IL COMMENTO
Prima semifinale di queste inedite Final 4 di Coppa Italia a Torino nella stessa location dei maschietti della LBA. Di fronte la capolista Reyer Venezia e il solido Geas Sesto San Giovanni di Cinzia Zanotti.
Nell’ultimo scontro fu vittoria per la Reyer di misura sul campo delle lombarde ma si era a fine novembre e da quel momento tanta acqua è passata sotto i ponti (parlando di Venezia poi…..).
Geas pian piano è risalita in classifica ed ha recuperato tutte le giocatrici del proprio organico ed i miglioramenti si sono visti: ora ha agganciato la Magnolia al quarto posto e proprio a Campobasso ha strappato la qualificazione per questa F4.
La Reyer è prima, ha perso solo una partita a Schio ed in Eurocup ha fatto percorso netto dimostrando un gioco frizzante, una panchina lunga ed un ottima intesa tra tutte le componenti anche se nell’ultimo periodo è parsa un filo in calando.
La partita è stata avvincente anche se non bellissima, fatta da parziali e da contro parziali, da mosse tattiche come a scacchi tra i due coach. La vince Reyer dopo che sul 40-47 ha visto da molto vicino lo spettro della sconfitta.
Geas recriminerà a lungo per questa partita, con l’avvio shock sotto subito di 20 punti , la rimonta progressiva ma costante, il sorpasso ed il massimo vantaggio come detto di sette punti. A quel punto forse la classica paura di vincere, di sicuro tanti episodi tutti di segno avverso come uno sfondo non fischiato, la tripla in e out di Trucco, il palleggio arresto e tiro e il libero di Gwathmey mandati sul ferro.
La Reyer invece ha vinto da grande squadra, non accettando la sconfitta e lottando fino alla fine nonostante una poca brillantezza di fondo specie in qualche giocatrice chiave come ad esempio Villa, qualche acciaccata come Berkani e l’assenza pesante di Pan.
Ma è stata anche una vittoria tattica. Se Mazzon nel primo tempo non mi aveva convinto granché per scelte difensive, rotazioni e timing dei time out nella ripresa ha operato un paio di chiamate che hanno rigirato la partita e lo ha fatto nel momento giusto.
Le tre lunghe con Kuier da ala piccola e quella zona con Cubaj in mezzo a bloccare tutto quanto sono farina del suo sacco, che solo uno scatto d’ira stava rischiando di rovesciare. Quel tecnico dopo il calcio dato al pallone poteva avere conseguenze più gravi di un fallo tecnico tra l’altro non convertito dalla 24 in maglia Geas.
E’ andata bene all’ex tecnico di Verona che ora aspetta la rivale di sempre Schio in finale per il classico derby veneto. Domenica le orogranata hanno l’occasione di mettere in bacheca il primo trofeo di questo nuovo corso, e visto l’andazzo in Coppa potrebbe non essere l’unico.
IL TABELLINO: Geas Sesto San Giovanni – Reyer Venezia 52 – 56
LE PAGELLE
MOORE Tinara 6,5: parte male, poi la squadra la cerca come al solito e lei si fa trovare pronta. Non riesce però, anche per la forza delle avversarie, ad incidere profondamente sul match come ci ha abituato spesso a fare
CONTI Gina 5,5: fa giocare la più brutta partita a Villa da molto tempo a questa parte ma in attacco stecca proprio sul suo punto forte, il tiro da tre. E questo, come potete leggere anche nelle pagelle di Trucco e Bestagno, decide il match
BESTAGNO Elena 5,5: si sbatte in difesa, tenta di cambiare ritmo in attacco non riuscendoci mai. La difesa Reyer la battezza, anche il suo 1/6 è una sorta di condanna per Geas
TRUCCO Valeria 6: nemo propheta in patria. Nel primo quarto è bloccata dalla tensione e dalla emozione, poi si scioglie e gioca come sa anche se l’1/5 da 3 grida vendetta. Come l’ultimo di quei 5 tiri scoccati, un beffardo dentro e fuori che lancia Venezia verso la vittoria
PANZERA Ilaria 5,5: solita piovra difensivamente parlando, in attacco si accende a sprazzi, e sono sprazzi molto corti.
GWATHMEY Jazmon 5: la partita in sé sarebbe da sufficienza, ma quell’arresto e tiro dal fondo e il tiro libero del tecnico non doveva e non poteva sbagliarli
DOTTO Caterina 5: pochi minuti, non sembrava brillantissima atleticamente e forse questo è il motivo del suo minutaggio. Incide zero sulla partita
BEGIC Ana 6: anche per lei minutaggio in singola cifra; fa fatica come tutte nel primo quarto, meglio nella ripresa ma Moore e Trucco sono di un altro livello ad oggi rispetto a lei, per cui non mi sento di biasimare la scelta di Zanotti
CUBAJ Lorela 6,5: partita solida specie difensivamente, chiamata più volte da Mazzon per contenere Tinara Moore se la cava piuttosto bene. In più, tra gli altri canestri, segna anche un long two in un momento topico.
FASSINA Martina 6,5: è lei a propiziare il primo break, poi fa più fatica ma tutto sommato prova molto più che sufficiente
KUIER Awak 6,5: non brilla particolarmente in attacco ma in difesa, specie da ala piccola, alza un muro invalicabile respingendo al mittente 4 tiri e cambiando la parabola di parecchi altri.
VILLA Matilde 5,5: dopo un primo quarto nella norma gioca i due quarti centrali molto male, e non siamo abituati né a vederlo né a scriverlo. Si riscatta con un canestro difficile ed importante nel finale
SHEPARD Jessica 6: sotto canestro trova pane per i suoi denti con Trucco e Moore e fatica a segnare tiri che di solito mette facilmente. In difesa fa fatica ma a rimbalzo si fa sempre sentire
BERKANI Lisa 6: non stava bene fisicamente ma nonostante qualche persa, che fa anche quando è al 100%, segna 6 punticini preziosi
MAKURAT Anna 5: partita nel segno di quelle di quest’anno. Poco incisiva, poco determinante, poco in tutto insomma. Una delle chiavi della finale sarà il suo rendimento, ed il suo match up con Parks e Guirantes
NICOLODI Giuditta: spiccioli di partita
GORINI Gaia sv: 15 minuti da grande ex, non si vede quasi mai. Nè in negativo né in positivo
LE PAROLE DELLE PROTAGONISTE
Matilde Villa: “E’ stata una partita tosta, ma ce lo aspettavamo, Geas è una squadra che non molla mai e anche stasera lo ha dimostrato. Siamo state brave a mantenere la calma e a non disunirci nei momenti della partita in cui eravamo sotto. Ringrazio le mie compagne, ho avuto anche io dei momenti durante la partita in cui sono stata in difficoltà e ci siamo tutte aiutate reciprocamente. Ovviamente sono contenta del mio canestro sul finale, ma è sempre il grande lavoro di squadra a fare poi la differenza. Siamo orgogliose di aver raggiunto la finale, ora vedremo il nostro avversario.”
Cristiano Garbin
@garbo75
IG: garbin_cristiano