Seconda vittoria consecutiva per l’Air Avellino, che abbandona il penultimo posto i solitaria e raggiunge Udine e Reggio Emilia (con scontri diretti a favore), mettendo momentaneamente Livorno a -6, in attesa che si risolva la disputa tra labronici, Lega e FIP sul discorso penalizzazione. Decisivo l’ottimo terzo quarto, 23-10 per i lupi.
Boniciolli inizia la contesa con in campo Darby, Zanelli, Strong, Capel e Jamison, Menetti risponde con Watson, Carra, Minard, Ortner e Violette.
I padroni di casa partono col piede sbagliato, subendo un 4-0 con errore di Strong al tiro e palla persa da Capel. Brutto inizio soprattutto per il lungo di Fayetteville, che insieme al compagno di reparto Jamison concede troppo, soprattutto in termini di rimbalzi, ai pari ruolo avversari. Parte male anche Strong, che dopo i primi 4′ viene messo in panchina da Boniciolli e ci resterà per tutto il resto del primo tempo. Dopo 5’15” Capel offre a Jamison un buon assist, con conseguente canestro e tiro aggiuntivo. Sull’errore di Harold c’è il rimbalzo di Pecile, che serve al pivottone un altro pallone da mettere in cassaforte. L’Air riesce a raggiungere gli ospiti dopo 7′, grazie a Bryan, che con un 2/2 dalla lunetta fa segnare sul tabellone 17-16, e il primo quarto finisce con altri 2 liberi, questa volta di Peter Lisicky, in quella che quasi sicuramente sarà la sua ultima partita in maglia biancoverde (con Scafati dovrebbe esserci infatti il ritorno di Curry).
Si torna in campo sul 23-20 per i biancoverdi e dopo 2′ Pecile, con 5 punti personali, allunga sul 28-23. Capel continua a perdere colpi sotto le plance. Al 14′ si teme per un colpo subito da Pecile, ma dopo un paio di minuti il nazionale può rientrare in campo. Reggio Emilia si fa sotto, soprattutto grazie all’ottima prova di Minard, e proprio quest’ultimo con una schiacciata impatta sul 33-33, quando il cronometro segna 16’30”. Avellino sembra perdersi, errore di Rossetti a rimbalzo e brutta palla persa da Pecile a centrocampo, e gli ospiti si portano sul 37-35. Ma per fortuna lo sbandamento è soltanto momentaneo, e il primo tempo si chiude con Pecile che all’ultima azione prende il ferro, ma a rimbalzo c’è un Capel che finalmente torna quello che tutti conosciamo. 44-42 e squadre negli spogliatoi.
Al ritorno in campo la Bipop non riesce ad arginare un’Air scoppiettante, che piazza subito un 9-4 (i soliti Pecile e Jamison), costringendo l’esordiente Menetti a chiamare time-out per correre ai ripari. Per sfortuna dei biancorossi, però, in campo è tornato il capitano Strong, che piazza in 20″ 2 bombe che portano il risultato sul 63-50. A un minuto dal termine massimo vantaggio sul 67-50 (+17), Strong sbaglia la tripla di fine quarto e i 10 in campo tornano in panchina sul 67-52, in attesa di giocare 10 minuti che sembrano una formalità, ma così non è stato.
Alla prima azione di Reggio l’ex Dorkofikis mette a referto i suoi primi 2 punti (4 al termine, più 5 rimbalzi). Dopo 32’20” l’ottimo Capel, contro una buona difesa di Reggio Emilia, riesce al 24esimo secondo a segnare e a subire il fallo. Nell’azione successiva Darby, che aveva appena servito Capel, recupera palla e porta i suoi sul +14 (72-58). Ma qui inizia la rimonta degli emiliani, che in 3′ recuperano 5 punti e mettono seriamente in discussione una partita che a fine terzo quarto sembrava praticamente archiviata. Ma grazie alle azioni personali di Pecile e Darby, che come con Udine dà il meglio di se negli ultimi 10 minuti, l’Air mantiene il vantaggio (mai sotto i 4 punti) e porta a casa altri 2 punti che valgono tanto oro quanto pesano, e che le permettono di andarsi a giocare il derby di Scafati senza particolari pressioni. Reggio Emilia gioca una buona partita, eccezion fatta per il terzo quarto, e si appresta ad ospitare i bolognesi sponda Virtus con una settimana in più di lavoro col nuovo coach Menetti.
