PESARO – Aveva ragione Dalmonte a dire di temere questa partita più di qualsiasi altra in questa stagione perché la Banca Tercas Teramo ha fatto sudare la Scavolini Siviglia per tre quarti di gara prima di crollare nel finale dinanzi maggiore tasso tecnico ed atletico degli avversari.
Tuttavia, senza nulla volere togliere all’orgogliosa e volitiva squadra messa in campo da Ramagli, tutte le difficoltà incontrate dai pesaresi nella partita di oggi sono state forse da attribuire maggiormente alla loro discontinuità endemica di questa stagione che all’effettiva consistenza degli ospiti; in effetti, dopo un primo tempo giocato evidentemente ancora sotto la sbornia dell’entusiasmante vittoria colta pochi giorni fa contro Cantù, non appena nella seconda frazione la Scavolini Siviglia ha cominciato a giocare seriamente tutti i sogni di gloria della Banca Tercas si sono velocemente vaporizzati.
Emblema della partita è stato probabilmente Hickman che, dopo due quarti di vacanza, si è messo in proprio e con 22 punti segnati nella seconda parte di gara ha trascinato di forza i suoi verso la rimonta e verso la vittoria, mostrando che in questo momento lui viaggia a velocità diversa rispetto a molte delle guardie di questo campionato.
Dopo l’aggancio del terzo quarto in effetti la squadra di Ramagli ha evidenziato tutto il gap che la separa dai pesaresi e, complice forse anche un crollo di tensione emotiva, nel finale si è sciolta come neve al sole dinanzi alle sfuriate avversarie.
Il coach degli ospiti, indimenticato condottiero dei pesaresi nella stagione delle risalita nella massima serie ed a lungo applaudito alla presentazione dal pubblico di casa, ha saputo mettere in difficoltà gli avversari con l’unica sua arma a disposizione, quella dell’aggressività e della dinamicità dei suoi uomini ma, non appena le energie sono calate e le percentuali al tiro sono crollate, non ha potuto niente contro il prepotente ritorno degli ospiti
Nel primo quarto inizialmente pare non esserci storia. White si è prontamente ristabilito dall’infortunio muscolare patito contro Cantù e, partendo in quintetto base, si innesca subito con 4 punti immediati; ma è tutta la squadra che sembra giocare molto in scioltezza e divertendosi a cercare il passaggio smarcante, come testimoniano i 6 punti segnati da Cusin abbastanza facilmente sotto canestro.
Il dominio pesarese sotto i tabelloni sarà una costante di tutta la partita, tuttavia i padroni di casa, anziché insistere nella ricerca dei suoi lunghi, si fanno irretire dalle mani veloci dei loro avversari e vengono prontamente stoppati nel loro tentativo di fuga; infatti nel finale di quarto la banda di Ramagli impone il suo ritmo e, dopo che in apertura era stato Borisov con due triple a tenere a galla i suoi, approfitta di un’eccessiva rilassatezza dei padroni di casa.
Un buon Polonara segna 5 punti appena entrato in campo e poi qualche tripla che va a segno permette alla Tercas di passare addirittura in vantaggio, prima del finale.
Nel secondo quarto gli ospiti prendono ancora più fiducia e riescono anche ad arrivare sul +5 (28-33), appena svalicata le metà frazione; mentre White ha perso il ritmo offensivo ed Hickman pare essersi preso due quarti di pausa, dall’altra parte è Fultz a fare la classica partita dell’ex con 13 punti nel solo secondo quarto.
Così, mentre il solo Hackett sembra riuscire a mantenere una certa lucidità nel marasma imperante tra i padroni di casa(12 palle perse per la Scavolini Siviglia a metà frazione), Teramo vola sul +9 (31-40) a 3 minuti dalla fine proprio in concomitanza con l’arrivo del grosso dei suoi tifosi; a quel punto gli ospiti, davanti alla concreta possibilità di portare a casa il match, vanno un po’ in confusione ma comunque riescono a concludere con il meritato vantaggio di 35-42.
