FERRARA – Le gare giocate lontano dal Palaverde, ormai diventato “Palagranata”, sono un tabù per la Reyer. Anche la partita odierna, seppur sulla carta si sia giocata in casa, disputata al PalaSegest di Ferrara non fa differenza, infatti i ragazzi di Mazzon incamerano la quarta sconfitta consecutiva. Il calo di tensione è normale per una squadra partita a settembre con l’unica velleità di salvarsi e che si è guadagnata l’accesso alla postseason con 4 giornate d’anticipo.
Sostenere che dopo la vittoria contro Roma, che è valsa l’accesso automatico ai Playoff, i veneti non abbiano più lottato e abbiano smarrito la voglia di lottare sarebbe una grossa bugia. Più che di mancanza di voglia, bisogna parlare di periodo storto dovuto ad un calo fisiologico dei giocatori. Oggi, forse, sarebbe stato meglio far riposare uno dei big stranieri e dare spazio a Tsaldaris, ma l’idea di Mazzon è che i ragazzi che hanno giocato sino ad ora meritavano di chiudere la stagione. Sicuramente l’idea del coach Veneziano è condivisibile è rappresenta il giusto coronamento ad un gruppo di giocatori che durante tutta la stagione ha onorato la maglia che indossava.
Avellino ha stupito per la voglia che ha messo in campo in queste ultime giornate, poiché pur sapendo di non poter raggiungere i Playoff si è voluta togliere la soddisfazione di battere Varese e Venezia, che la hanno preceduta in classifica. Inoltre, Green e compagni sono riusciti nell’impresa di portarsi sul 2-0 nei confronti della Reyer, l’unica altra squadra che è riuscita in questa impresa è Milano. Certo, vedendo queste ultime vittorie il rimpianto di tutto l’ambiente Irpino per non accedere alla griglia dei Playoff sarà molto. Mattatori della partita sono stati i soliti Green (32 punti e 36 di valutazione) e Johnson (20 punti e 32 di valutazione), che aiutati dallo strapotere fisico di Slay (20 punti e 23 di valutazione) hanno piegato le resistenze di Bowers (20 punti e 28 di valutazione) che è l’unico giocatore orogranata già in forma Playoff.
Onore quindi ad Avellino che da nel migliore dei modi l’arrivederci alla prossima stagione e cha ha dimostrato in campo che i campionati vanno onorati sino all’ultima giornata. Complimenti anche a Venezia, che nonostante queste ultime partite, ha guadagnato con il lavoro di un anno l’accesso all’olimpo del basket italiano. Ora Mazzon e il suo staff hanno parecchi giorni per recuperare l’energia e motivare i ragazzi per la serie contro Milano.
Umana Venezia – Sidigas Avellino 90-95
Parziali: 26-30; 20-20; 21-20; 23-25;
Progressione: 26-30; 46-50; 67-70; 90-95
MVP: Green: il folletto americano ha letteralmente dominato la partita
WVP: Szewczyk: proprio come nella gara d’andata il forte giocatore Polacco non riesce a produrre molto contro la sua ex squadra.
Francesco Codato