SASSARI – La Dinamo in modalità home, batte una orgogliosa Sidigas Avellino e centra la sesta vittoria consecutiva. Meo Sacchetti, alla centesima panchina biancoblù, aveva chiesto in settimana l’ennesima prova di maturità ai suoi ragazzi, che lo hanno accontentato in pieno. Avellino, con rotazioni ridotte, sfiora il miracolo con una rimonta da urlo nell’ultimo quarto, ma crolla nei minuti finali dopo una tripla sul ferro di Green che avrebbe portato gli irpini a un solo punto dai sassaresi.
LA PARTITA
Prima della palla a due Meo Sacchetti riceve l’ovazione del PalaSerradimigni, e festeggia con una immensa torta le sue cento panchine biancoblù. Lo striscione “MEO SO SARDU” decreta l’ingresso ad honorem del baffuto condottiero sassarese nel cuore dei propri tifosi. La Dinamo non perde la concentrazione e inizia il match decisa a imporre il proprio gioco. Molto interessante il duello a quote stellari tra Johnson e Tony Easley. L’inesperienza del lungo sassarese lo porta a commettere il secondo fallo a metà quarto. Il temuto asse Marques Green-Linton Johnson, tiene a galla gli uomini di coach Vitucci, che restano in partita chiudendo il primo quarto a ridosso dei sassaresi (19-17).
Il secondo quarto continua nel segno dell’equilibrio. Ron Slay trova il canestro dalla distanza in risposta a Jack Devecchi. Meo Sacchetti cerca di tenere alto il ritmo della partita, trovando dalla panchina risorse importantissime. Capitan Vanuzzo con due triple, e una palla rubata da Hosley al furetto Marques Green, valgono il primo break biancoblù (38-31). Coach Vitucci chiama doverosamente il time out da cui esce una Sidigas che alza la sua intensità difensiva. Il gioco sporco di Johnson e Slay innervosisce i sassaresi che si ritrovano ancora il fiato sul collo degli irpini. Una magia di Green allo scadere chiude il secondo quarto con la Dinamo ancora avanti (41-39).
Al rientro dall’intervallo lungo la Dinamo accende i motori e vola sotto la spinta di uno scatenato Quinton Hosley. Travis Diener riesce a portare in partita anche il cugino Drake, scatenando la bolgia sugli spalti del PalaSerradimigni. A metà quarto Sassari avanti di undici (59-48). La Dinamo non si accontenta e Travis Diener è ancora protagonista nel finale di quarto. Ron Slay perde la testa, si fa fischiare il tecnico che lo porta in panchina con cinque falli. Vanuzzo inchioda la sua terza tripla e il parziale a fine quarto, dice 72-58 per i padroni di casa.
L’inizio del terzo quarto vede Sassari che perde la concentrazione e permette alla Sidigas di piazzare un parziale di 10-0. Partita riaperta e brividi sulle tribune del PalaSerradimigni, con i sostenitori ospiti che non credono ai propri occhi. Sassari reagisce in maniera disordinata e la partita diventa molto brutta. Si infortuna anche Johnson mentre Golemac imita Slay e si becca il tecnico che chiude la partita. Il match si chiude sul punteggio di 87-73. Sassari non riesce nell’impresa di rovesciare la differenza canestri ma porta a casa due punti fondamentali in ottica playoff. Avellino deve fare i conti con la pesantissima assenza di Dean che potrebbe risultare determinante nel proseguo del campionato. Il PalaSerradimigni sogna ad occhi aperti e tributa la doppia standing ovation ai suoi beniamini, richiamandoli sul parquet per un antipasto della festa che andrà avanti tutta la notte.
