[b]Quintetti.[/b]
Benetton: Zisis, Smith, Soragna, Gigli, Beard.
AJ: Garris, Green, Gallinari, Schultze, Blair.
Treviso arriva al Datch Forum con qualcosa da dimostrare dopo linopinata sconfitta interna di eurolega con Napoli ed inizia la partita in modo convincente in difesa, schierando una zona che costringe gli avversari a segnare il primo canestro dopo 3 minuti e mezzo con Blair. In attaco i Casuals non capitalizzano, attaccando male (7 perse) e quando Milano trova un minimo di circolazione, il parziale diventa 7-2 e poi 12-5 sulla tripla di Gallinari (molto coinvolto anche in difesa con due recuperi).
Blatt chiama timeout per un piccolo infortunio occorso a Goree e inserisce Nelson, giocando con due lunghi mobili assieme a Gigli e creando delle difficoltà a Milano. Dallaltra parte, però, paga il gioco interno di Blair che attira molte attenzioni su di se, liberando giocatori sul perimetro. Un canestro e fallo di Calabria (6 punti) ricaccia indietro gli avversari, che chiudono il quarto con un canestro in tap-in di Lyday per il 18-13.
Milano prova a dare un allungo, trovando tiri puliti da 3 punti (5-11 a metà), convertiti in sei punti, ma [b]Mordente[/b] tiene a galla i suoi, fino a quando non comincia a lavorare Goree marcato da Blair. Lex Globetrotter viene portato fuori e attaccato costantemente obbligando la difesa a forsennate rotazione. Sono proprio dellex Francoforte 7 punti che riportano a -1 Treviso, assieme al poker di liberi di Mordente.
Nel momento di massima incertezza con le squadre a cercare di far propria linerzia, Facchini pecca di protagonismo, rendendosi autore di alcuni fischi e segnalazioni tardive che irritano giocatori e pubblico. Dopo questa parentesi gli ospiti continuano il loro mix di difese architettate da Blatt e recuperano qualche pallone, che garantisce loro di terminare con linerzia il primo tempo, pur sotto di tre lunghezze sul 39-36.
Mordente prende in mano linizio di tempo da playmaker e fa ottimo uso del penetra e scarica, regalando due assist per Goree e Zisis, poi arriva un momento di trance del match con tre triple in fila di Green, Goree e Schultze, fino a quando il clima del forum si infuoca nel momento in cui gli arbitri assegnano due falli, perlomeno dubbi, a Treviso.
Paradossalmente dalla bagarre trae giovamento Milano che chiude un gioco da tre punti con Blair e va sul +7. 50-43.
Rispondono subito i veterani Mordente e Soragna con 5 punti, ma è ancora Milano a trarre profitto da un metro arbitrale che concede molti contatti, ed in questo clima di guerra sportiva entra [b]Mario Gigena[/b] omaggiato da una ovazione del pubblico.
Proprio lui è leroe inaspettato di questo match perché prima subisce un dubbio antisportivo da Beard, ma senza convertire i due liberi; in seguito viene pescato dietro larco per la prima tripla, bissata successivamente per il 62-50 che fa alzare considerevolmente i decibel del pubblico.
Poteva essere un fuoco di paglia, ma Gigena continua il suo show personale (meritatissimo) prendendo subito in apertura uno sfondamento e siglando un’altra tripla al secondo tentativo consecutivo regalatogli da [b]Watson[/b].
Largentino gli restituisce il favore poco dopo con una penetrazione e scarico dentro larea per il gioco da 3 punti dellamericano. E sempre lex fortitudo continua a rimpinguare il suo bottino con altri due canestri, frutto di pick and roll con Garris per inserire gli ultimi chiodi nella bara di Treviso.
[b]Goree[/b] non ci sta e lotta come un leone nonostante il risultato, le sue condizioni fisiche e lambiente ostile. Parla coi compagni e li sprona da vero leader.
Non serve a cambiare il risultato, che è molto rotondo per i padroni di casa sul 85-67 ma non per questo meno importante.
[b]Play of the game:[/b] Nel quarto periodo Nelson riceve sulla linea dei tre punti, con una finta fa saltare Blair ed entra nel pitturato. Eludendo un deciso tentativo di stoppata di Watson va a segnare un canesto in reverse di ottima fattura.
[b][u]QUOTES[/B][/U]
[b]Blatt:[/b]
[i]Congratulazioni a Milano che ha giocato una buonissima partita, noi siamo riusciti a tenergli testa per circa 25 minuti ma poi ovviamente i nostri infortuni ed acciacchi ci hanno penalizzato, questa non è una scusante, ma sicuramente è stato un fattore perché venire a giocare a Milano è sempre dura, in più se lo si fa a ranghi ridotti diventa ancor più complicato.
