CAPO D’ORLANDO – Ci siamo. L’attesa è finita. Oggi è il grande giorno di Orlandina-Barcellona, la prima partita ufficiale di Coppa. Un match atteso da tutta l’estate sin dal giorno del ripescaggio dei biancoazzurri, un match pieno di interessanti sfide e di grandi ritorni: primo su tutti quello di Giovanni Perdichizzi, adesso alla corte del presidente Bonina ma fino allo scorso anno condottiero di Capo d’Orlando, con la quale ha condiviso gioie (la promozione in Serie A del 2005 e la doppia salvezza nei due anni successivi) ma anche delusioni (la scorsa stagione ha fallito l’obiettivo della promozione dalla DNA). Insieme a lui i suoi assistenti, anche loro con passato orlandino, il sempreverde Nino Coppolino e il giovane australiano Danny Mills.
Orlandina-Barcellona non è soltanto una sfida tra ex, ma rappresenta anche una competizione tra due realtà che vivono quotidianamente di pallacanestro: Barcellona è ormai al terzo campionato consecutivo di Legadue, è una realtà solida e affermata, e punta anche quest’anno al salto di categoria, trascinata da tantissimi tifosi che hanno fatto sentire il proprio calore già dal giorno della presentazione ufficiale; Capo d’Orlando ha già giocato in questa categoria, ma l’entusiasmo che forse è mancato lo scorso anno rappresenta invece una rampa di lancio per la stagione che verrà, col pubblico galvanizzato dal ripescaggio e dal ritorno sul parquet dei “coloured” che mancavano ormai da 4 anni. Una rapida scalata dalla DNC alla Legadue, un match che soltanto un paio d’anni fa sembrava impossibile da giocare per la troppa distanza (in termini di categoria) che separava le due squadre, un match che invece adesso è realtà.
Da un lato l’esperienza dei giallorossi, con giocatori come Taurean Green, Troy Bell e Melvin Sanders con tanti punti nelle mani, Callahan e Giuri che questo campionato l’hanno vinto lo scorso anno a Brindisi, Cittadini che è un veterano e vanta diverse presenze in nazionale, e una panchina lunga composta soprattutto dai “fedelissimi” Bucci e Mocavero che conoscono bene l’ambiente e sanno con precisione quali sono gli obiettivi da raggiungere.
Dall’altra un roster pieno di giovani interessanti, composto da due americani di assoluto talento (Young e Battle), entrambi cresciuti cestisticamente al college ed in cerca di fortuna e visibilità in Europa in attesa, soprattutto nel caso di Young, di una chiamata dal mondo Nba. George, lungo in cerca di riscatto dopo qualche stagione opaca, e poi Passera, Benevelli, Poletti e Rullo, un pacchetto italiano di grande valore, un mix di esperienza e fantasia che potrà fare di Capo d’Orlando la vera sorpresa del campionato.
Ci sono tutti i presupposti per assistere ad un grande spettacolo, considerando che le due tifoserie non parlano d’altro da ormai una settimana e che i biglietti a disposizione del pubblico barcellonese sono finiti in meno di 24 ore. Saranno due partite di grande intensità, giocate nel giro di appena 3 giorni che daranno un assaggio del campionato di Legadue, quest’anno più competitivo che mai, e che permetteranno a tifosi e non di capire già da adesso quali saranno gli obiettivi e i traguardi da raggiungere.
Sergio Librizzi