BIELLA – Finisce tra i fischi del Lauretana Forum. A dir la verità, un po’ ingenerosi. Vittime, i tre arbitri Cicoria, Ramilli e Provini, rei di alcuni fischi e non fischi nel finale di partita. L’Angelico però questa sera sbaglia ben 11 dei 30 tiri liberi concessi, vanificando così una magnifica mezza impresa. Ha quindi poco senso prendersela con le mancanze della terna.
Molto merito va riconosciuto alla Benetton, che non brilla per larghi tratti della partita, ma complice l’assenza di Dragicevic può contare su un netto vantaggio numerico. Anche con questo si spiega la tenacia di Treviso, capace di recuperare 12 punti di svantaggio a cavallo tra terzo e ultimo quarto, issata da un Goree stratosferico dai 6,75, e di colpire Biella alle reni in tutti i momenti caldi del match. Questa potrebbe rivelarsi la partita della svolta nella stagione dei veneti: vittoria esterna e contestuale sconfitta di Casale portano Treviso a +8 sui piemontesi.
Il primo tempo vede una Biella pimpante e aggressiva in difesa nel primo quarto, una Benetton micidiale dall’arco nel secondo. La costante di questa sera è l’incapacità di Biella di mantenere i buoni vantaggi costruiti (22-13 al 10′, 53-41 al 27′): nell’ultimo minuto del primo parziale pesa l’ingenuità del giovane Magarity su Becirovic (gioco da 4 punti), a fine terzo quarto saranno invece i canestri di Goree e Mekel a riaprire i giochi.
Djordjevic trova la quadratura solo nel secondo tempo, in particolare nell’ultimo quarto, con una zona 2-1-2 molto flessibile e Goree da finto centro a rendere di difficile lettura gli attacchi biancoverdi. La partita, sonnolenta nei primi 20′, si accende quando Biella rientra dagli spogliatoi a tutta. La straordinaria aggressività difensiva permette a Coleman di correre in contropiede, sospingendo Biella al massimo vantaggio, +12. Qui a fare la differenza sono la zona trevigiana e le gambe più fresche dei giocatori veneti. Due triple di un Goree incontenibile fissano il 57-53 del 30′, punteggio che va di lusso alla Benetton.
La differenza fisica si vede poi nettamente nell’ultimo periodo, con una Biella costretta a correre per tutto il campo da Moldoveanu e Goree, bravi a giocare da finti lunghi, aprendosi e colpendo chirurgicamente da fuori. Djordjevic opta nel finale per il doppio regista, con Bulleri (500° presenza in Serie A), e Mekel in campo insieme. Proprio quest’ultimo si rivelerà decisivo nel minuto conclusivo: sfruttando l’inadeguatezza difensiva di Chessa, l’israeliano prima impatta il punteggio con un gioco da tre punti sul 77-77, poi risponde a due liberi di Soragna a 7” dalla sirena, regalando a Treviso il supplementare.
Nell’overtime l’Angelico è costretta a inseguire fin da subito. Quando Pullen risponde da campione a Thomas riportando Biella da -4 a -1 (87-88 a un minuto e spiccioli dalla sirena), l’impresa sembra inevitabile. E’ invece brava la Benetton a non perdere la testa, sbagliando il meno possibile dalla lunetta. Pullen avrebbe anche i liberi del pareggio sul 92-94, ma sbaglia il primo. A 2” e a 78 centesimi dal termine, Biella avrà altre due opportunità per vincere la partita, ma ancora Pullen viene stoppato da Viggiano (nella foto di Stefano Ceretti), e Coleman dall’angolo non prende neanche il ferro. Festeggia Treviso, con pieno merito.
Sala stampa
Cancellieri
Siamo andati avanti di 12 troppo presto, in un momento in cui l’inerzia non ci ha concesso di mantenere il vantaggio. Giocare senza Tadja è un grosso problema, però Jurak ha fatto più che bene. Loro con la zona ci hanno tolto ritmo e noi abbiamo cominciato a perdere anche in difesa. Hanno giocato con Goree da 5, ma era sempre sull’arco. E’ stata una partita durissima e dispendiosa, Treviso ha giocato aperta per tutta la partita, poi Goree è stato bravo a realizzare. La partita si è decisa sugli episodi, liberi sbagliati, rimbalzi presi… Non vedo particolari meriti né nostri né della Benetton, in queste partite si va a tutta fino in fondo decidono i dettagli. Non credo che noi si sia arrivati bolliti, ne avevamo ancora. Il rammarico più grosso? Forse il fatto di aver lasciato a Treviso troppi spazi, abbiamo capito tardi come comportarci. Si tratta però di aggiustamenti in itinere, non di situazioni studiate. Dragicevic? Ha un problema al polpaccio, dobbiamo ancora capirne l’entità
Djordjevic
Qualsiasi risultato finale sarebbe stato giusto. Sono arrivati due punti fondamentali in chiave salvezza. Abbiamo avuto più testa dopo aver subito il secondo parziale nel terzo quarto. E’ una cosa molto positiva per questa squadra. Dedico questa vittoria al futuro proprietario, il signor Zago. Un’altra dedica va al futuro consorzio e alle vecchie leggende trevigiane, che si sono assunte una grande responsabilità. Treviso si è creata un gran nome in questi anni sotto Gilberto Benetton. Non può sparire. Sulla gara vera e propria posso dire che ha pesato la nostra buona freschezza nel tenere le penetrazioni. Stasera ci siamo adattati molto durante la partita. Io ho avuto praticamente due squadre quest’anno. Sono contento soprattutto della freschezza dei nostri piccoli, spero che Mekel possa chiudere in crescendo il campionato dopo una prima parte difficile. Ci ha aiutato molto l’assenza di Dragicevic, giocatore di grande livello. Pullen e Coleman sono la coppia di guardie più difficile da limitare in Serie A, l’assenza di Dragicevic ci ha permesso di chiudere loro le linee di penetrazione e concedere solo tiri difficilissimi
Angelico Biella-Benetton Treviso 94-96 dts
Parziali: 22-19; 12-18; 23-16; 22-26; 15-17.
Progressione: 22-19; 34-37; 57-53; 79-79; 94-96.
MVP: Marcus Goree. 8 punti nel primo tempo, 13 nel secondo, 4 nel supplementare. Sue le triple che permettono a Treviso di rientrare a fine terzo quarto. Chiude con 25 punti e 5/6 da tre.
WVP: Massimo Chessa. Ha minuti e occasioni per dare qualcosa di speciale. La squadra, senza Dragicevic, ha bisogno di lui più che mai. Questa sera paventa una grave mancanza di carisma.
Lodovico Roberto
Foto per gentile concessione sito ufficiale Pallacanestro Biella