Terza vittoria su tre partite per l’Italbasket, che batte il Senegal per 64-56 e ottiene la qualificazione matematica per la seconda fase del Mondiale di Saitama, con due giornate di anticipo sul calendario. Domani e giovedì, rispettivamente contro Stati Uniti e Porto Rico, la Nazionale si giocherà i primi 3 posti, per cercare un accoppiamento migliore, in vista degli ottavi di finale del fine settimana.
La giornata di riposo restituisce un’Italia non particolarmente brillante, molto fallosa al tiro, e con poca carica agonistica, e solamente la modesta caratura dell’avversario permette agli azzurri di portare a casa la vittoria, con un ultimo quarto d’ora di ottima pressione difensiva, vera e propria arma in più per questi Campionati.
L’Italbasket parte bene, con 5 punti firmati Belinelli, e con una grande presenza a rimbalzo offensivo (4 nei primi 5 minuti), anche se mostra da subito preoccupanti lacune nella circolazione della palla, con una ricerca fin troppo insistita del tiro dalla lunga distanza. La difesa non è particolarmente ordinata, ma frutta, anche grazie a clamorose inesperienze degli africani, un paio di recuperi, che sembrano incanalare verso i binari della tranquillità la partita. Mai niente di più sbagliato: l’Italbasket si rilassa e si disunisce, cominciando a sparacchiare dal campo (3/15 dal campo, a metà primo quarto), ingolfando l’attacco.
Il Senegal risponde prendendo il controllo dei rimbalzi, grazie in particolare ai due N’Diaye, Makhtar e Mamadou, ex Toronto Raptors, e trovando un’inattesa scarica di punti dal giovane Pene: il 22enne del Vichy entra in campo molto deciso, e con grande sfrontatezza mette due bombe, riportando il Senegal alla parità, sul 16-16, proprio in conclusione di primo quarto.
Nel secondo periodo, continua lo show di Pene, che con un’altra bomba manda i suoi avanti di 3, portando a 9 il proprio bottino personale. Il Senegal prova la fuga, ma l’Italia è brava a riportarsi in parità, a quota 25. Coach Recalcati passa a zona, ma non è una scelta vincente, e 2 rimbalzi offensivi, firmati Badiane (ex seconda scelta degli Houston Rockets, ora algli Skyliners Francoforte) e Savané lanciano gli africani sul +4, in chiusura di primo tempo.
Il parziale, al riposo, è di 28-31 per il Senegal, ma il vero problema è nelle percentuali di tiro italiane: 10/37, frutto di un 6/17 da 2 e di un 4/20 da 3 punti.
In apertura di terzo quarto, proprio quando tutti si sarebbero aspettati una reazione azzurra, le cose si mettono, per quanto possibile, ancora peggio. Nei primi 4 minuti, l’Italia non vede il canestro, e ha la fortuna che il Senegal ne approfitti solo a metà, portandosi sul 28-36. Michelori dà un po’ di respiro all’Italia, ma non basta, e a 3 minuti dal termine del terzo quarto, la forbice si allarga ulteriormente. Il tabellone dice 32-44, e l’Italia sembra sempre più spacciata. Proprio qua però, la partita cambia. Entra in campo Mordente, che comincia il suo classico lavoro difensivo, mette dentro i due liberi che riaccendono il motore offensivo degli azzurri, e dà una carica positiva al resto del quintetto. In chiusura di quarto poi, un fallo su un tiro da 3 di Soragna permette al mantovano della Benetton di riportare a -3 i suoi, sul 42-45.
Nel quarto periodo entra Rocca, per dare ulteriore spinta alla difesa (in quintetto erano già presenti anche Mordente, Soragna e Michelori), e l’Italia cambia modo di stare in campo. Il gioco ne risente, la palla circola poco, ma dietro, la pressione sui senegalesi è tremenda, e il mini parziale che riporta gli africani sul +7 (44-51) è solamente un fuoco di paglia. Due triple, a cavallo dei 7 minuti dal termine, firmate Mancinelli e Michelori, riportano l’Italia a -1, prima che proprio Michelori, riporti avanti i nostri. La difesa tiene, e Mancinelli prima, e Mordente poi, con due canestri consecutivi, lanciano in orbita l’Italia, fino al 58-51 che a 2 minuti dal termine pare consegnare vittoria e qualificazione all’Italia(parziale di 14-0, con gli africani inchiodati a 51 punti per quasi 6 minuti). Badiane, con due liberi, riavvicina i suoi, ma è ancora Mordente a segnare e a tenere lontani i senegalesi. A un minuto dal termine c’è l’ultimo sussulto degli africani, con la bomba di Ndoye (top scorer dell’incontro, con 18 punti, cui ha aggiungo anche 7 rimbalzi), per il 61-56.
Ancora una volta però, spunta il leader della squadra, colui che ha voluto la palla in mano nel momento decisivo, contro la Slovenia, e che ha chiuso anche questa partita: Matteo Soragna, con una bomba abbastanza fortunosa, a dir la verità, chiude i conti, e permette all’Italia di presentarsi al cospetto degli Stati Uniti, domattina, dall’alto del primo posto, a punteggio pieno, nel girone D.
Diretta su Rai Due domattina, ore 12.25, per quella che sembra un’impresa impossibile anche per quest’Italia, nonostante i ragazzi di coach Recalcati ci abbiano abituato a non mollare mai e a lottare su ogni pallone.
Italia – Senegal 64-56
MVP
Matteo Soragna. Leader in campo e fuori, oggi è anche il top scorer, nella giornata peggiore al tiro per Belinelli e Basile. E’ sua la bomba decisiva, è suo l’atteggiamento che tutta la squadra deve apprezzare e imitare.