ROMA – Proprio nel giorno in cui la sua ex-squadra, la Fulgor Forlì, ottiene l’ok per il ripescaggio in Lega Due, Nicola Alberani che deve molte delle sue più recenti fortune alla cittadina romagnola, ci rilascia un’intervista esclusiva che spiega in sommi capi quale sarà il suo approccio a questa sfida che lo aspetta nella Capitale.
Lavoro, dedizione alla causa ed ancora lavoro più lavoro, al punto che oggi probabilmente riesce a riconoscere solo la strada che lo conduce dall’albergo che lo sta ospitando al palazzetto di viale Tiziano, quartier generale dell’operazione rilancio denominata “ACEA Virtus Roma”. E se accade nella città-museo a cielo aperto che l’uomo ha a disposizione per godere delle meraviglie dell’arte e dell’architettura, questo spiega quanto sia concentrato nel compiere la sua missione.
Missione. Sì perchè purtroppo o per fortuna, decidete Voi, l’ACEA Virtus Roma avrà una missione impossibile nella prossima stagione, quella cioè di non deludere i propri tifosi già fiaccati da un trend negativo inaccettabile per le risorse economiche che Claudio Toti ha messo in ballo in tutti questi anni. Non è certamente bello osservare che in questi ultimi anni, non appena il munifico presidente capitolino abbia diminuito il budget a disposizione, i risultati sul campo siano via via sempre andati peggio, ultimo il mancato accesso ai Playoff lo scorso maggio con almeno 3 gare da disputare in regular season, mai successo nella storia della franchigia.
Per questo ci vuole un personaggio come Alberani che risponde in modo netto alle Ns. domande, senza tentennamenti, a dimostrare che le idee chiare le ha, eccome.
Persona concreta, pragmatica, come potevamo non cominciare con una domanda sul suo ex-Team, Forlì ?
D. – Alberani, ma allora coachVucinic è ancora sotto contratto a Forlì oppure….
R. – No, no, ha rescisso, ha rescisso….Sono stati mesi difficili a Forlì ma sono contento di sapere che oggi abbia sia stata riammessa in Lega Due, la piazza se lo merita.
D. – Ed eccola a Roma, appena dieci giorni di lavoro ma la sensazione è che questa sia una stagione importante per Lei..
R. – Beh, Roma è una piazza importante, non lo scopro certamente io oggi. E comprendo bene che per me sia anche una grande opportunità che spero di essermi meritata. Eppoi a Roma ciò che fai conta doppio, la piazza è una piazza importante, di primo livello e nonostante avremo un budget limitato sono sicuro che faremo bene. Forse tutti pensano che partiremo in sordina, può essere, ma non è certamente detto che non si cresca nel corso della stagione. Tanti club da anni stan facendo bene con budget normali, proveremo a farlo anche noi.
D . – Le prime mosse di mercato sono state già ufficializzate nonostante ancora ci siano due mesi e mezzo prima della palla a due, manca solo l’allenatore.
R. – L’allenatore credo sia solo un pro-forma, se vuole un piccolo problema di comunicazione, è tornato proprio oggi dagli States e sarà ancora Marco Calvani. Mi trovo bene a lavorare con lui, abbiamo già condiviso molte idee e progetti e ci stiamo confrontando su tutto, e se mi permette credo che Marco sia una persona sottovalutata nel nostro basket, è una persona indefessa, lavoratore instancabile, onesta intellettualmente, una bella conferma averlo tenuto con Noi, non lo conoscevo ma da quando ci stiamo confrontando, mi creda, mi piace molto poter lavorare con lui.
D. – Ma Gordic sarà confermato nel ruolo di play ?
R. – Gordic non sarà confermato, abbiamo idee differenti con Calvani su come far giocare la squadra. Siamo ben consapevoli di quello che vogliamo e l’idea è di avere un roster con gente veramente affamata, motivata e che siano in grado di ricoprire più ruoli, gente insomma come la sua testata, All-Around….Scherzi a parte, stiamo costruendo una squadra che abbia valori morali importanti, combattenti e gente che al momento, tanto per iniziare, ha rinunciato a tanti soldi pur di giocare con la Virtus Roma.
D. – E’ notizia tra l’altro di oggi che anche quest’anno prossimo sarà confermato il binomio vincente nel settore giovanile tra la Virtus Roma e l’Eurobasket, club molto famoso nella Capitale per il proprio vivaio, cosa significa questo ?
R. – Siamo contenti, l’Eurobasket si è fusa molto bene con Noi ed i risultati, il terzo posto ai nazionali Under 19 di quest’anno ne sono un risultato importante. Per il resto io penso che i ragazzi debbano giocare, essere tenuti in panchina non serve, devono andare a giocare da protagonisti. E noi siamo fortunati, i nostri ragazzi hanno già diverse richieste.
D. – Prima di salutarla, quale l’obiettivo minimo che Lei si sta prefiggendo ?
R. – Obiettivo minimo…Sarei contento se alla fine della stagione gli sportivi romani ricordassero questi ragazzi, questa gente che stiamo cercando d’amalgamare come un insieme di gente che sudasse in campo, uscendo dal campo stremati…Sarei contento ad oggi di questo ma non significa che non sia ambizioso. Personalmente credo molto in questi valori e faremo di tutto per regalare a Roma una squadra importante che dia tutto sul parquet, al momento posso solo augurarmi ed augurare questo. Dopodicchè il quinto posto, il primo o l’ultimo…..Se la palla prima entra e dopo esce ecco che cambia la stagione….Io posso solo garantire il mio massimo impegno.
Fabrizio Noto/FRED