SALA STAMPA
SACCHETTI
Il risultato non dice delle difficoltà che abbiamo avuto in questa partita perché Avellino pur senza Dean si è dimostrata una grande squadra. Non siamo mai riusciti a staccarli. E’ stato molto importante l’inizio del terzo quarto per togliere loro quella fiducia che li stava sorreggendo. Siamo riusciti a fare il break ma poi abbiamo perso il giusto ritmo, sbagliando due o tre azioni perché eravamo molli, e Avellino che è una squadra che non molla mai, si è riportata sotto. Loro hanno quel gran giocatore che si chiama Green ed ecco spiegata la loro rimonta. Non pensavo che Travis Diener potesse giocare così tanto, visto che è stato fermo per dieci giorni. Avevo paura che i festeggiamenti a me riservati potessero deconcentrare e miei giocatori. Così non è stato ed è un loro merito. A me le feste a metà campionato non piacciono perché tolgono sempre un po’ di concentrazione. Preferisco i festeggiamenti a fine campionato. Avellino è una squadra simile alla nostra, cui piace correre e tirare. Ribadisco che Avellino è un’ottima squadra anche con le assenze di oggi ed è un nostro grande merito averla battuta. Abbiamo cercato di limitare Green con Hosley per cercare di togliergli la visuale di gioco, ma questo lo abbiamo potuto fare solo quando Avellino ha abbassato il quintetto. Nonostante la sesta vittoria consecutiva dobbiamo ancora cercare di migliorarci. Anche oggi abbiamo alternato fasi di gioco che hanno giustificato il prezzo del biglietto, come nel terzo quarto, a fasi molto confuse come all’inizio dell’ultimo quarto. Devo evidenziare che abbiamo tenuto Avellino a 73 punti con un’ottima fase difensiva. Ora abbiamo 26 punti che era il nostro obiettivo dello scorso campionato con 11 partite ancora da giocare. Ora avremo dieci giorni di riposo e poi andremo ad affrontare una squadra come Roma che è in netta ripresa, però è nostro obiettivo continuare su questi livelli di rendimento.
TRAVIS DIENER
Nei primi due quarti non ho avuto molte occasioni per tirare, e pur prendendo qualche tiro questo non è entrato. Poi nel terzo quarto tutta la squadra ha giocato in maniera straordinaria, io ho subito trovato due tiri che mi hanno dato fiducia. In questo momento bisogna pensare a una partita per volta lavorando con impegno perché ci vuole molto poco per tornare indietro. Bisogna in ogni caso essere obiettivi nel dire che siamo una grande squadra, con un grande potenziale, che può ambire ai playoff ma non soltanto come obiettivo ma per essere la vera mina vagante. Ora c’è la sosta e per la squadra probabilmente sarebbe stato meglio giocare perché più si gioca con questa fiducia e meglio è. Per me invece avere dieci giorni dove posso riposare e allenarmi nella giusta maniera, mi aiuterà a ritrovare la condizione. Marques Green è un grandissimo giocatore, fondamentale per Avellino specialmente ora che si è infortunato Dean. Ma oggi era Sassari contro Avellino. La nostra sfida è stata in altalena con momenti positivi che si alternavano per entrambi. Alla fine è stato importante che Sassari abbia vinto. Io ogni giorno vado meglio e spero di avvicinarmi al 100% della condizione, anche se non so quando ci arriverò, ma sono fiducioso. Ho giocato 32 minuti perché Meo mi ha gestito molto intelligentemente non facendomi superare la soglia della stanchezza.
VITUCCI
Non si è presentato in sala stampa, perché Avellino è partita subito dopo la partita in direzione Alghero per imbarcarsi sull’ultimo volo disponibile per Roma.
DINAMO BANCO DI SARDEGNA – SIDIGAS AVELLINO 87-73
Parziali: 19-17; 22-22; 31-19; 15-15.
Progressione: 19-17; 41-39; 72-58; 87-73.
Arbitri: Roberto Begnis – Dino Seghetti – Saverio Lanzarini
MVP: Quinton Hosley. Il segreto del cambio di marcia della Dinamo nelle ultime partite ha un nome e cognome. Alla solita eccezionale prova difensiva unisce una ottima fase offensiva con ottime soluzioni di tiro. Chiude con 28 punti frutto di un 4/6 da tre; sette rimbalzi e quattro palle recuperate per una valutazione che dice 34.
WVP: Ronald Slay. Il fallo tecnico con cui esce dal match è di una stupidità evidente. Torna in panchina e continua ad inveire contro la terna arbitrale creando un clima da corrida. Inoltre non sembra in ottima condizione fisica.
MARCO PORTAS