Devo dare molto credito a Goree e a Nelson che sono scesi in campo e hanno dato il massimo nonostante avessero problemi fisici e di respirazione, in più Lyday si è distorto la caviglia nellallenamento di ieri sera e quindi ha provato a giocare ma non è stato in grado, come testimoniano i quattro minuti in campo.
Abbiamo giocato bene in un lato del gioco in cui non siamo abituati a far bene come i rimbalzi, in più lo abbiamo fatto contro una squadra che vanta due dei più importanti rimbalzisti del campionato come Blair e Watson. Non è un segreto che siamo una delle squadre più alte e robuste del campionato, ma non lo eravamo nemmeno lanno scorso eppure siamo riusciti a fare buone cose.
Abbiamo perso la partita perché la stanchezza è sopravanzata, abbiamo trovato anche buone soluzioni e tiri aperti, solamente che non siamo riusciti a convertirli, come invece ha fatto Milano.
Abbiamo quattro giorno per avvicinarci alla partita di eurolega, speriamo che Marcus e Spencer riescano a recuperare completamente, mentre per Lyday dovremo aspettare qualche giorno per sapere come sta la sua caviglia.[/i]
Sei preoccupato per le prossime partite?
[i]Sono un coach, sono sempre preoccupato (risponde simpaticamente coach Blatt). Dobbiamo cercare di invertire la tendenza negativa che si è creata e per farlo dobbiamo recuperare i giocatori acciaccati e al completo potremo fare grandi cose.[/i]
[b]Djordjevic:[/b]
[i]Non posso che avere tanti elogi verso i miei giocatori per la loro concentrazione e la risposta del gruppo dopo la sconfitta di settimana scorsa. E stato importante per capire dove possiamo arrivare e prendere fiducia dei nostri mezzi, perché la Benetton è una grandissima squadra, magari non nel miglior momento, ma rimane una candidata al titolo.
Siamo stati bravi nonostante loro fossero a zona dal primo secondo a non bloccarci e a trovare ottime soluzioni a tutte quelle situazioni tecniche e tattiche che gli avversari ci hanno proposto con difese a zona, matchup o uomo.
Devo spendere una parola in più per Mario Gigena. Lo ringrazio, come ho fatto negli spogliatoi, perché ci sta dando un grandissimo esempio di professionalità e di attaccamento alla maglia di Milano, perché nonostante io sia stato a volte ingiusto con lui, Mario ha sempre continuato ad allenarsi col sorriso come se avesse giocato tutte le partite.
Oggi ha reagito in maniera incredibile, si merita tutti gli applausi e il boato del pubblico quando è entrato.
La chiave tattica è stata lintensità che abbiamo potuto mettere sul campo, anche grazie allatletismo che un po ci è mancato lo scorso anno.
Siamo andati sotto a rimbalzo per la prima volta, ma siamo riusciti a recuperare palloni da altri aspetti del gioco e.speriamo ci battano tutti così a rimbalzo
Nonostante qualche secondo possesso di troppo non hanno mai trovato buoni tiri da rimbalzo dattacco perché siamo riusciti ad accoppiarci presto in odo proficuo, sporcandogli i tiri e aiutando in maniera convinta.[/i]
[b]Gigena:[/b]
[i]Sono stato molto contento ed emozionato a sentire il pubblico invocare il mio nome allingresso in campo, anche se non è facile entrare dopo tanta assenza e rendere al meglio. Sono felice di aver aiutato i compagni, ma magari avessi giocato male sarebbe stato ancora più difficile tornare in palestra il giorno dopo.[/i]
Qual è stata la tua motivazione più forte a rimanere a Milano?
[i]Milano è una grande società che punta a vincere, ho avuto delle richieste per cambiare maglia, ma ho sposato questa idea di rimanere qui a Milano e lo farò fino in fondo. Sapere di poter essere un componente per questo progetto è importante e voglio rimanere il più possibile in questa città. Mi sono sempre adattato molto alle squadre, magari anche a mio discapito, infatti questanno mi sto facendo un po da parte per linteresse della squadra. Rimane il fatto che non è facile avere un ruolo così marginale..
Quando Sasha ha fatto il mio nome per andare sul cubo del cambio non mi ero nemmeno reso conto, forse lo ha capito prima chi era dietro di me.
I primi liberi son stati un po difficili perché ero freddo, però meglio sbagliare i due liberi e fare una prestazione così, piuttosto che metterli e magari faticare..
Secondo me laspetto difensivo è ancora da migliorare nella nostra squadra, abbiamo lunghi veloci di piedi con cui possiamo cambiare le marcature, ma poi dobbiamo essere bravi a chiuderci e magari prendere sfondamenti. Se riusciremo a mettere in pratica questa difesa con profitto sarà il definitivo salto di qualità.[/i]