La Scavolini gioca sul velluto, cavalcando un mostruoso James White e un tiro da tre punti che va dentro ogni volta che i pesaresi alzano la mano. Per Venezia il divario fisico e atletico è troppo e, con un Clark assolutamente deficitario, è difficile pensare di poter avere la meglio.
L’inizio della Scavolini è alla ricerca dei propri punti di forza con White e Lydeka che indirizzano la partita portando i biancorossi sull’ 11-4. Mazzon decide di partire senza Bowers e Slay (ovviamente non al meglio), ma Rosselli e Magro fanno enorme fatica a portare buone cose alla causa, infatti con l’innesto dell’ex Caserta, la musica offensiva degli amaranto cambia radicalmente. Anche Young si mette in moto con sei punti per mantenere lo scarto nell’accettabilità, ma è White a dominare il primo quarto con quattro assists e un 15 di valutazione fatto solo di cose positive. Anche Cusin porta un contributo immediato con la stoppata e il contropiede chiuso da rimorchio per il 20-12.
E’ ancora il lungo italiano a subire un antisportivo da un disastroso Bryan e, sulla tripla in transizione di Cavaliero, si apre un solco sul 30-17. Ci prova Bowers con sette punti in fila a ricucire lo strappo, ma una tripla di Jones restituisce inerzia alla squadra di Dalmonte. Mazzon opta per i quattro piccoli con Szewczyk ed è proprio il polacco a segnare una tripla importante per riportare lo scarto sotto la doppia cifra, ma come già successo nel primo tempo, la Scavolini non ha problemi a rispondere immediatamente con la tripla di Hickman e il contropiede di Lydeka per il 48-34 che sarà anche il risultato con cui si andrà al riposo. Per i soli numeri White porta a casa 11 punti, 3 rimbalzi, 5 falli subiti, 4 recuperi e 4 assists per 21 di valutazione: Irreale!
Per tornare a contatto Venezia avrebbe bisogno di un inizio sprint, invece subisce subito un 8-2 di parziale firmato da Jones e Hickman che scava il solco definitivo sul +20. Venezia non ha risposte all’attacco avversario e continuano a piovere triple, che con quella di Jones del +22, raggiungono quota 8-13. Mazzon prova anche una difesa di trap sul lato, ma Pesaro trova ottime soluzioni offensive ad ogni attacco prendendo sempre il tiro giusto con spazio. Sulla tripla di Cavaliero allo scadere del terzo quarto, partono i titoli di coda con dieci minuti d’anticipo sul risultato di 76-52.
Il quarto periodo è pura accademia, dove c’è spazo per una tonante schiacciata di Hickman a difesa schierata, qualche tripla sparsa e poco altro. Il vero highlight del finale di partita è il coro di scherno che i tifosi di Pesaro indirizzano a quelli veneziani, invitandoli a tornare al loro carnevale che ad andare avanti ci pensano loro.
La Scavolini ha giocato una partita semplicemente perfetta dominando in ogni angolo del campo e facendo valere al massimo il lungo periodo senza partite.
Scavolini Siviglia Pesaro – Umana Venezia 90-70 (25-17, 23-17, 28-18, 14-18)
MVP: James White. Senza inventarsi niente fuori dallo spartito domina un match facendo qualsiasi cosa senza mai sbagliare nulla.
WVP: Keydren Clark. Aspetta un quarto e mezzo per prendersi il primo tiro, è rinunciatario e non attacca mai come dovrebbe. Il principale motivo delle difficoltà offensive.
I video dei coaches
Andrea Mazzon
http://www.youtube.com/watch?v=m4HBrm-mIwE&feature=youtu.be
Luca Dalmonte
http://www.youtube.com/watch?v=TuC72E0jqy0&feature=youtu.be