Curiosando nel girone settentrionale della A2, la squadra che salta all’occhio è di sicuro la Sanga Milano. Ai lettori più assidui di All Around non sfuggirà che questa compagine è stata la protagonista di una delle 12 storie del nostro libro. E quindi, quale migliore occasione per presentare ai lettori questo girone che inizierà la prossima settimana con la prima giornata, se non quella di farcelo raccontare proprio dal coach del Sanga Milano, Franz Pinotti, caro amico della nostra redazione.
Quello del girone Nord, così come avvenuto in tutta la A2 è un girone particolare, in cui le solite vicissitudini extra cestistiche, hanno favorito la presenza di sole 14 squadre al via. Venezia a parte, il girone si dimostra equilibrato e con tante squadre che possono ambire al salto di categoria. Tra molto scetticismo ma comunque tante speranze, il coach ai nostri microfoni si dimostra verace e veritiero come al solito…
– Coach, come giudica la situazione del basket femminile con tanti fallimenti e una situazione deficitaria, anche alla luce del suo team che è nato come un progetto “casalingo” ?
– La situazione del basket femminile è drammatica. Il fallimento di Como e di Napoli, l’autoretrocessione di Geas, il campionato di A1 a 11 squadre perché non si è trovato nessuno disposto a “salire”, la chiusura o il ridimensionamento di molte società, il girone sud dell’A2 zoppo di una squadra, sono una gravissima spia luminosa accesa sul rosso fisso. Purtroppo non si intravvedono all’orizzonte soluzioni che facciano ben sperare. Mancano idee concrete, manca progettualità, manca soprattutto un’idea di movimento femminile. A una situazionw già grave, sembrano aggiungersi con fare anacronistico anche altre tasse, come quelle sulle svincolate. Sembra quasi un mondo all’incontrario in cui i gettiti di queste tasse finiscono in parte alla lega, in parte a chi vince le finali nazionali, in parte a società di A3, senza un fine che sembra utile.
Il Basket italiano va rifondato partendo dalla base. E’ ora di finirla con il creare regole che vengono approvate senza coinvolgere le società che mantengono in vita il movimento. I settori giovanili sono compressi tra l’incudine e il martello e lo stesso settore squadre nazionali non riesce mai a decollare veramente.
– Ci parli della sua squadra, dove può arrivare, quali sono gli obiettivi, il roster e se dobbiamo tenere d’occhio qualche giocatrice…
– Il Sanga Milano a oggi è ancora senza Main Sponsor. E per essere la squadra della metropoli Milano, rispecchia la crisi economica che viviamo. Con le nostre forze abbiamo costruito una squadra “Low Cost” per provare a volare alto ugualmente. Mai come oggi serve lavorare bene in un settore giovanile a cui attingere risorse fresche e dal quale trarre benefici futuri. Abbiamo mantenuto la play Susanna Stabile, e le due temibili guardie Michela Frantini e Silvia Gottardi, aggiungendo loro un “centro” di peso ed esperienza come Alessandra Calastri. Alessandra Pastorino completa un ottimo quintetto che potrà giocarsela alla pari con tutte le altre squadre del Girone Nord. Sette tra giovani e giovanissime completano il roster. Sarà dalla panchina che dovremo trovare sorprese, energie e risorse per ben figurare in un campionato che si prospetta equilibrato e combattuto. Diciamo che il principale obiettivo, per noi, sarà quello di riempire tutte le domeniche il Pala Aldo Giordani con famiglie e giovani che mostrino e dimostrino il grande lavoro che facciamo nelle scuole per promuovere e formare la pallacanestro femminile.
– E guardando al girone in cui dovrà competere, cosa può dirci?
– il Girone Nord è un girone equilibrato che vede in Venezia la superfavorita, con Udine, Muggia, Marghera, Broni e Crema lottare per i piani alti della classifica. Il nostro obiettivo è centrare i playoff per poi giocarcela alla pari con tutte nelle partite dentro/fuori. Mentre il girone Sud vede Ragusa nettamente favorita e le due squadre di Spezia subito appena sotto. Bologna è una squadra giovane, diretta da un ottimo allenatore. Sarà la solita squadra difficile da battere.