Quella che poteva essere una nottata trionfale allo Staples Center si è rivelata in realtà un vero e proprio fallimento per i Lakers, che hanno sprecato l’occasione di vincere la serie 4-1 cadendo davanti al pubblico amico 102-99 con i Nuggets. Non è quindi bastato il fattore Kobe Bryant, che dopo un paio di partite non esattamente degne del suo nome davanti al pubblico di Denver ha piazzato 43 punti, tra cui 3 canestri dal perimetro consecutivi che avevano illuso i tifosi dei Lakers ad una possibile rimonta (la squadra è stata sotto anche di 15 punti). A fare la differenza per la franchigia del Colorado sono stati un inesauribile Miller autore di 24 punti ed un prezioso McGee, che ha dominato sotto canestro piazzando alcune spettacolari schiacciate e terminando il match con 21 punti conditi da 14 rimbalzi. Discreta prova del nostro Danilo Gallinari, che ha messo 14 punti non tirando benissimo (4/13 al tiro). Ha steccato tra le file dei losangeleni Pau Gasol, autore di 9 punti, il quale non sta dando il contributo sperato da Mike Brown in questi Playoffs.
Ci spostiamo ora nella costa est, partendo dal match di gara 5 tra Magic e Pacers, con questi ultimi che hanno archiviato definitivamente la pratica Orlando sconfiggendo 105-87 la franchigia allenata da coach Stan Van Gundy sotto la spinta del proprio pubblico. In questo match si è confermato leader dei suoi Danny Granger, che ha firmato 25 punti; buono anche il contributo di Collison, che partito dalla panchina ha siglato 19 punti con uno strepitoso 9/10 dal campo. Rimane di certo la delusione dei Magic, che magari con un po’ più di fortuna in gara 4 avrebbero anche potuto dare una svolta a questa serie che, malgrado un grande inizio, è terminata in modo decisamente fallimentare. Da segnalare per la squadra della “Città di Topolino” l’onorevole prova di Nelson, che ha inchiodato 27 punti; ma, in generale, i Pacers sembravano avere maggiore voglia.
Sono ancora vivi i Bulls, che nel match di gara 6, nel quale erano obbligati a vincere quanto meno per allungare la serie, hanno sconfitto i 76ers 77-69 in un match a basso punteggio, accorciando sul 2-3. Malgrado le assenze di Rose e Noah, Deng è riuscito finalmente ad intraprendere il ruolo di guida per la squadra, siglando 24 punti e trascinando i suoi alla vittoria, supportato anche da Boozer, autore di una doppia doppia da 19 punti e 13 rimbalzi; molto male comunque la franchigia dell’Illinois ai liberi (4/11 dalla lunetta per i Bulls contro il 17/24 dei Sixers), ma ciò non è risultato decisivo; un’altra nota negativa per i “Tori” è un ulteriore prestazione non proprio soddisfacente di Hamilton, che ha messo solamente 6 punti, dal quale finora ci si sarebbe potuto (e dovuto) aspettare qualcosa di più. Non è bastata a Philadelphia la buona prestazione di Holiday, che ha messo a referto 16 punti. Per evitare ulteriori complicazioni i Sixers dovranno ottenere la vittoria in gara 6 davanti ai propri tifosi così da portare a casa una serie nella quale fino ad un mese fa appariva scontata la vittoria dei Bulls.
Ottenendo la vittoria in un match molto tirato con i Celtics, sconfitti 87-86, gli Hawks hanno lasciato qualche spiraglio per il possibile superamento del turno, considerando anche il vantaggio del fattore campo in un eventuale gara 7. L’asso nella manica della franchigia allenata da coach Drew è stato il ritrovato Al Horford, da poco rientrato da un lungo infortunio, che nel match ha timbrato 19 punti accompagnati da 11 rimbalzi. Non sopra le righe tra le file dei Celtics questa volta Paul Pierce, autore di 16 punti, e Rajon Rondo, che ha nonostante tutto contribuito con una doppia doppia da 13 punti e 12 assist, non riuscendo però negli attimi finali a tentare il tiro della possibile vittoria, dopo aver rubato un grande pallone da una rimessa degli Hawks, contenuto dalla difesa dei padroni di casa. Si torna in campo giovedì notte al TD Garden di Boston in un match fondamentale per entrambe le parti, con il possibile match point nelle mani dei Celtics.
Federico D’Alessio
@FedeDalessio