere pari il conteggio, rimanendo tenaci nelle difficoltà: questo è il più grande miglioramento della squadra.
Quello di West ai liberi è chiaramente un problema psicologico, spero sia una cosa passeggera dato che ad inizio stagione li segnava. Waleskowski ha un po’ il fiato corto ma sa esserci quando serve, oggi l’ho tenuto in campo di più anche se magari non era necessario per rimetterlo in condizione. Bisogna anche sfruttare i suoi punti di forza in attacco, stasera ho notato che magari lo faceva di più chi già aveva giocato con lui l’anno scorso, pian piano lo faranno tutti. Lui è magari più concreto ma ribadisco che Edwards è un giocatore che può diventare molto importante e presto verrà fuori, aspettiamo il suo ritorno.
MVP: Antonio Porta si conferma l’incubo della MarcoPoloShop Forlì, che già l’anno scorso contribuì a travolgere con una grande prestazione. Il play italo-argentino sembra essersi definitivamente messo alle spalle le difficoltà di inizio stagione, approfitta bene delle difficoltà forlivesi in difesa soprattutto nella protezione dell’area e trova sempre il compagno libero con irrisoria facilità. La squadra è tornata nelle sue mani e sembra in grado di condurla a grandi traguardi. Per lui alla fine 17 punti e 8 assist. Se poi quando si siede in panchina per rifiatare entra un Mariani che fa 3/3 da tre punti in pochi minuti, diventa tutto più facile.
Il peggiore: vero che Borsato e Natali danno probabilmente un contributo peggiore a livello di qualità, ma nessuno di loro ha il compito di trascinatore che dovrebbe invece avere Austin Freeman. Il capocannoniere del campionato stasera ha però le polveri bagnate, ed è emblematico il 6/19 dal campo ma soprattutto la netta sensazione di non incidere mai sulla partita, nonostante cifre non troppo malvagie (14 punti, 7 rimbalzi e 5 assist). Forlì da lui si aspetta di più.
Lorenzo Peretti