Dopo la [b]maxitrade[/b] che ha portato nella città dellIndiana Dunleavy, Murphy, McLeod e Diogu e inversamente lasciato andare per la baia Jackson, Harrington, Jasikevicius e Powell, sembrava che Pacers avessero trovato la loro quadratura del cerchio.
La squadra aveva perso sulla carta talento, ma ne aveva guadagnato in equilibrio, e cosa non secondaria aveva iniziato lepurazione delle [b]teste matte[/b], dei giocatori ondivaghi e di quelli ritenuti inadatta da coach Carlisle, che finalmente, dopo tanto chiedere e con la fiducia incondizionata di Bird, poteva finalmente disporre di una squadra adatta al gioco che ha sempre professato.
Anche [b]Jermaine ONeal[/b] era molto soddisfatto, perché la franchigia si era mossa nel verso giusto, creandogli attorno un nucleo su cui potesse finalmente avere ascendente e che potesse traghettare nellimmediato futuro ai piani alti.
E per le prime 14 partite, i risultati erano stati eccezionali, [b]con 9 vittorie e 5 sconfitte[/b], con ONeal a guidare in campo i nuovi arrivati ed i vecchi compagni alzando le proprie medie stagionali in quasi tutte le voci statistiche, [b]producendo più di 22 punti di media[/b], segnale incoraggiante a fronte delle ripetute critiche sulla sua leadership che si porta dietro da quasi 2 anni.
Invece, dalla pausa dell[b]All Star Game ad oggi[/b], Indiana è risprofondata nel baratro, inanellando [b]7, pessime, sconfitte consecutive[/b], 6 delle quali conclusesi con scarti pesanti.
Una serie di [b]L[/b] che è ancora aperta ed ha gettato nello sconforto più totale il ragazzo da [b]Eau Claire High School[/b] in primis incapace di raddrizzare, come Bird, Carlisle e tifosi si aspettavano, le sorti della squadra, che da 4° potenza ad est, sta ora facendo a spintoni con Miami (inversamente, in crescita esponenziale) per la 6° posizione nel tabellone ad est.
E sempre la solita storia.
Da quando ha ereditato i galloni di leader da [b]Reggie Miller[/b], in questi due anni, si è sempre avuta limpressione che a completare il suo splendido gioco, che ne fa una delle prime 5 power forward della lega, mancasse quella dose necessaria di carisma, quel trasmettere sicurezza ai compagni ed imporsi a loro nei momenti di crisi per reindirizzare le sorti della squadra nei suoi giusti binari.
A maggior ragione adesso, che coach Carlisle gli chiede maggior coinvolgimento emotivo in uno spogliatoio [b]nuovo[/b] e più quadrato, dove tutti gli riconoscono rispetto.
E quale prova migliora per testarne le doti di leader che adesso, nel momento di massima urgenza, alle soglie di una crisi che può essere irreversibile non solo per la squadra in generale ma anche per coach ed alcuni giocatori, tra i quali appunto il numero 7 ex Blazers.
Solo per citarvi alcune statistiche, nelle 7 gare perse, ONeal ha superato i venti punti solamente 2 volte, tirando dal campo con un misero [b]35%[/b] scarso.
Numeri che legittimano i dubbi e le critiche e che immancabilmente lo pongono in pole position nel banco degli imputati per il suo ruolo in seno alla squadra.
E come ho scritto tempo fa, probabilmente gli esami e gli appelli per questo corso ai Pacers sono agli sgoccioli, e già dallestate è possibile lo smantellamento definitivo della squadra nella cessione dei suoi pezzi più grossi, alla luce anche dei cambiamenti effettuati a metà gennaio.
Già nel corso della stagione e nella scorsa [b]off-season[/b], Bird aveva sondato il mercato per trovare acquirenti con contropartite adeguate al rango della sua superstar, ma per una ragione o per unaltra aveva sempre desistito dal compiere un gesto che avrebbe definitivamente concluso unera per la franchigia dello stato del basketball.
Ma adesso non esistono più scuse, i [b]destabilizzatori[/b] Jackson, Artest, Johnson, Harrington non ci sono più e anche se con deficienze strutturali evidenti identificabili nella mancanza di una [b]shooting guard[/b] di livello e di una panchina poco profonda/talentuosa nel back court, Indiana può ambire a fare strada nei playoff e fare lo sgambetto a qualche squadra ambiziosa come Cavaliers, Bulls o Wizards.
Ma prima di tutto deve rialzarsi, e a farlo ci deve pensare proprio lui, Jermaine ONeal.