TERAMO – Devo recitare il mea culpa per ben due volte: la prima perché non avrei mai puntato un euro sulla vittoria del Teramo, la seconda perché non ho avuto fiducia in un gruppo plasmato da Ramagli alla sua maniera: caliente e combattivo, con un pizzico di sana emotività che permette anche alcune giocate di lucida follia. Nonostante l’assenza di Cerella che si è infortunato contro le scarpette rosse, Teramo ha saputo trovare nei suoi comprimari le energie necessarie per poratre a casa una vittoria che sa un po’ di ciliegina sulla torta. Sicuramente i ragazzi di coach Valentini erano venuti in terra d’Abruzzo per far risultato non tanto per gli inutili due punti, quanto per una vittoria che avrebbe dimostrato a tutti che Casale non era inferiore alla BancaTercas. Ma quando si può contare su ragazzi del calibro di Ricci e Polonara, allora è come se il roster fosse più che completo. Senza dimenticare l’inossidabile capitan Lulli chiamato questa sera a fare gli straordinari in campo, con una bellissima standing ovation finale, quasi da Libro Cuore.
Ma veniamo alla partita: un solo padrone fin da subito: la BancaTercas, che costringe gli ospiti sempre a rincorrere, anche se di pochi punti, ma ad onor di cronaca senza mettere mai il naso avanti. Partono bene Borisov e Amoroso, cui fanno seguito anche Brown e Fultz.Il solo Dee Brown non si iscrive a referto, per poi sparare tutte le sue cartucce in un formidabile secondo tempo. Ma come al solito, Dee e Robert non fanno altro che accendere la miccia di quella bomba esplosiva che risponde al nome di Achille Polonara. Altro ventello, altra prova più superlativa, sempre presente su ambo i lati del campo e il “solito” 28 di valutazione. Se non è consacrazione poco ci manca. Casale cerca di rispondere con Stevic e Minard ma Temple e Janning hanno le polveri bagnate e non riescono a incidere come il loro coach vorrebbe. Così dopo alcuni botta e risposta la partita si avvia verso un finale sufficientemente incandescente per essere un match senza posta in palio e sarà una giocata di Dee Brown assurto a ruolo di condottiero in campo a chiudere definitivamente l’incontro.
In ogni caso se per Casale è un addio con un arrivederci, le sorti della Teramo cestistica sembrano essere molto incerte. I problemi finanziari sembrano superati ma la voglia di Pellecchia e di alcuni imprenditori di fare basket di livello a Teramo sembra essersi un po’ ridimensionata. Ne prendiamo atto con la speranza che l’anno prossimo, invece, si possa celebrare un belissimo decennale della squadra aprutina in serie A. Ma sarà nostra cura tenervi aggiornati sullo sviluppo delle vicende extra parquet.
MVP: Mi tocca ripetere quanto scrissi nella partita con Caserta. Indiovina indovinello: ha 20 anni, una faccia tosta tosta, non guarda in faccia a nessuno, è abile difensore e schiacciatore e stasera ha firmato l’ennesimo vebtello in serie A…Chi sarà mai? Achille Polonara!
BancaTercas Teramo–Novi Più Casale Monferrato 83-77
Parziali: 20-23 18-9 24-21 23-24
Progressione: 20-23 38-32 60-53 83-77
Sala Stampa
Valentini
“Sono molto dispiaciuto per come è andata la partita. Quattro giorni fa abbiamo espugnato Roma ed oggi volevamo fare almeno bella figura contro quella Teramo che abbiamo rincorso durante l’anno. Non abbiamo saputo competere con chi ha fatto della fame la propria ancora di salvezza. A livello tecnico abbiamo avuto tiri aperti molti dei quali però sbagliati e che ci hanno costretto sempre a rincorrere. La squadra ha messo in campo tutto quello che aveva ma evidentemente non è bastato.”
Ramagli
“L’abbiamo vinta così come siamo noi: un gruppo con un’anima. Può mancare un giocatore, se ne può infortunare un altro, ma l’anima, la voglia di lottare ce l’abbiamo sempre. E questo è motivo di grande soddisfazione e di grande orgoglio. Abbiamo trascorso nove mesi impagabili con ragazzi volenterosi e seri professionisti. Non so cosa succederà in futuro ma sarò sempre il loro primo tifoso. Ed è a loro e a tutta la città di Teramo che voglio dedicare questa vittoria. Lulli è l’anima del gruppo; quest’anno si è dovuto sacrificare molto, spesso da tre in allenamento. Ma se c’è un emblema per questa squadra questo non può essere che lui. È un ragazzo che quando lo incontri sulla tua strada difficilmente lo dimentichi.”
Mirko Pierpaolo Papirii