Raduno al palasport di viale Sclavo, stamani, per i giocatori della Montepaschi. Presenti i riconfermati Stonerook, Kaukenas, Eze, Datome, i nuovi arrivati Carraretto, Forte e McIntyre, ed i giovani DErcole e Lechthaler. Nel primo pomeriggio è giunto a Siena dallAmerica Sato, mentre è previsto per metà settembre il rientro di Boisaal termine degli impegni con la Nazionale. Rimane da chiarire la situazione di Baxter, per la vicenda extra basket che lo ha riguardato.
Stamani, dopo le presentazioni di rito e lincontro con i giornalisti, la squadra ha ricevuto il materiale e già dal pomeriggio comincerà gli allenamenti. I giocatori per due giorni sosterranno sedute di atletica con i preparatori Forconi e Bencardino, poi da mercoledì saranno al palasport per linizio degli allenamenti.
Nei primi tre giorni cominceremo a costruire le basi di gioco dinsieme, un linguaggio comune che ci permetta di allenarci, poi ci concentreremo sulla difesa. Così il coach Simone Pianigiani dà il via al lavoro di preparazione. Anche nelle precedenti tre stagioni prosegue lallenatore biancoverde – mi sono trovato a guidare la preparazione della squadra per gli impegni di Recalcati, ma questanno è diverso, provo emozioni e sensazioni forti che fanno parte del mio lavoro. Per me è straordinario debuttare come capo allenatore a Siena, alla Montepaschi. Ora, dopo il lavoro estivo, inizia il periodo che mi piace di più: allenare una squadra, dare unidentità ad un gruppo insieme a tutto il mio staff.
La Montepaschi questanno è stata costruita seguendo unidea ben precisa.
Sono soddisfatto di come è andata la campagna acquisti in unannata difficilissima come questa, con la forte concorrenza dei grandi club europei. Noi siamo partiti con unidea tecnica e questa si è, poi, concretizzata grazie al buon lavoro del dg Minucci. Abbiamo tutti i ruoli coperti secondo quello che vogliamo sia il nostro gioco e personalmente lo ritengo un vantaggio. La nostra è una squadra volutamente affamata ed abbastanza giovane, dunque, le chiederemo di puntare sullintensità. In un campionato come questo, in cui i roster sono costruiti con molti americani, non mancherà di sicuro il talento, quindi la continuità e lintensità di gioco potranno fare la differenza.
Una lunga esperienza vincente nel settore giovanile, ed ora il debutto come head coach. Cosa ti porti dal passato con i giovani?
Lattenzione al dettaglio, la cura del particolare che è indispensabile con i giovani e che secondo me non va persa nemmeno nei senior. Non credo nelle squadre che devono solo esseregestite ma penso che debbano essere allenate con continuità. E quanto mi porto dietro dallesperienza del passato ed anche i miei collaboratori, che hanno seguito un percorso simile al mio, sono convinti di questo.