BOLOGNA – 4 su 4 doveva essere per qualcuno e 4 su 4 è stato per Varese, uscita meritatamente vincitrice dal big match della domenica a Bologna. Ere, Polonara, Banks, Dunston, De Nicolao, Sakota. Se vi sembra che stiamo elencando il roster completo della Cimberio non è così. Ma semplicemente sono i giocatori che, a turno, hanno preso per mano la squadra portando il proprio mattoncino in attacco. De Nicolao e Polonara sono stati i mattatori del primo tempo. Ere ha spaccato in due la gara con le sue triple in apertura di seconda frazione, Sakota col tiro pesante ha risposto a una Bologna in rimonta furiosa nel terzo periodo e, infine, l’asse Banks-Dunston ha dato le ultime decisive stoccate. Un successo che non fa davvero una piega, in una partita condotta magistralmente dalla panchina da Vitucci, allenatore forse sempre troppo sottovalutato e che oggi guarda tutti dall’alto al basso. Troppo corta invece la Virtus Bologna, già appiedata prima della palla a due da Smith per via della nascita dei suoi due gemelli, nel corso dei 40’ ha perso virtualmente Minard e Poeta, totalmente fuori dalla partita. Entrambi, va detto, avevano alibi di natura fisica (problemi e una mano per l’americano, a un ginocchio per Poeta), ma, in ogni caso, sono stati deleteri per la propria squadra. Tanto che l’ex Montegranaro è stato panchinato a metà terzo quarto senza vedere più il campo, mentre il playmaker avrebbe subito la stessa sorte, non fosse stato per qualche naturale incertezza del giovane Imbrò. Ne è venuta fuori una gara di rincorsa, divenuta insostenibile sul -19 a inizio secondo tempo. Lì l’orgoglio e la voglia della linea verde (ottimi segnali da Moraschini), insieme alla verve di Hasbrouck e Rocca, stava per rimetterla in piedi, ma lo sforzo precedente era stato troppo grande per avere la lucidità necessaria a portarla fino in fondo. Rimpianto quindi, ma anche la consapevolezza che, forse, di più non si poteva proprio fare.
Finelli rimpiazza Smith in quintetto con Gaddefors, quattro sotto mentite spoglie, ma è Varese che parte nettamente meglio. Ere e Banks dettano un ritmo alto alla partita, segnando da fuori e trovando conclusioni al ferro con fallo. Dunston fa sentire le sue leve infinite sotto canestro, mentre i padroni di casa in attacco sotto completamente ingessati. Su una disattenzione dalla rimessa da fondo campo De Nicolao ruba palla e segna il +10 varesino (11-21), mentre dalla lunetta è uno stillicidio bianconero. Hasbrouck è l’unica certezza dell’attacco bolognese, ma Varese davanti è troppo più fluida e anche i giovani Polonara e De Nicolao ci mettono un attimo a lasciare il segno. Rocca con due pietre chiude un primo quarto da 4/12 da dove conta uno (16/29 alla fine) per i padroni di casa, sotto 15-25.
Bologna è in difficoltà ma comunque in partita e inizia a stringere un po’ le viti in difesa, continuando la ricerca del ferro per far spendere falli agli uomini di Vitucci. Gigli mette due liberi ed è tripudio, Imbrò la imbuca da dietro l’arco: -3 in un attimo. Varese chiede tanto ai suoi americani, ma non per questo non ha altre alternative. E la buona notizia è che queste rispondono ai nomi di Andrea De Nicolao e Achille Polonara. 8 punti e una gran stoppata su Poeta per il primo, identico bottino e tanta sostanza per il secondo e così gli uomini di Vitucci possono tenere a distanza la SAIE3 anche con i titolari a riposo. Con Poeta in confusione e un Gigli che spreca tanto pur essendo riferimento importante a centro area, Finelli deve cercare di trovare risorse da tutti i propri giocatori. Campo anche per il giovane Parzenski allora, ma, a parte aumentare il tasso di adrenalina, i risultati sono modesti. Cimberio che tiene sempre un buon margine di vantaggio e chiude sopra 42-33 all’intervallo.
Il buon momento di Varese prosegue anche senza intoppi anche nel terzo periodo. Anzi, si impenna. Ere sfrutta gli impacci di un Minard attualmente non in condizione di incidere e con due triple siderali lancia i biancorossi. Bologna si sfalda anche a causa di un Poeta più intento a litigare con Green che a costruire. Segna Polonara in contropiede, mentre i punti di Ere sono già 18. 19, invece, il vantaggio di Varese sul 57-38 che pare un macigno sulla gara. Finelli prova a correre ai ripari: via Minard e Poeta, largo a Imbrò e Gaddefors, più la zona a fronte dispari. La ricetta funziona. Varese si limita a tirare da fuori con scarsi risultati e Bologna in attacco prende fiducia grazia anche al solito commovente Rocca. Sakota, però, con due canestri pesanti limita i danni e così gli ospiti al 30° sono ancora avanti di 11.
L’inerzia ora, però, è per Gigli e compagni e, soprattutto, si è accesso Kenny Hasbrouck. La guardia americana trova la via del canestro pesante dopo un paio di errori sfortunati e accende la platea che si infiamma definitivamente dopo una serie di canestri del ragazzo di casa, Moraschini, che sembrano poter riscrivere un’altra partita. E’ suo infatti l’appoggio che a poco più di 5’ dalla fine significa il -3 Bologna. Time out Vitucci che, tra i suoi meriti, ha quello di saper sempre fermare la partita al momento giusto. Ed è così anche in questo caso. La Cimberio torna in campo e con due minuti di ottimo basket offensivo apre il solco decisivo con un 9-0 di parziale mortifero, frutto anche di qualche errore di gioventù della truppa felsinea, e con le firme di Banks e Dunston, uscito alla grande nel finale. La Virtus a quel punto ha la spia della benzina sull’indicatore della riserva e per una Varese bellissima è fin troppo facile portare a casa due punti che significano primato in classifica in compagnia della Dinamo Sassari.
SAIE3 Bologna – Cimberio Varese 74-84
Parziali: 15-25; 18-17; 20-22; 21-20;
Progressione: 15-25; 33-42; 53-64; 74-84;
MVP: Saremo scontati, ma premiamo il collettivo varesino. Come abbiamo detto, tutti i giocatori di Vitucci al momento giusto hanno dato il loro apporto. Ci piace, però, sottolineare le prestazioni di Polonara e De Nicolao, giovani che stanno finalmente trovando i minuti che meritano.
WVP: Ricky Minard, più che altro per accumulo di scarse prestazioni. Certo, aveva un problema alla mano, ma il modo in cui Ere lo ha maltrattato in difesa non può avere a che fare con quello. Deve assolutamente alzare il proprio rendimento, o presto in casa Virtus ci sarà un problema da risolvere.
SALA STAMPA
Alex Finelli
Francesco Vitucci
Nicolò Fiumi