[b]Quintetti:[/b]
AJ Milano: Garris, Calabria, Gallinari, Tusek, Blair.
Snaidero Udine: Wisniewski, O’Bannon, Gigena, Zacchetti, Jaacks.
Entrambe le squadre hanno bisogno di una vittoria. Milano per far dimenticare la brutta prestazione di Montegranaro, Udine per rilanciarsi ed invertire un trend non molto positivo.
Gli ospiti iniziano con il piede giusto e vanno avanti 5-0 grazie all’accoppiata Tusek-Calabria, ben coadiuvati da [b]Blair[/b] sotto le plance.
Udine si sveglia solo dopo qualche minuto e con la novità di Damon Williams dalla panchina, il carico offensivo è tutto sulle spalle di O’Bannon, che con 6 punti firma il primo parziale arancio. Gallinari non sta certo a guardare e sigla due fondamentali giochi da tre punti, sui quali Milano non capitalizza appieno a causa della cattiva difesa.
Blair vive di prepotenza sotto entrambi i tabelloni e con lui in campo un parziale di 13-0 per le scarpette rosse chiude il primo quarto sul 29-21.
Blair si accomoda in panchina e Udine torna in partita grazie alle soluzioni perimetrali di [b]O’Bannon[/b]. La partita per cinque minuti è noiosa, le due squadre non segnao mai (Milano otto punti in 7 minuti) e anche le girandole di cambi dei due coach non smuovono affatto la situazione. Sul finire, il terzo fallo prematuro di Gallinari e la tripla di Valters, fanno pendere l’ago della bilancia verso i beniamini del Carnera.
La musica non cambia neanche ad inizio terzo quarto, ma vede Williams entrare in partita con 4 punti e Calabria uscirci, spadellando da ogni angolo del campo.
Gli esterni di Milano sono gravati di molti falli e, in assenza ancora di Green, viene chiamato in causa Mario Gigena che risponde presente con quattro punti. Blair continua la sua dominanza fisica nel pitturato, ma O’Bannon è tutt’altro che rassegnato e la terza frazione si chiude sulla sostanziale parità di 65-66.
L’ultimo quarto inizia con il break dei biancorossi, sancito anche da una grossa svista arbitrale che affibbia un tecnico a Pancotto che stava imprecando contro i suoi giocatori. La topica arbitrale frutta 4 punti a Milano che vola al + 8, prontamente colmato dal solito O’bannon e dalle triple di [b]Silvio Gigena[/b].
I tre minuti centrali sono un vicendevole scambio di canestri con delle difese al limite del comico. Milano si affida troppo al pick and roll che coinvolge Garris e Bulleri e finisce a trovare soluzioni affannate che non sempre trovano il bersaglio. A poco più di 1.30′ dalla fine la tripla folle di Silvio Gigena dà inerzia ai padroni di casa e fissa il punteggio sull’80 pari.
Ne seguono due timeout in fila dai quali esce meglio Udine che, con il solito O’Bannon e Wisniewski, arriva sino al +4 con una quarantina di secondi sul cronometro. Lo stesso play rischia di combinarla grossa, commettendo fallo sul tiro da 3 di [b]Bulleri[/b] che prontamente converte nonostante la vistosa fasciatura sul pollice.
Il fallo sistematico manda in lunetta Valters che realizza da rettile entrambe le conclusioni. Sul capovolgimento di fronte è ancora il Bullo che pareggia a quota 90 con una tripla di tabella.
La palla torna alla Snaidero che con Valters penetra e subisce un dubbio fallo di Garris a 4″ dal termine. Ancora glaciale il Lettone realizza il due su due. Bulleri si catapulta in avanti e in 3 secondi crea un tiro con metri di spazio dall’angolo per Gigena. Tutta la panchina di Udine è in piedi in trepidazione, ma la bomba non vede neanche il ferro ed il Carnera esplode nella festa.
Udine ha giocato la solita partita di sostanza condotta soprattutto dalla verve agonistica di Gigena, Jaacks e Digiuliomaria, mentre Milano nonostante le splendide prestazioni di Blair e Watson manifesta ancora un trattamento di palla e una circolazione davvero deficitaria.