IL COMMENTO
Il Famila Wuber Schio, dopo essere sprofondato fino al -16 nel secondo periodo, supera la Passalacqua Ragusa e sfiderà domenica in finale l’Umana Reyer Venezia, che ha sudato le fatidiche sette camicie per avere la meglio dell’Allianz Geas Sesto San Giovanni.
Se quella delle venete a questa Final Four era data per scontata, la partecipazione delle siciliane è stata conquistata, in casa della Virtus Segafredo Bologna, “con olio di gomito” e contro i favori del pronostico.
Il remake della semifinale dello scorso anno, che vide il successo della squadra di Georgios Dikaioulakos solo dopo un overtime, è stato double face.
Si affrontavano le uniche squadre che nelle ultime 10 edizioni si sono aggiudicate il trofeo (8 le scledensi e 2 le ragusane).
Assente Laura Spreafico, la squadra biancoverde è partita col doppio play, mentre le orange dovevano sopperire all’assenza di Julia Reisingerova con Jasmine Keys dal primo minuto.
Nella prima metà di gara le percentuali clamorose dal perimetro della squadra di coach Lino Lardo hanno fatto tutta la differenza del mondo, mentre le ragazze venete sembravano in stato confusionale, pure in attacco, dopo “aver preso un cazzotto dopo l’altro”, ma hanno la pelle dura
Nel secondo tempo, in cui le ragusane hanno realizzato appena 15 punti dopo i 43 del primo, la musica è cambiata.
A guidare la riscossa sono state soprattutto le 2 esterne straniere scledensi, Robyn Parks e Arella Guirantes, a dimostrazione della bontà della squadra (tanto per dire, nella gara in Sicilia vinta in campionato, furono 5 italiane, capitanate da Giorgia Sottana, a fare la differenza).
Il Famila Wuber Schio dovrà preparare, almeno mentalmente, la sfida di domenica contro la squadra di Andrea Mazzon, mentre la Passalacqua Ragusa può cominciare a pensare alla trasferta di campionato di sabato prossimo in casa del Banco di Sardegna Sassari.
Le venete dovrebbero avere un rendimento migliore dalle lunghe di ruolo per faticare meno, mentre le siciliane in primis dovranno azzeccare l’approccio (come oggi) e puntare soprattutto sul gioco interno di Oderah Chidom e su quello “totale” di Laura Juskaite.
IL TABELLINO: Famila Schio – Virtus Eirene Ragusa 67 – 58
THOMAS Jasmine 6: nel primo periodo (e nel primo tempo in generale) è stata “un’arma illegale al tiro, e non solo. Nel resto della partita “ha perso punti”.
MILAZZO Ilaria 5: non è ancora al 100% dal punto di vista fisico, probabilmente, ma da lei ci si aspettano giocate di livello anche dal punto di vista balistico.
JAKUBCOVA Ivana 6: si è rivista finalmente in campo. Più dei suoi centimetri sotto canestro, che dovrebbe fare valere maggiormente, si è fatta apprezzare nel tiro dal perimetro.
PASTRELLO Silvia 6: la lotta è il suo “campo di battaglia”. Si è trovata abbastanza a suo agio, anche se altre volte ha fatto di meglio anche in fase offensiva.
JUSKAITE Laura 7: lei ha la capacità di caricarsi la squadra sulle spalle, per personalità e per talento. Non è bastato, ma ha fatto bene in varie fasi di gioco e ha trovato canestri in vari modi e da varie posizioni.
MICCOLI Maria 5: da lei ci si aspettava di più. Ha abituato male in questa stagione i suoi tifosi e la propria squadra. Si rifarà.
CHIDOM Oderah 7,5: nonostante la sconfitta, è stata la migliore lunga del match. Ha centrato il fondo della retina anche dal perimento, oltre a catturare un botto di rimbalzi
NIKOLIC Matea e DI FINE Josephine s.v.
KEYS Jasmine 6: non è stata la migliore versione della lunga italiana, ma comunque passabile.
BESTAGNO Martina 6: ha dato la solita mano sotto le plance. Ha realizzato una tripla importante, anche dal punto di vista psicologico, nel terzo periodo: primo vantaggio della partita per le venete.
PARKS Robyn 7,5: è stata lei, col suo talento offensivo e con le sue capacità balistiche, al pari di Arella Guirantes a fare girare la partita.
JUHASZ Dorka 6: ha fatto quello che ha potuto sotto canestro. Ci si aspettava qualcosa di meglio, ma magari ha riservato il meglio del repertorio per domenica.
SOTTANA Giorgia 5: non c’era un “reale bisogno” di lei, evidentemente. Quando serve, il contributo non manca praticamente mai.
VERONA Costanza 7: sta tornando ad alzare i giri del suo motore. Si sta avvicinando alla giocatrice apprezzata la scorsa stagione.
CRIPPA Martina 6: da buon ministro della difesa, ha fatto il suo dovere degnamente.
GUIRANTES Arella 7,5: quando si è accesa lei, la partita è cambiata radicalmente. Il 3/12 da 2 punti è quasi ininfluente nel giudizio. I momenti del match non sono tutti uguali e lei ad utilità marginale…
PENNA Elisa 6: non è stata trascendentale al tiro, ma il suo contributo fattivo non è mancato. Buono il +9 alla voce plus/minus.
LE PAROLE DELLE PROTAGONISTE
Salvatore Lo Magno
Interviste a cura di Cristiano Garbin
Photo credit Marco Brioschi