Partita thrilling doveva essere e le attese non sono state smentite. Sanga doveva innanzitutto proteggere il piccolo vantaggio di 4 punti dell’andata e poi in seconda battuta cercare di vincere per mettere 4 punti di distanza (che poi sono virtualmente sei) con le campane.
Missione compiuta, dopo una partita dalle mille emozioni, con Battipaglia partita forte e Sanga che invece ha annaspato nel primo quarto ma ha carburato come un vecchio diesel in maniera lenta ma costante a partire dal secondo.
Partita a punteggio alto, fatto inconsueto per entrambe le squadre, decisa da un Sanga più lucido nel finale con le super prestazioni negli ultimi minuti soprattutto di Madonna ma anche di Penz e Diallo.
Aver mantenuto il telaio dello scorso anno a mio avviso ha fatto la differenza nell’ultimo quarto. Giocatrici che si conoscono e che sono (erano) abituate a queste partite con tanta posta in palio da far tremare polsi e gambe.
A Battipaglia è un po’ successo questo, la squadra è giovane o di età o di esperienza a questo livello e solo l’immensa Ferrari non è e non poteva bastare. Certo nulla è ancora perduto ma ora le campane saranno consapevoli che a meno di miracoli la salvezza se la dovranno conquistare in trasferta nei playout.
Impresa difficile ma nemmeno impossibile, dato che il patron Rossini potrebbe ricorrere ad un ulteriore correttivo sul mercato per rafforzarsi; abbiamo visto stasera che la rotazione a sei è insufficiente se si vuole arrivare a fine partita con lucidità.
Globalmente comunque è stata una partita con tanti errori da ambo le parti, la classifica non mente: sono per ora le due candidate principali a giocarsi la finale dei playout, non mi nascondo.
Ma il campionato è lungo ed anche altre piazze oltre alle due protagoniste di stasera devono stare attente, perché nel basket basta un episodio, un infortunio o anche qualcosa adesso imponderabile per cambiare l’inerzia di una o più squadre.
IL TABELLINO: PB63 Battipaglia – Sanga Milano 79 – 82
LE PAGELLE
TOFFALI Susanna 5,5: attacca dritto per dritto e fa bene, ma sbaglia troppi lay-up, anche semplicissimi. In difesa si sacrifica ma non punge come al solito
MADONNA Taj 8: partita alla Mike D’Antoni, desaparecida nei primi 20 minuti ma negli ultimi 10 trascinatrice della squadra mostrando una volta di più di avere attributi cubici e doti di leadership innate.
TULONEN Helmi 6: buon inizio realizzativo ma troppe pause difensive, con Yurkevichus che le scappava via da tutte le parti. Meglio nella ripresa, e molto meglio nelle battute finali
PENZ Elisabetta 7,5: fa continuamente dentro e fuori dal campo causa problemi di falli. Li gestisce alla grande, ne aveva 4 già a metà terzo quarto, ed in più mette canestri pesanti, comprese due triplone difficili dopo ricezioni complesse
DIALLO Umi 7: duello tra pesi massimi con Johnson. La subisce all’inizio ma poi prende le misure e nel finale diventa anche lei decisiva con un paio di rollate a canestro (tra cui l’ultima, fondamentale) e con qualche libero realizzato
BERETTA Arianna 6: partita sofferta ma i suoi due canestri, tra l’altro di ottima fattura, rappresentano i suoi due mattoni portati per la costruzione della casa
BONOMI Benedetta 6: meno minuti di Beretta ma stesso ruolo. Un bel canestro in palleggio arresto e tiro, due triple piedi per terra uscite. Comunque utile
GUARNERI Stefania 7: 4 minuti ad alto voltaggio, con un canestro, un recupero in anticipo ed un fallo subito prima di uscire per un colpo ricevuto. Torna molto più tardi, e sinceramente io l’avrei fatta giocare di più
VINTSILAIOU Angeliki 7: mano fredda da tre punti è vero, ma è stata lei ad accendere la miccia arancione che ha permesso a Sanga di crederci. Le sue penetrazioni hanno affettato la difesa campana
TURMEL Angelina 6: dall’alto dei suoi 2 metri ci si chiede come faccia a sbagliare certi tiri….ma a conti fatti risultano importanti nel finale la sua esperienza e la sua fisicità in mezzo all’area
FERRARI CALABRO Paola 8: cervello cestistico di prim’ordine incastonato in un corpo che ormai ha poca benzina. Partita da fuoriclasse.
POTOLICCHIO Raffaella 7: mano caldissima da tre che fa male alle milanesi ma piuttosto pasticciona in altri frangenti
SEKA Sarah Ashley 6: non gioca male ma non riesce ad essere incisiva come potrebbe. Ha spesso un vantaggio fisico e/o atletico contro Penz, Beretta e Bonomi ma non lo sfrutta appieno
JOHNSON Ciera 6: la sua mano morbida castiga più volte Sanga all’inizio, poi viene un po’ dimenticata dalle compagne, e alla fine commette un paio di errori difensivi clamorosi. Raggiunge la sufficienza perché li sotto è quasi sempre lasciata sola
MILANI Jessica 6: bella faccia tosta e bell’agonismo, di più non poteva fare
YURKEVICHUS Tatjiana 6,5: all’inizio l’impressione che Sanga avrebbe dovuto liberarsi di Diallo e non di lei c’è. Finisce con un 16 e 12 di tutto rispetto ma le sue mani ruvide le impediscono sia di segnare da dietro l’arco tiri decisivi, sia di segnare dei canestri piuttosto agevoli che si era ben procurata essendo molto più agile delle avversarie.
LE PAROLE DEI PROTAGONISTI
Si ringrazia Giovanni Salerno, ufficio stampa Pol. Battipagliese
Cristiano Garbin
@garbo75
IG: garbin_cristiano