Le cose cominciano a cambiare con il ritorno in campo dopo l’intervallo; la Scavolini Siviglia mostra subito tutt’altra intensità e Teramo, pur difendendosi orgogliosamente, comincia a cedere terreno
La scossa, manco a dirlo, arriva dal redivivo Hickman che con 12 punti in in pochi minuti porta i suoi sulla parità a quota 51, poi tocca ad Hackett e Cusin dare il primo consistente vantaggio per i pesarsi sul 59-52 (parziale di 24-10), prima che ancora Fultz e Polonara non propizino quello che sarà l’ultimo sussulto dei teramani; il quarto si conclude infatto sul 60-58, ma se il punteggio è ancora sostanzialmente in parità, l’impressione è quella che ormai l’inerzia sia tutta dalla parte della Scavolini Siviglia.
In effetti è proprio così perché ormai per la Banca Tercas si è spenta la luce; la tripla di Fultz che in apertura dà l’ultimo vantaggio esterno è il canto del cigno perché poi arriva un terrificante parziale di 27-3, che porta la firma del solito Hickman ma anche di un ottimo Hackett, entrambi troppo più rapidi di uno spompato Fultz e di un Cerella e un Dee Brown sotto tono rispetto alle ultime prestazioni.
Nel finale Dalmonte dà spazio finalmente ad Urbutis, all’esordio casalingo bagnato con 2 punti, ed ai giovani; in questo modo alla banca Tercas viene risparmiata un’umiliazione che, alla luce di quello visto in campo, sarebbe stata eccessiva.
Le buone notizie per Teramo arriva parzialmente dal campo di Casale Monferrato, mentre Pesaro risale al secondo posto in classifica, seppure in coabitazione, buon viatico prima del sempre più sentito derby contro Montegranaro.
Sala Stampa
Dalmonte
Avevo già detto che questa partita era da temere ed in effetti così è stato ma, con tutto il rispetto per l’ottima prestazione di Teramo, oggi ci siamo evidentemente complicati la vita da soli. Loro ci hanno messo in difficoltà con la loro aggressività e con la loro prontezza sulle palle vaganti ma noi, per tutto il primo tempo siamo stati molto assenti mentalmente. E’ un problema che dobbiamo considerare e cercare di risolvere se vogliamo pensare di ambire a qualcosa di più che un discreto campionato; dopo l’ottima partita contro Cantù dovevamo dare continuità alla nostra intensità di gioco ed oggi ci siamo riusciti solo in parte, ma se vogliamo nutrire qualche ambizione in più dobbiamo cercare di mantenere uno standard qualitativo di gioco più costante.
Ramagli
La nostra partita ha evidentemente subito una svolta in negativo nel momento in cui, nel corso del terzo quarto, ci sono venute a mancare clamorosamente le energie. Fino a lì il nostro piano partita stava venendo eseguito alla perfezione: ovviamente non potevamo pensare di competere contro Pesaro buttandola sul piano del gioco statico e conservativo, perché questo non è nelle nostre corde, così abbiamo provato a correre e ad essere aggressivi, con ottimi ribaltamenti sul lato debole per trovare dei buoni tiri da tre. Per più di metà partita questo ci è riuscito ma poi abbiamo pagato inevitabilmente di trovaci a giocare con 7 uomini in rotazione contro una squadra già più forte fisicamente sul piano dello starting five e poi comunque ben più profonda di noi in quanto a roster. Onestamente più di così era difficile riuscire a fare: noi giochiamo praticamente senza un americano e con pochi giocatori e quindi posso essere ugualmente orgoglioso per la prestazione che nel complesso hanno messo in mostra i miei giocatori.
Scavolini Siviglia Pesaro – Banca Tercas Teramo 87-72
Parziali: 21-18; 14-24; 25-16; 27-14
Progressione: 21-18; 35-42; 60-58; 87-72
MVP: ancora una volta la palma del migliore in campo va, con ampio margine di vantaggio sul secondo, a Ricky Hickman; 24 punti con 4/5 da due e 4/6 da tre (in soli venti minuti, perché nel primo tempo il playmaker ex Casale per le statistiche non è pervenuto) stanno a testimoniare l’ennesima prova da leader oramai conclamato di questa squadra.
WVP: di sicuro non si è tirato indietro per tutta la partita, ma nel match contro i lunghi avversari Amoroso ha accusato platealmente il gap di centimetri e peso, uscendone con una prestazione evidentemente arida sia dal punto delle statistiche sia dal punto di vista dell’utilità alla propria squadra.
Giulio Pasolini