Dopo la fallimentare sconfitta casalinga contro Livorno, tutti (irpini compresi) davano la Scandone relegata nelle serie minori almeno per qualche anno, visti i sempreverdi problemi economici della società di Via Giordano. E invece, con il fallimento del roseto basket, la formazione avellinese si è trovata riammessa in A1 dopo un solo mese di “limbo” virtuale. Da allora per la Scandone è stata un’escalation di belle sorprese: in primis il ritorno di Menotti Sanfilippo, la figura che più mancava in società. Tale evento ha portato una ventata di ottimismo nel basket irpino, ed è stato seguito dall’ingaggio di Gigio Gresta (inizialmente come head coach, attualmente come assistant coach e osservatore) e di Matteo Boniciolli. I tre hanno, in diverse fasi, allestito il roster, basandosi principalmente sul carattere e sulle motivazioni dei giocatori prima che sulle loro capacità tecniche. Gli acquisti si sono susseguiti nel seguente ordine:
Maurizio Ferrara, “giovane” play frutto del vivaio avellinese. Alla sua quinta stagione ad Avellino, l’anno scorso ha giocato con la canotta della Pepsi Caserta i playoff di A2. In difesa si sbatte sempre e fronteggia play del livello di Jerome Allen, in attacco ancora da rivedere;
Jason Capel, ala grande del miracolo rosetano (insieme a Busca, Cavaliero, Flores, Malaventura e Martinez). 15.7 punti col 50% dal campo e 7.6 rimbalzi nella passata stagione, sarà probabilmente il leader di questa squadra;
Fabio Zanelli, un passato da riserva in A1 (Pesaro e Roma) e 3 stagioni da titolare in A2 (Ferrara, Trapani e Rieti). Tanta, tanta, tanta difesa, ma quando serve aiuta i compagni anche a bucare la retina (high di 27 punti nella passata stagione in Trapani-Montecatini). Un ottimo sesto uomo per la A1;
Brent Lamar Darby, reduce da un’ottima stagione in quel di Ferrara. Play in stile Edney, segna e fa girare la squadra, dalle caretteristiche completamente diverse da quelle di Davide Bonora, che Avellino ha provato a confermare prima che il Pando accettasse la proposta di Rieti;
Ramel Curry, la guardia titolare, l’unica vera e propria scommessa dell’intero roster. Da affinare i movimenti di partenza, potrebbe rivelarsi la sorpresa del team biancoverde;
Stefano Maioli, in prestito da Reggio Emilia, ha giocato l’ultima stagione a Ferrara con Darby. Lungo massiccio con un buon tiro dalla media-lunga distanza, finalmente il pacchetto lunghi è davvero completo;
Danny Strong, una sicurezza, reduce da 5 stagioni al Gravelines (Francia) e 1 in terra spagnola, al Fuenlabrada. Ha partecipato a tre edizioni dell’All Star Game francese (’02, ’03, ’04), con la sua esperienza e il suo tiro dalla lunga distanza, occuperà lo spot di 3 titolare;
Sylvere Bryan, anche lui proveniente da Ferrara, lungo atletico e dotato di mano morbida. In A2 ha lasciato buoni ricordi, speriamo che possa continuare così;
Marco Rossetti, classe 1980, già cercato a suo tempo da coach Dalmonte, è uno dei talenti italiani più inesplosi degli ultimi anni;
Harold Jamison, un altro gradito ritorno: chi non ricorda il derby casalingo 2003/2004 con Napoli (doppia doppia, con 14 punti e 15 rimbalzi) e i suoi sorrisi a 64 denti? Dopo 2 ottime stagioni in quel di Scafati (l’ultima si è conclusa con la promozione diretta dei campani in A1), torna in terra irpina per ripetere quanto di buono aveva fatto 3 anni fa.
Il roster, completato dai giovani del vivaio avellinese e da 2 indimenticabili ex (Pippo Frascolla e Larry Middleton), è a lavoro da ormai 3 settimane. 3 le amichevoli disputate: dopo lo scrimmage con Caserta, terminato sul punteggio di 62-73 per gli ospiti, l’Air si è recata in terra di Puglia, a San Severo, per disputare il BJP, quadrangolare a cui hanno partecipato anche Scafati, Montegranaro e Teramo. Il torneo, vinto dalla Siviglia Teramo, ha visto gli irpini sconfitti in semifinale contro Montegranaro col punteggio di 59-70. Irpini che però si riscattano vincendo per 94-84 il derby con Scafati: sugli scudi Darby (30 punti), Curry (24) e Strong (16). Ancora infortunato Jamison (tornerà disponibile nel giro di 2 settimane), in settimana è atteso l’arrivo in terra irpina di Marco Rossetti, reduce anch’egli da problemi fisici.
Contro Scafati, in quel di Ariano Irpino non c’è stata una vera e propria amichevole: a causa gli acciacchi di Jamison, Bryan, Maioli e Darby, infatti, per gli irpini sono rimasti a lungo in campo gli juniores. Per la cronaca, la gara è terminata 70-51 per Scafati. E proprio per coprire alla meglio durante gli allenamenti la mancanza degli infortunati si sta allenando con la squadra l’atleta Marco Sanders.
Al momento l’Air Avellino è impegnata nel Memorial Mangano-Lamanna in quel di Scafati, nel quale ha incontrato ieri nella prima semifinale l’Eldo Napoli: per un tempo l’Avellino resta a galla, a lunghi tratti anche in vantaggio, ma col passare dei minuti la mancanza dell’asse play-pivot si fa sentire, e un grande Tierre Brown, che dovrà riuscire nella difficile impresa di non far rimpiangere a Napoli Lynn Greer, guida i suoi alla vittoria. La partita termina 93-74 (Ferrara 5 punti, Curry 19, Strong 18, Zanelli 11, Bryan 7, Capel 16), e domani i biancoverdi incontreranno per l’ennesima volta in questo precampionato i padroni di casa, sconfitti come da pronostico dai greci dell’Olympiakos.
In settimana, probabilmente, potrebbero esserci novità per quanto riguarda il mercato. La palla quindi passa al ds Sanfilippo, in attesa del Memorial Vito Lepore, 23-24 settembre, cui prenderanno parte Legea Scafati, Siviglia Wear Teramo e Premiata Montegranaro.