SIENA – I ragazzi della curva avevano esposto uno striscione ammonitore: “Una sconfitta non è una resa, tutti uniti per un’altra impresa”, e così è stato. Ben lungi dall’accontentarsi dell’ 1-1, per giocarsi poi tutto in casa, i greci hanno provato a chiudere virtualmente la serie, e per pochissimo non ci sono riusciti, in una partita che ha ricalcato la falsariga di gara 1. Siena è stata in vantaggio in pratica fin dall’inizio, fatta eccezione per i primi 4-5 minuti nel corso dei quali un Antic in piena trance agonistica ha messo a segno 11 punti filati per poi sparire per l’intera durata della gara, i biancoverdi hanno vinto i primi tre quarti ed hanno accumulato un vantaggio che è arrivato a 16 punti. Poi, immancabile ed esattamente uguale a 48 ore prima, è arrivato il calo verticale dei padroni di casa con un’ultima frazione di gioco persa per 27-14 che, però, stavolta non ha impedito agli uomini di Pianigiani di portare a casa la vittoria. Ci è sembrato che il calo dell’ultimo quarto, ieri sera, più che ad un decadimento fisico come avvenne mercoledì scorso sia dovuto ad un blocco psicologico, il terrore del deja-vu si è impadronito dei campioni d’Italia impedendo loro di realizzare anche i giochi più semplici con errori in serie perfino dalla lunetta ad opera di uomini come Rakocevic e Andersen che viaggiano a medie stratosferiche dalla linea della carità. Siena ha retto botta fisicamente, molto più che nella prima sfida, grazie soprattutto alle diverse rotazioni imposte da coach Pianigiani, non si è assistito infatti al super utilizzo di Andersen o Stonerook come nella sconfitta di due giorni prima e i risultati si sono visti. La panchina ha prodotto 37 punti, contro i soli 10 di gara 1, e nessun giocatore senese è andato sopra i 24 minuti di utilizzo. La maggiore energia, atleticità, fisicità dei greci resta, il dato dei rimbalzi è emblematico con 38 prese contro le sole 24 di Siena e ben 17 rimbalzi offensivi a 2 a favore degli uomini del Pireo, addirittura dal pitturato sono venuti 32 punti per i greci con 16/17 al tiro!!!! Ma la Montepaschi ha tirato molto meglio degli avversari sia da 2 (61% contro 51%), che da 3 (38% contro 27%) guidando nel punteggio in pratica per quasi tutto l’arco dei 40 minuti di gioco. Rispetto a gara 1 si è assistito alla rinascita di Lavrinovic, il lituano infatti, si è trasformato in sole 48 ore da uomo da -7 di valutazione a MVP della gara con 24 di valutazione, 7/8 al tiro, 6 rimbalzi e 6 falli subiti!!!! Se in gara 1 Andersen era stato imprendibile per qualsiasi difensore avversario, ieri sera è stato il lituano ad imperversare su ogni lato del campo spazzando anche, forse, i dubbi legittimi sulla sua tenuta fisica che erano venuti fuori dopo una prova tanto opaca come quella di mercoledì scorso. Accanto a lui le bocche da fuoco demandate hanno risposto presente: Bo McCalebb, oltre a rubare a 3 secondi dalla fine la palla decisiva, ha giocato una partita notevole in chiave offensiva e, in particolare, un terzo quarto da antologia nel corso del quale ha segnato 12 punti, alla fine ha subito 5 falli ed è stato devastante ogni qual volta è riuscito a correre in campo aperto. E poi Andersen, il canguro danese non ha ripetuto la prova mostruosa di gara 1 ma ha chiuso ancora una volta in doppia cifra sia per punti segnati che per valutazione lottando come un leone sotto le plance contro la maggiore fisicità degli avversari; Rakocevic è stato autore di una prova positiva pur macchiata da un 4/11 al tiro che non è da lui e dai due errori finali dalla lunetta che potevano costare carissimi ai biancoverdi. Dicevamo della panchina: minuti di qualità da Ress, Carraretto, Zisis, e poi la solita prova di sostanza, alla quale ormai siamo piacevolmente abituati, del duo rasta Stonerook-Moss. L’unico che ieri sera ci è sembrato un gradino sotto le proprie possibilità è stato Bootsy Thornton non incisivo come altre volte. I greci hanno ripresentato il Printezis scintillante di questa serie: il greco continua a martellare dalla distanza col 56% nel tiro dall’arco, anche se ieri sera è stato più impreciso nel tiro da 2, accanto a lui un Pero Antic che in pratica ha giocato 5 minuti, i primi della gara, nel corso dei quali ha messo a segno 11 punti filati per poi sparire nell’anonimato più assoluto, una prova stranissima la sua. Chi ci sta meravigliando per continuità, letture, soluzioni offensive è invece Law che, ci si perdonerà la lesa maestà, in questa serie sta incidendo molto di più di un abulico Spanoulis che per ora è irriconoscibile. Inoltre, gran parte del merito della supremazia sotto i tabelloni va al duo Hines-Dorsey vera spina nel pitturato di ambedue le aree.
