MILANO – Finalmente l’EA7 sblocca la sua classifica vincendo la prima partita delle Top 16 contro i padroni del girone. Kazan mette in mostra tutte le difficoltà che sta vivendo in campionato e l’assoluto bisogno del talento di Domercant per poter far valere i propri punti forti. In una partita dove l’ex Siena è comparsa per ampi tratti, l’attacco biancoverde fatica anche contro una squadra limitata dagli infortuni. Per Milano arriva una confortante prova, pur con ancora degli alti e bassi. L’importante era vincere e dare un segnale forte a se stessi e agli altri in vista del campionato e della coppa Italia.
La notizia nel prepartita è l’assenza di Bourousis per un risentimento ai flessori della gamba destra e, per questo motivo, il lancio di Radosevic in quintetto è quasi automatico. Leon (13 di valutazione dopo 10′) risponde molto bene con un primo quarto di sostanza offensiva e difensiva, assieme ad un grande movimento sui pick and roll con Bremer. E’ lo stesso JR a generare tutto l’attacco milanese con 8 punti e tre assists, perlopiù per Fotsis eletto a cecchino designato. Anche Kazan, dopo un inizio balbettante, recupera con l’ingresso in campo di Greer e Jawai chiudendo il primo quarto comunque sotto di sette lunghezze.
La marcatura di Jawai diventa complessa per Milano che fatica ad arginare la strapotenza fisica del centro avversario. Cavalcando il tonnellaggio della sua rotazione, Pashutin schiera un quintetto imponente con Jawai, Veremeenko, Nachbar e Mc Carthy. In questo momento la ricerca del post basso è quasi maniacale, portando a ottime soluzioni dirette o da scarichi.
Il computo a rimbalzo dopo venti minuti è impietoso con l’Unics in vantaggio 22-12, ma Milano riesce comunque ad essere avanti di 4 nel punteggio, grazie ad una buona mira da tre punti e un attacco, a tratti, armonioso (8 assists su 12 canestri).
L’inizio di secondo tempo è griffato ancora dalla grande mira di Fotsis dall’arco (4-5 alla fine) con due triple e, quando anche Bremer e Rocca si mettono al lavoro, Milano raggiunge anche il +11 sul 45-34. L’unico neo di questo momento milanese è il bonus speso molto presto che concede quattro punti gratis a Lyday in un momento di difficoltà evidente per gli ospiti.
Mancinelli si erge a protagonista con un ottimo recupero volando in tribuna. E’ proprio lui che, rientrando in campo, risulta smarcato per un assist al bacio ad un accorrente Rocca.
Anche l’approccio al quarto periodo biancorosso è di grande vigore, infatti si chiude ogni via a canestro con un ottima difesa, che fornisce insperate sicurezze ad un attacco che, finalmente, viaggia a pieni giri, punendo le rotazioni russe con due triple pesantissime di Bremer e Nicholas. Sulla bomba dell’ex Panathinaikos si accendono i pochissimi presenti al Forum che, sul nuovo +11, provano anche a sperare nella differenza canestri del doppio confronto.
Il pensiero viaggia ben poco nelle menti di tutti, perché il solito blackout di due minuti regala il contro parziale di 7-0 a Domercant e compagni che si rimettono in partita.
L’ex Siena vive il suo unico momento di fulgore in questo match segnando una tripla e tre liberi per riportare i suoi ad un solo possesso di distanza.
Cook, nonostante non guardi mai il canestro, riesce a fornire due assists per Mancinelli e Rocca, riportando Milano in ritmo e con sei punti di vantaggio.
Kazan ci prova con le ultime risorse, ma Milano questa volta la spunta con una discreta prova in termini di circolazione offensiva, anche se costellata ancora di pericolosi blackout mentali successivi a buoni momenti di basket.
Senza Bourousis e Hairston il risultato è da considerarsi positivo un po’ per il morale, un po’ per la buona prova di Radosevic e anche per una piccola soddisfazione dello sparuto pubblico presente.
Ea7 Emporio Armani Milano – Uncis Kazan 63-58 (20-13, 12-15, 17-15, 14-15)
Tabellini
MVP: Antonis Fotsis. E’ ormai da diverse partite il migliore dei suoi, perché ha dimostrato di aver cambiato il suo approccio offensivo, prendendosi molte più responsabilità. La sua precisione chirurgica dall’arco lo rende un’arma imprescindibile per Scariolo.
WVP: Alessandro Gentile. E’ molto limitato dai falli di cui si carica presto, non entra mai in ritmo offensivamente e fa la spola tra i pochi momenti in campo e le lunghe soste in panchina.
I video della sala stampa:
Evgeny Pashutin
http://www.youtube.com/watch?v=tHa1ku_g3UA&feature=BFa&list=HL1328742100&lf=mh_lolz
Sergio Scariolo
http://www.youtube.com/watch?v=Kxts7JOtLwc&list=HL1328742100&feature=mh_lolz
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