Quintetto tipo: Darby – Pecile – Minard – Capel – Jamison
TABELLINI
AIR AVELLINO – BIPOP CARIRE REGGIO EMILIA 90-80
AIR AVELLINO: Darby 15, Capel 18, Jamison 21, Strong 6, Paolisso ne, Zanelli 0, Pecile 20, Rossetti 0, Maioli ne, Frascolla G. ne, Bryan 4, Lisicky 6. All. Boniciolli.
BIPOP CARIRE REGGIO EMILIA: Mauceri ne, Dorkofikis 4, Ortner 9, Zanotti 2, Infante 3, Watson 17, Preda ne, Carra 11, Signorelli ne, Violette 12, Minard 22. All. Menetti.
Arbitri: Duranti, Corrias, Tullio.
NOTE
Parziali: 5′ 11-12, 10′ 23-20; 15′ 33-27, 20′ 44-42; 25′ 55-46, 30′ 67-52; 35′ 74-64, 40′ 90-80.
Usciti per 5 falli: nessuno.
Rimbalzi: Air 36, Bipop Carire 36.
Percentuali:
Tiri da 2: Air 53% (25/47), Bipop Carire 55% (32/58).
Tiri da 3: Air 36% (5/14), Bipop Carire 8% (1/13).
Tiri liberi: Air 83% (25/30), Bipop Carire 93% (33/71).
Spettatori 2000.
DOPO PARTITA
Boniciolli: “Ieri e oggi prima della partita ho parlato coi giocatori e gli ho spiegato che questa partita era importantissima perché dovevamo chiarire a tutti che, se siamo in grado di allenarci, possiamo dire la nostra, visto che tutti i ranking ci danno retrocessi insieme a Livorno. Noi vogliamo onorare il campionato.
Nel primo tempo abbiamo concesso troppi rimbalzi offensivi, e di conseguenza secondi tiri, ai lunghi di Reggio Emilia.
Maioli è un eccellente giocatore per quanto riguarda il fare squadra. Mi sento colpevole per non averlo fatto giocare oggi con la sua squadra, ma lui ha capito e sono sicuro che potrà dire la sua nelle prossime partite.
Sul +17, come Udine ieri, abbiamo commesso l’errore di adagiarci sugli allori e non abbiamo avuto la cattiveria agonistica necessaria per ammazzare la partita. Questo errore non va più ripetuto, soprattutto contro squadre di livello superiore. Grazie alle invenzioni di Pecile e Darby siamo riusciti a restare sopra negli ultimi 2 minuti.
Lisicky ha dimostrato di essere un valido giocatore, ma Curry sta scalpitando e molto probabilmente sabato sarà della partita. Peter è un grande professionista, e resterà con noi fino alla scadenza del suo contratto (3 novembre).
Strong è un giocatore come tutti gli altri: se inizia male, torna a sedersi. Non ci possiamo permettere di essere molli contro nessuno”.
Menetti: “L’unica nota positiva della partita odierna è stata la rimonta dal -17 al -4, questa costanza ci era sempre mancata. Nel terzo quarto eravamo molli e ci siamo scaricati, abbiamo commesso troppi errori ed Avellino è stata brava a punirci con un ottimo parziale.
90 punti subiti sono troppi per noi, dobbiamo ripartire dalla difesa, che fino all’anno scorso è stata il nostro punto forte.
La sconfitta si può motivare con il terzo quarto e con un pessimo tiro dall’arco (1/13).
Abbiamo preparato questa partita in 2 giorni e mezzo, ci è mancata un po’ di concentrazione.
Sul pick’n’roll di Avellino abbiamo sbagliato i cambi, bisogna lavorare su questo e sui troppi falli, abbiamo concesso troppi tiri aggiuntivi.
Penberthy? E’ irrispettoso nei confronti di chi stasera ha sputato sangue in campo parlare degli assenti.
Nell’ultimo quarto ho lasciato a lungo Ortner in panchina perché Dorkofikis stava andando molto bene”.