Siamo a quota sei. Per fortuna anche l’altissimo dopo sei giorni di fatica si riposò e speriamo anche che dopo la sesta sconfitta in fila, arrivi qualcosa di buono per Milano che, nonostante segnali di ripresa soprattutto nervosa, soccombe in Turchia al cospetto di un Fenerbache Ulker tutt’altro che irresistibile.
La notizia prima della palla a due è l’inaspettata presenza di Roko Ukic nello starting five di Spahija, mentre dall’altra parte non ci sono nè sorprese, nè invenzioni dell’ultimo minuto con Gentile che torna in quintetto e Nicholas in panchina. Il primo quarto viaggia esattamente sul solco degli ultimi giocati da Milano con attacchi farragginosi, conclusioni affrettate e un canestro grande come la cruna dell’ago. Mancinelli è l’unico a salvarsi con le sue giocate spalle a canestro che fanno ammattire gli avversari, mentre Bourousis sbaglia tutto lo sbagliabile da vicino. E’ clamoroso un suo roll verso canestro con Cook che lo pesca solo in mezzo all’area. Al posto che andare verso il canestro nella radura turca, si accontenta di un semigancio dai due metri che finisce cortissimo.
Il Fenerbache fa di tutto per non scappare mostrando una pessima pallacanestro offensiva, ma la svolta arriva con l’ingresso di Bogdanovic che segna in ogni modo mettendo finalmente quella lucidità che tanto mancava ai padroni di casa. Successivamente entra anche “l’ammazza italiane” Savas con degli improponibili baffi da moschettiere, ma la sua fama e la sua prestazione non sono affatto all’altezza delle aspettative, infatti giocherà solo 9 minuti.
Con i falli a gravare sulle spalle di Milano, entra Rocca a sostituire Bourousis e, improvvisamente, si accendono le luci del match grazie all’intensità e all’intelligenza dell’uomo da Evanston. E’ un lottatore invalicabile, cattura 11 rimbalzi, si avventura anche nel penetra e scarica, girando la vite offensiva per i biancorossi che dal perimetro, a causa dei falli di Gentile e Mancinelli, battono in testa.
Nonostante la siccità offensiva Milano si presenta al secondo tempo con ragionevoli speranze di colpaccio, perchè il Fenerbache ci ha messo del suo lasciando sul piatto diverse occasioni per la fuga.
Nonostante ciò i turchi fanno sempre gara di testa, facendo oscillare il distacco tra i due e gli otto punti. Bourousis continua la sua personalissima lotta con i ferri della Fenerbache Ulker Sport Arena, Gentile non segna piazzato nemmeno nella famigerata vasca da bagno, mentre è il solo Nicholas a dare un pò di perimetralità. Inutile dire che il maggior terminale offensivo milanese è sempre quel Rocca in grado di rollare dopo il blocco come nessun altro in Europa. La differenza sta nella gestione del pallone, visto che Giachetti, al momento, non ha una singola arma offensiva efficace per attaccare gli avversari, mentre Cook almeno è dotato di visione di gioco superiore.
Nel momento del primo allungo importante il Fenerbache grazia più volte Milano fallendo la doppia cifra di vantaggio e, quando Fotsis torna a segnare da lontano, sembra esserci qualche speranza prima che Nicholas non getti al vento tre passaggi da pubblica gogna. Per concludere la frittata arriva anche il tecnico a Scariolo per delle (superflue) proteste su un contatto che ha fatto perdere palla a Rocca. Questi due liberi sono stati regalati nel momento peggiore e senza il preciso bisogno di girare un arbitraggio più che mediocre ma sicuramente non penalizzante per gli ospiti. Alla fine, se si va a guardare il risultato finale, sono risultati assai più pesanti di quello che potessero sembrare.
Quando si erge a protagonista del match Ukic si fa davvero difficile per Milano che, prima subisce una tripla pesante di Preldzic, poi due giocate dell’ex Roma da campione: un canestro e fallo ai danni di Cook e un altro canestro di puro talento veleggiando in aria sul fade away. Quando Milano piomba sul -8 sembra tutto finito, ma ancora la girandola di liberi conquistati da Rocca (ovviamente con risultati alterni) restituisce il -5, prima che Cook metta a segno la sua prima giocata offensiva degna di nota. Conducendo l’azione offensiva con poco più di 30″ sul cronometro si trova inspiegabilmente accoppiato da subito con Peker. L’arresto e tiro da 3 schiaffeggia il nylon e, a 28″ dal termine Milano è a -2.
La decisione di Scariolo è di non fare fallo attendendo l’attacco di Tomas che si vada a infilare in un ginepraio facendo commettere ai suoi infrazione di 24″. Con poco meno di 4″ Milano ha la palla per vincere. Riceve Fotsis che si libera bene della marcatura e scocca il tiro un metro al di fuori della linea da 3. Il tiro è a tutti gli effetti da considerarsi buono, ma il ferro condanna Milano alla sesta sconfitta consecutiva…and counting.
Fenerbache Ulker Istanbul – EA7 Emporio Armani Milano 65-63 (12-10, 18-18, 16-15, 19-20)
MVP: Richard Mason Rocca. 16 punti, 11 rimbalzi, 9 falli subiti e 27 di valutazione. Da queste statistiche si può desumere solo il 50% della mostruosa prova del capitano biancorosso
WVP: Jacopo Giachetti. Nonostante le nefandezze da passatore di nicholas è inacettabile avere un cambio del playmaker assolutamente non in grado di generare attacco o gestire i compagni. Il -4 di valutazione è solo la punta dell’iceberg.