Ora la serie si sposta ad Atene e sarà durissima. La fisicità dei greci si farà sentire ancora di più in un ambiente che immaginiamo caldissimo, surriscaldato ad arte anche dalle dichiarazioni di Ivkovic ieri sera che ha parlato dell’ambiente di Siena come di un inferno dantesco, la cosa ci stupisce e ci fa sorridere da parte di un navigato nocchiero come lui che sa benissimo quali siano gli ambienti da tregenda, in Europa, e da chi è abituato a frequentare Oaka o il Pionir non ci aspettiamo che possa temere il “terribile” Palaestra. Ma probabilmente le dichiarazioni del vecchio santone servono, appunto, a preparare la sfida ora che anche lui si è reso conto che Siena si è forse tolta dalle spalle la scimmia che aveva dopo gara 1. L’Olympiacos ha vinto con merito a Siena, Siena può vincere tranquillamente al Pireo, servirà una gara quasi perfetta, le armi di Simone Pianigiani sono quelle viste ieri e ben conosciute: grande organizzazione difensiva, le giocate dei 3-4 fuoriclasse, nessuna paura nei contatti contro una squadra che può mettere sul piatto della bilancia una forza e un atletismo che per Siena sono largamente irraggiungibili. Vedremo.
Montepaschi-Olympiacos 81-80
Parziali: 22-18, 26-17, 19-18, 14-27
Progressione: 22-18, 48-35, 67-53, 81-80
SALA STAMPA
Ivkovic: Dal coach ospite non è venuto un gran commento sulla gara, si è perso nel criticare l’ambiente senese, la maleducazione degli spettatori dicendo, testualmente, che in Grecia o Turchia, nonostante la grande avversità esistente tra le due Nazioni, non succedono le cose successe a Siena (????) e che i giocatori prima e dopo la partita possono farsi fare foto e firmare autografi. Dubitiamo fortemente della veridicità di certe affermazioni perchè qualche esperienza in merito, diretta o televisiva, ce l’abbiamo e certe critiche ci fanno un po’ sorridere. C’è da aggiungere che mercoledì sera Ivkovic non aveva avuto nulla da dire sul pubblico senese entrando in sala stampa sorridente e pronto a fare battute, evidentemente ieri sera qualche cosa gli è rimasto sullo stomaco (qualcuno ha detto il risultato?).
Sulla gara:”Partita simile alla prima con Siena che ha dominato per 3 quarti e poi noi siamo usciti alla distanza, sono soddisfatto del carattere dei miei. Stasera molto bravo Lavrinovic mentre in gara 1 avevamo sofferto Andersen. I miei hanno dato tutti il massimo, ora ci saranno 2, e forse 3, gare molto difficili”.
Pianigiani:“Un’altra partita di alto livello, i play off sono questi, ogni gara fa storia a sè. Siamo stati molto bravi a fuggire nel punteggio e poi a mantenere il vantaggio fino in fondo. Loro fanno un basket durissimo, molto atletico, con molta energia e su questi piani ne hanno più di noi che soffriamo a rimbalzo e nell’area. Comunque stasera abbiamo sempre condotto, anche con vantaggi importanti, e mi pare che negli 80 minuti totali delle due gare siamo stati in vantaggio per 70-75 minuti, questo ci dice che abbiamo le qualità per vincere anche ad Atene. Bene, stasera, la reazione di orgoglio di Ksistof che comunque continua a soffrire fisicamente. Vedremo quello che saremo in grado di fare in Grecia ma, decisamente, abbiamo onorato l’Eurolega alla grande. Bravissimi a limitare un campione come Spanoulis. Le note stonate vengono dai tiri liberi falliti, soprattutto nel finale, che potevano portarci ad un supplementare che ho voluto evitare a tutti i costi perchè per noi sarebbe stato nefasto, ad Atene dovremo essere più precisi e, magari, la scimmia che avevamo noi sulle spalle, stasera, potrebbero averla loro mercoledì prossimo avendo capito che possiamo batterli. Metterei la firma sul tornare a giocarmi gara 5 a Siena”.
MVP: Indiscutibilmente il resuscitato Ksistof Lavrinovic, bravissimo ad andare oltre anche ai propri problemi fisici.
WVP: Magari le cifre dicono altro, ma a noi “questo” Spanoulis non piace affatto.
Alessandro Lami